2025-04-08
Lepore oscura il conto dei cortei
La Lega chiede al Comune di Bologna delucidazioni sui fondi per le manifestazioni europeiste di sinistra, la risposta è spiazzante: sono «atti riservati». E i dubbi restano. «Dati sensibili quindi coperti». Con questa motivazione il Comune di Bologna guidato da Matteo Lepore del Pd impedisce alla Lega, in minoranza nella giunta di sinistra, di visionare i documenti relativi alla manifestazione per l’Europa unita (anche se poi la bandiera blu con le 12 stelle dorate è stata bruciata) organizzata domenica scorsa in piazza Nettuno alla quale hanno partecipato sindaci, attori, artisti. E così Matteo Di Benedetto, capogruppo della Lega in municipio ha presentato un esposto alla Prefettura e ne presenterà «un altro anche alla Corte dei conti, quando avrò raccolto tutta la documentazione sulla protesta organizzata da Lepore», spiega il leghista. L’allerta sui costi subito dopo il caso di Roma, dove il sindaco Roberto Gualtieri ha sborsato 300.000 euro di fondi pubblici per finanziare la manifestazione pro Europa organizzata dal giornalista Michele Serra. Lepore era stato vago: «Costi? Da parte dell’amministrazione comunale non ce ne saranno». Nella scorsa settimana, Fratelli d’Italia e Lega hanno chiesto più volte chi avrebbe pagato l’evento organizzato anche con il sindaco di Firenze Sara Funaro, hanno anche presentato un’interrogazione ma Lepore non si è mai presentato in aula fino a rassicurare: «La manifestazione costerà 20.000 euro e la cifra sarà interamente spesa per l’organizzazione e l’allestimento del palco in piazza. Non ci saranno gettoni di presenza e tutti quelli che verranno lo faranno a titolo gratuito. Non pagherà il Comune ma soggetti privati che si sono offerti di fare da sponsor». Una cifra molto più bassa di quella spesa dal collega Gualtieri nella Capitale e che non convince Di Benedetto, soprattutto perché i nomi dei privati sono top secret malgrado in qualità di consigliere comunale abbia pieno diritto di accedere a tutta la documentazione della pubblica amministrazione. «Vogliamo capire se tra questi privati ci sono fondazioni o associazioni che ricevono soldi dal Comune», ha chiarito Di Benedetto, «Ad alcune di queste fondazioni abbiamo fatto richiesta di accesso agli atti, come avevamo già fatto con gli uffici del sindaco ma siamo ancora in attesa». Senza tralasciare che per l’intera organizzazione per una manifestazione come «non di partito» hanno lavorato alcuni uffici comunali, di domenica, quindi facendo straordinari. Nei giorni scorsi Di Benedetto aveva sottolineato: «Questa appropriazione della cosa pubblica da parte di un partito è inaccettabile in un Paese autenticamente democratico. Lepore dovrebbe utilizzare le sue risorse e farlo come privato, invece piega la cosa pubblica a interessi di parte usando la struttura comunale per organizzare una manifestazione politica di sinistra». In sostanza il leghista vuole raccogliere tutta la documentazione relativa all’evento per poi presentare un ulteriore esposto anche alla Corte dei conti, ma per farlo, dice, «devo avere ogni documento esistente. Uno di questi, la determina numero n.198575/2025, è presente a sistema dal 1 aprile, eppure, da allora l’amministrazione mi impedisce di prenderne visione». Per questo, dopo ripetuti tentativi e richieste di spiegazioni, Di Benedetto ha presentato l’esposto al Prefetto a cui chiede che «si adoperi al fine di garantire l’imparzialità e la trasparenza dell’azione della pubblica amministrazione e interloquisca col sindaco perché consegni la documentazione richiesta. Non è più accettabile questo atteggiamento da parte di chi dovrebbe essere imparziale, trasparente e Sindaco di tutti».
Edoardo Raspelli (Getty Images)
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