2019-11-01
Storia, cultura, moda: il viaggiatore di lusso sceglie l'Italia per la «bella vita»
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Una rete globale di hotel di lusso, con caratteristiche uniche e distintive: è The Leading Hotels of the World (Lhw), una realtà che da novant'anni riunisce alberghi particolari e indipendenti in ogni parte del mondo. Alla guida di Lhw c'è una donna, Shannon Knapp, nominata pochi giorni fa presidente e ad dopo aver ricoperto il ruolo di amministratore delegato ad interim. A La Verità la manager racconta cos'è Lhw e a chi si rivolge.Potremmo definire The Leading Hotels of the World come una collezione di hotel di lusso indipendenti, profondamente radicati nei luoghi in cui si trovano, che rappresentano l'essenza più vera delle destinazioni. La nostra collezione si rivolge a quelli che noi chiamiamo "viaggiatori curiosi", offrendo loro vari stili di architettura e design oltre a esperienze culturali immersive. Per noi il viaggiatore curioso è un individuo facoltoso che apprezza soprattutto l'esplorazione e la scoperta, e quando viaggia cerca la cucina tipica, la cultura e il contatto con i locali. Questi viaggiatori rifiutano le mode e cercano il nuovo, al di là dei brand più noti.Nel 2018 Lhw ha festeggiato il novantesimo compleanno. Quali innovazioni sono state introdotte per l'occasione?«Lo scorso anno abbiamo ridisegnato il nostro programma fedeltà Leaders Club, con benefit e innovazioni che puntano a migliorare le esperienze dei nostri "viaggiatori curiosi". Si tratta di un programma a più livelli, che prevede una membership a pagamento e punta a creare esperienze individuali che i nostri ospiti ricorderanno per sempre. Leaders Club è un modo per coinvolgere e premiare i nostri ospiti più fedeli: in sintesi, si tratta di un club per viaggiatori che cercano esperienze autentiche ed eccezionali, e per gli albergatori che le offrono. Tra le opzioni offerte ai clienti ci sono la possibilità di avere notti extra e upgrade, l'accesso esclusivo a nuovi hotel del circuito, tariffe speciali, colazioni omaggio e molto altro».Quali sono le caratteristiche del business e su cosa puntate per il futuro?«Lhw è stata creata dagli albergatori per gli albergatori, e dopo oltre 90 anni è ancora posseduta da un gruppo di 60 azionisti, tutti appunto albergatori, e guidata da un board composto sempre da albergatori. Tra i 38 fondatori che hanno dato vita a questa esperienza nel 1928 ci sono alcuni hotel storici, come il Negresco di Nizza e il King David Hotel di Gerusalemme. Nel tempo Lhw ha creato una comunità di hotel dal brand individuale e riconoscibile, che fornisce supporto tecnologico, di marketing e di vendita a strutture indipendenti a conduzione familiare, in un panorama in forte cambiamento. Nel 2019 i membri dell'associazione sono diventati oltre 400, in 80 Paesi: continuiamo a reinvestire la totalità delle quote di iscrizione nell'associazione, per assicurarci che Lhw rimanga all'avanguardia nell'industria dell'hospitality di lusso. Per farlo continuiamo a espanderci, accogliendo da tutto il mondo nuove prestigiose location, come i nuovi membri J.K. Place Paris e Halekulani Okinawa. Il 2018 è stato un anno record, con 1 miliardo di dollari in ricavi generati per i membri, e ci attendiamo un grande successo anche per il 2019».Cosa cercano gli ospiti in un hotel Lhw?