L’estate dopo il Covid può far bene alle barche da diporto

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L’estate dopo il Covid può far bene alle barche da diporto
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Tutto fa presagire che le vacanze estive di quest'anno saranno all'insegna dell'italianità, e per gli amanti di mare e laghi la riconquistata libertà si celebra al meglio disponendo di una barca. Non i super yacht che in Italia sappiamo costruire meglio che ogni altra nazione (il 45,9% degli ordini mondiali per barche oltre i 24 metri è nel portafoglio di aziende italiane), bensì la nautica più popolare, quella basata su natanti non immatricolati, ovvero di lunghezza fino a 9,99 metri, la flottiglia che costituisce il 70% del naviglio italiano.

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Nel riquadro, Gian Luca Pellegrini (Ansa)
Il direttore di «Quattroruote»: «Il traguardo del 2035 salterà. E a quel punto giapponesi e coreani batteranno le aziende Ue».
Spaziani Testa: «Le case green rischiano di snaturare il nostro Paese»
Giorgio Spaziani Testa (Imagoeconomica)
Il presidente di Confedilizia: «In pericolo i centri storici e migliaia di borghi. E i lavori antisismici passeranno in secondo piano mentre il calo delle emissioni sarà irrilevante».
Leonardo Valenti: «Col nuovo clima la montagna rivivrà»
Leonardo Valenti (Imagoeconomica)
Il professore: «Basta con l’ansia da riscaldamento globale, grazie a temperature più alte si può salire di quota, piantare viti in terreni abbandonati e ripopolarli. Io sull’Appennino umbro ora produco un ottimo spumante».
Il testamento politico di Berlusconi: l’ideale liberale vince su ogni ideologia
Silvio Berlusconi (Ansa)
L’ultimo libro di Paolo Del Debbio contiene quattro pagine redatte dal Cav prima di morire, dove traccia il futuro di Forza Italia.
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