2022-10-20
L’Ue non regge vodka e Lambrusco. «Indagheremo sui regali di Putin»
Silvio Berlusconi e Vladimir Putin (Ansa)
Bruxelles bacchetta anche Lorenzo Fontana: «Le misure contro Mosca stanno funzionando».Una questione urgente. La portavoce della Commissione europea per la Concorrenza, Arianna Podestà, ha annunciato che l’Ue indagherà sullo scambio di regali tra Vladimir Putin e Silvio Berlusconi. «Putin per il mio compleanno mi ha mandato 20 bottiglie di vodka e una lettera dolcissima», aveva spiegato Berlusconi, che lo scorso 29 settembre ha compiuto 86 anni. «Io gli ho risposto con bottiglie di Lambrusco e con una lettera altrettanto dolce». Altro che il price cap sul gas o l’inflazione, l’Europa ha deciso di concentrarsi sulle bottiglie di vodka regalate dal capo del Cremlino al leader di Forza Italia per verificare se questi regali siano «importazioni a tutti gli effetti oppure no» e, quindi, sottoposte a sanzioni. «L’importazione di vodka, e di altri spiriti, nell’Ue dalla Russia è proibita dalle sanzioni decise nel quinto pacchetto, nella primavera scorsa, ma non è sicuro, allo stato attuale delle informazioni, che bottiglie spedite come regalo da Mosca, come quelle che il fondatore di Fi Silvio Berlusconi avrebbe ricevuto dal presidente russo Vladimir Putin, si qualifichino come importazioni», ha spiegato la Podestà. L’importazione è proibita, ma come precisa la portavoce Ue, «l’attuazione delle sanzioni è responsabilità degli Stati e la Commissione lavora con loro per sostenerli nell’attuazione e dare informazioni». Epperò c’è da verificare se le sanzioni si applicano anche a donazioni o regali. Infatti anche Berlusconi, per ricambiare, avrebbe spedito a Putin qualche bottiglia di Lambrusco. In uno dei tanti round di sanzioni erano state vietate le esportazioni di beni di lusso, incluse bottiglie di vino, sopra un valore di 300 euro. Podestà ha risposto che accerterà se donare a cittadini russi bottiglie di vino violi le sanzioni Ue oppure no. Mentre in Russia sono colpiti da sanzioni, oltre allo Stato, società, imprese ma anche personalità come Putin, Sergej Lavrov, il sindaco di Mosca, in Italia non sono colpite da sanzioni le singole persone, anche se le sanzioni prevedono il blocco delle importazioni di caviale e vodka. Quello che non è chiaro è come il Lambrusco sia arrivato a Putin, considerato che esistono le dogane e che queste dovrebbero bloccare alcuni prodotti sotto embargo. Sempre a proposito di sanzioni, la vice portavoce capo della Commissione europea, Dana Spinant, rispondendo, durante il briefing con la stampa a Bruxelles, in merito a dichiarazioni rilasciate martedì da politici italiani, sull’utilità ed efficacia delle sanzioni decise dall’Ue nei confronti della Russia, ha detto: «Ci sono molti studi e molti dati che dimostrano che le sanzioni decise dall’Ue contro la Russia per la guerra in Ucraina funzionano nel breve termine e anche nel lungo termine, minando la capacità dell’economia russa». La portavoce non ha citato esplicitamente il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ma il riferimento era chiaramente alle sue dichiarazioni: «All’inizio dissi che le sanzioni sono un ottimo metodo per fare la guerra senza usare le armi, quindi l’Europa ha fatto benissimo. Ma bisogna stare attenti perché con le contro-sanzioni che ci fa la Russia noi potremmo cedere prima di loro perché la nostra popolazione è meno abituata di quella russa a soffrire. Occorre fare attenzione con le sanzioni, perché se diventano un boomerang noi potremmo trovarci in grave difficoltà: c’è la questione del grano che potrebbe portare a gravi carestie e un’ondata di immigrazione da Africa e Medio Oriente. Potrebbe essere un’arma usata da Putin per sconfiggere l’Europa».