2023-12-30
M5s vuol insegnare il sesso ai bimbi
Il deputato della Lega e capogruppo in commissione Cultura e Istruzione, Rossano Sasso (Imagoeconomica)
Un emendamento prevedeva l’istituzione di un fondo per rieducare nelle scuole anche i piccoli fino a 5 anni. Il deputato leghista (e insegnante) Rossano Sasso: «Nefandezza respinta».Nefandezza. È il termine usato dal deputato della Lega e capogruppo in commissione Cultura e Istruzione Rossano Sasso per definire l’emendamento presentato dal M5s per chiedere un fondo di 10 milioni di euro per fare educazione sessuale a scuola ai bambini fino a 5 anni. «Nefandezza l’avevo già detto quando hanno provato ad infilare nella scuola la loro ideologia, e fui anche rimproverato neanche fosse una parolaccia. Il M5s voleva l’educazione sessuale a scuola, Nicola Fratoianni di Avs la legalizzazione della cannabis. Comunque, emendamento respinto. È assurdo pensare di dare ai loro esperti o amici 10 milioni per educare i bambini. Meno male che non ci sono loro al governo». Con gli emendamenti presentati, il Movimento 5 stelle, così come Avs, torna ad insistere sulla necessità di intervenire anche sul cambiamento culturale, tema su cui tutte le forze politiche sono pressoché concordi mentre restano divise sullo «strumento». Per i pentastellati, ma anche per la sinistra, è necessario insegnare nelle scuole l’educazione sessuale e affettiva. Per Sasso, soddisfatto dalla bocciatura dell’emendamento tanto da fare un post su X, un’ipotesi del genere è inaccettabile. «La Lega non consentirà mai che vengano insegnate porcherie ai bambini a scuola. Vorrei dire alla sinistra, e in particolare al M5s, che fino a fine legislatura noi faremo muro contro una nefandezza nelle scuole per i bambini fino a 5 anni. È degradante questo contenuto, con cui si pensa di inserire queste iniziative». Anzi, aggiunge l’onorevole leghista, «i loro elettori dovrebbero riflettere perché in molti sono lontani da un certo modo di concepire l’istruzione. Continuano ad insistere con l’educazione sessuale fin dal primo ciclo, ma questa è davvero una nefandezza perché l’insegnante deve istruire mentre all’educazione ci pensano mamma e papà. Peraltro, e lo dico da insegnante, previo colloquio con i genitori, a scuola, già si fa agli adolescenti l’educazione all’empatia, alla conoscenza e al rispetto». Per i partiti di opposizione diventa invece necessario adottare le linee guida dell’Oms sulla sessuologia che prevedono la scoperta degli organi sessuali e l’insegnamento della masturbazione infantile ai bambini da 0 a 4 anni. Questa è una fissazione tornata alla ribalta dopo il caso di Giulia Cecchettin, massacrata a 22 anni dall’ex fidanzato suo coetaneo ma, incalza Sasso, «una cosa è l’educazione sessuale nelle scuole, con lo scopo di favorire la conoscenza e il rispetto, altra è invece voler far passare surrettiziamente, in un provvedimento come quello per il contrasto alla violenza di genere, linee guida inaccettabili che prevedono l’educazione sessuale-affettiva già dalla primaria: è un tema che va ben oltre il compito che la scuola è tenuta a svolgere». Già contro il rischio di confusione generato dal progetto ministeriale «Educare alle relazioni» si era mosso anche Jacopo Coghe, cattolico, antiabortista e portavoce di Pro Vita & Famiglia, che a fine novembre scorso aveva avviato una contestata campagna di affissioni non solo a Roma con il messaggio «Basta confondere l’identità sessuale dei bambini nelle scuole. Stop gender e carriera alias». Insomma con lo stop all’emendamento M5s la legge di bilancio è salva, e una porcheria come l’educazione sessuale e affettiva nella scuola primaria è stata bocciata. «È un qualcosa che fino a quando la Lega sarà al governo a scuola non si farà. Troveranno un muro nella Lega e nel centrodestra e ogni volta lo ribadiremo ad alta voce per ricordare a tutti e ricordarlo ai nostri elettori che certe nefandezze nella scuola finché ci sarà il centrodestra non entreranno».
Manifestazione a Roma di Ultima Generazione (Ansa)