2025-01-04
M5s, la Todde «decaduta» in Sardegna. Il campo largo finisce al campo santo
Alessandra Todde (Imagoeconomica)
Il collegio di garanzia contesta la rendicontazione delle spese per la campagna elettorale del presidente. La decisione finale sarà votata dal Consiglio regionale. L’esponente grillina tira dritto e annuncia ricorso.Quello che si è abbattuto ieri sera in Regione Sardegna è un vero e proprio terremoto politico, se non imprevedibile, inaspettato. A meno di un anno dal suo insediamento, la governatrice Alessandra Todde rischia di perdere la poltrona in quanto è stata dichiarata decaduta dalla carica di consigliere regionale da un’ordinanza ingiunzione emessa dal collegio regionale di garanzia elettorale presso la Corte d’Appello di Cagliari e indirizzata al Consiglio regionale che dovrà adesso stabilire una data per decidere sulla decadenza. Decadenza che, se confermata, si rifletterà in automatico anche sulla carica di presidente della Regione e sullo scioglimento del Consiglio, rendendo di fatto necessaria l’indizione di nuove elezioni.Ma andiamo con ordine. La Todde, pentastellata che alle regionali dello scorso febbraio era stata eletta di misura a scapito dell’ex sindaco di Cagliari in quota centrodestra Paolo Truzzu, era sostenuta dalla larghissima coalizione di centrosinistra composta oltre che dal Movimento 5 stelle anche dal Partito democratico, Alleanza Verdi e Sinistra e altri partiti regionalisti, e le sono state ora contestate inadempienze sulle spese tenute nel corso della campagna elettorale che l’hanno portata a diventare la prima donna presidente della Sardegna, nonché la prima esponente dei Cinque stelle alla guida di una regione. In particolare, stando a quanto anticipato ieri sera dall’edizione online dell’Unione Sarda, al termine di un lungo lavoro di vaglio delle spese sostenute da tutti i consiglieri, il collegio regionale di garanzia elettorale avrebbe individuato 90.629 euro tra fatture, contributi e importi ricevuti e spesi provenienti da partiti e singoli elettori. La governatrice, che nella giornata di oggi incontrerà i capigruppo di maggioranza per chiarire cosa stia accadendo e valutare come procedere, ha fatto sapere che aveva già provveduto a chiarire tutte le contestazioni attraverso la presentazione di una memoria difensiva e che avanzerà ora una impugnazione della decisione notificata ieri sera presso il tribunale ordinario: «La notifica della Corte d’Appello è un atto amministrativo che impugnerò nelle sedi opportune. Ho piena fiducia nella magistratura e non essendo un provvedimento definitivo continuerò serenamente a fare il mio lavoro nell’interesse del popolo sardo» ha commentato a caldo la Todde. Anche lo staff della presidente della Regione Sardegna ha fatto sapere di avere già pronta una memoria difensiva da presentare in sede di ricorso affinché tutti gli aspetti della vicenda possano essere chiariti. Questo per quanto riguarda l’aspetto amministrativo. Sul piano politico però, la palla passa ora all’assemblea regionale sarda, a maggioranza centrosinistra, che dovrà votare sulla decadenza della governatrice. Le opposizioni si sono già fatte sentire chiedendo di tornare alle urne il prima possibile. Il vicecapogruppo in Consiglio regionale di Fratelli d’Italia, Fausto Piga, non ha usato tanti giri di parole: «Le elezioni si possono vincere o perdere, ma le regole vanno sempre rispettate. Se la presidente Todde ha barato con le spese elettorali è giusto riandare al voto». Ugo Cappellacci, oggi deputato di Forza Italia, ma dal 2009 al 2014 governatore sardo, è stato più cauto nel commentare la vicenda: «Non conosco ancora nel dettaglio la decisione, quindi è presto per formulare giudizi. Sembrerebbero però inadempienze molto gravi nella rendicontazione. Se così fosse, si tratterebbe di dilettanti allo sbaraglio e questa di per sé non sarebbe una novità». Mentre il commissario regionale della Lega, Michele Pais, guarda già al voto del Consiglio regionale in merito alla decadenza della Todde: «Le regole vanno rispettate, il rispetto per i cittadini sardi viene prima dell’interesse politico della sinistra. Il Consiglio regionale non penso possa opporsi, votando in senso opposto al rispetto delle regole». Comunque si svilupperà questa vicenda, l’aspetto che balza all’occhio è come l’unico esempio di campo largo che fin qui si è tramutato in una vittoria elettorale, dopo una lunga lista di esperimenti falliti, alcuni ancor prima di nascere, sia di fatto destinato a naufragare.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.