«L’Espresso» confessa la trappola. A Mosca c’era l’agente provocatore
I reporter Giovanni Tizian e Stefano Vergine erano a Mosca ma imbeccati da un agente provocatore che, presente al summit con Gianluca Savoini, gira loro l'audio. Restano i dubbi: perché servirsene a rate? C'è stata una trattativa per averlo?
Sotto la sua guida, a Roma la normalità è diventata una cosa che fa notizia: una strada pulita o i dipendenti che non si danno malati. Intanto le scadenze dei cantieri vengono spostate ogni mese più in là. E ora a irriderlo ci si è messo pure il Pupone con Tony Effe.
Secondo un comitato di cittadini l’amministrazione sta svalutando lo stadio nel quadro dell’operazione immobiliare impostata da Milan e Inter. Può essere la pietra tombale sulla gestione del sindaco.