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L'organismo di vigilanza di Nolostand: «Stigmatizziamo la diffusione di documenti»

Con preghiera di pubblicazione integrale in calce all'articolo medesimo, come previsto dalla normativa di riferimento.

"In relazione all'articolo apparso su "La Verità" il 2 maggio c.a. dal titolo "Il sistema Montante arriva fino alla Fiera di Milano" a firma del dott. Alessandro da Rold, l'Organismo di Vigilanza di Nolostand S.p.A. – nelle persone di tutti i suoi membri - stigmatizza con forza l'indebita diffusione del contenuto di un documento a firma dell'Organismo stesso e avente carattere del tutto riservato, il quale, peraltro, non risulta idoneo, da solo, a rappresentare l'integrale lavoro svolto dall'Organismo di Vigilanza.

Salva ogni ulteriore iniziativa legale, l'Organismo di Vigilanza diffida, altresì, dal reiterare condotte analoghe ed evidenzia la grave offensività che tale diffusione al pubblico ha recato all'Organismo di Nolostand S.p.A., attesa l'indiscutibile titolarità del documento pubblicato in capo all'OdV e soprattutto la riservatezza del medesimo".

Avv. Francesco Rubino

Avv. Giada Bocellari

Dott. Marco Brevi

(Arma dei Carabinieri)

In occasione del cinquantesimo anniversario della Convenzione di Washington (Cites), l’Arma ha celebrato «Cites: 50 anni di tutela della biodiversità globale», mezzo secolo di impegno nella tutela delle specie animali e vegetali minacciate di estinzione, con la presentazione ufficiale del Calendario Cites 2026.

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La Corte dei Conti ammette: «Durante il Covid avevamo le mani legate sugli acquisti»
Guido Carlino (Imagoeconomica)
Con un ritardo di cinque anni dall’emergenza, Guido Carlino dichiara: «Nessun controllo, ora indaghiamo». Malan: «Osservate tutte le spese, tranne quelle di Arcuri e i suoi».

La Corte dei Conti sta ancora indagando sulla gestione dell’emergenza Covid. Compresi gli acquisti e gli sdoganamenti delle mascherine. A rivelarlo nero su bianco un documento che il presiedente della Corte, Guido Carlino, ha depositato (e letto) ieri in occasione della sua audizione in Commissione Covid. «Nei limitati ambiti entro i quali il presidio della Corte dei Conti è stato sostanzialmente circoscritto», si legge nel documento, «ovvero al solo controllo successivo al termine della gestione commissariale, è stata programmata una indagine dalla competente Sezione centrale di controllo, con deliberazione n. 60/2024/G, avente ad oggetto la gestione delle risorse finanziarie assegnate al commissario, nonché i risultati conseguiti per effetto delle attività svolte fino al termine dello stato d’emergenza e che risulta tuttora in corso».

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L’imam Shahin lascia il CPR: per i giudici non sarebbe una minaccia tale da giustificare la detenzione, nonostante le sue parole sul 7 ottobre e un passato già segnalato dal Viminale. Il provvedimento di espulsione resta, ma la decisione riapre una questione cruciale: fino a che punto la sicurezza nazionale può essere messa in secondo piano rispetto ai ricorsi e alle interpretazioni giudiziarie?

Il deficit commerciale con Pechino tocca i 73 miliardi nei primi dieci mesi dell’anno. L’industria (divisa) chiede tutele, ma Merz dovrebbe stravolgere il modello tedesco.

Ogni stagione ha il suo «Fate presto!». Questa volta, l’esortazione non è rivolta all’Italia ma alla Germania, e non per tagliare il debito pubblico bensì per tagliare i legami con la Cina. Il lamento degli industriali tedeschi, sempre più in difficoltà di fronte alla potenza industriale cinese, risuona potente nei corridoi della cancelleria di Berlino.

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