«I nostri viaggiatori sono in cerca di nuove, eccitanti esperienze di lusso, e il lusso è un concetto personale: ciò che rappresenta per un cliente può essere molto diverso da ciò che significa per un altro. I nostri albergatori sanno cos'è importante per ogni ospite e sono orgogliosi di creare esperienze personalizzate per ognuno di loro. Negli ultimi anni abbiamo poi notato un trend in crescita: quello degli ospiti in cerca di molte esperienze significative all'interno della stessa destinazione. Per questo motivo abbiamo introdotto le "Insider Experiences" di Leaders Club: offerte esclusive che permettono agli ospiti di esplorare il posto in cui si trovano con gli occhi dei locali. Ad esempio, il Tivoli Palácio de Seteais di Sintra, in Portogallo, dà ai membri del Leaders Club la possibilità di visitare il famoso Pena Palace con un tour guidato privato seguito da una cena in una sala privata affrescata, oppure a bordo piscina con una vista spettacolare sulle montagne circostanti».Per la prima volta alla guida di Lhw c'è una donna. Cosa significa?«Questa scelta riflette il cambiamento dei ruoli delle donne, che sempre più spesso ricoprono posizioni di leadership nel settore dell'hospitality. Sono molto orgogliosa di rappresentare le tante donne in gamba ai vertici di Lhw e degli hotel che ne fanno parte. Lhw vanta una forte presenza femminile nelle posizioni di livello più alto: nei nostri 400 hotel nel mondo ci sono oltre 125 donne in posizioni di leadership. Quasi il 40% del team esecutivo di Lhw è formato da donne».Quali sono gli hotel più famosi e iconici della vostra collezione?«Ognuno dei nostri hotel è iconico a suo modo. La lista è pressoché infinita: dal Baur au Lac di Zurigo al Royal Mansour di Marrakech, dal Nihi Sumba in Indonesia al The Hay-Adams a Washington D.C, dai Ritz di Londra e Parigi al Villa d'Este sul lago di Como. Inoltre, possiamo affermare con orgoglio che quattro dei nostri fondatori sono ancora presenti nella collezione: il Negresco di Nizza, l'Hôtel de Paris e l'Hôtel Hermitage di Monte Carlo e il King David di Gerusalemme».L'Italia è il Paese che vanta il maggior numero di strutture Lhw. Quanto è importante per il vostro business e su quali regioni puntate maggiormente?«In Italia ci sono oltre 60 Leading Hotels: tra i nuovi membri troviamo il Grand Hotel Fasano sul lago di Garda e il Castello di Velona vicino Siena. La Toscana è la regione più rappresentata, con 14 strutture. I viaggiatori di lusso vengono in Italia per la storia, la cultura, lo stile di vita, la moda. Questi viaggiatori scelgono inoltre l'Italia per la popolarità dei nostri alberghi nella regione, che rappresentano essi stessi una destinazione. Noi vediamo sicuramente un grande potenziale di crescita nell'Italia e continueremo a focalizzarci sull'espansione del nostro network con nuove proprietà a conduzione familiare, dal brand riconoscibile, in grado di offrire esperienze eccezionali ai nostri "viaggiatori curiosi"».
Foto Pluralia
La XVIII edizione del Forum Economico Eurasiatico di Verona si terrà il 30 e 31 ottobre 2025 al Çırağan Palace di Istanbul. Tema: «Nuova energia per nuove realtà economiche». Attesi relatori internazionali per rafforzare la cooperazione tra Europa ed Eurasia.
Il Forum Economico Eurasiatico di Verona si sposta quest’anno a Istanbul, dove il 30 e 31 ottobre 2025 si terrà la sua diciottesima edizione al Çırağan Palace. L’evento, promosso dall’Associazione Conoscere Eurasia in collaborazione con la Roscongress Foundation, avrà come tema Nuova energia per nuove realtà economiche e riunirà rappresentanti del mondo politico, economico e imprenditoriale da decine di Paesi.
Dopo quattordici edizioni a Verona e tre tappe internazionali — a Baku, Samarcanda e Ras al-Khaimah — il Forum prosegue il suo percorso itinerante, scegliendo la Turchia come nuova sede di confronto tra Europa e spazio eurasiatico. L’obiettivo è favorire il dialogo e le opportunità di business in un contesto geopolitico sempre più complesso, rafforzando la cooperazione tra Occidente e Grande Eurasia.
Tra le novità di questa edizione, un’area collettiva dedicata alle imprese, pensata come piattaforma di incontro tra aziende italiane, turche e russe. Lo spazio offrirà l’occasione di presentare progetti, valorizzare il made in Italy, il made in Turkey e il made in Russia, e creare nuove partnership strategiche.
La Turchia, ponte tra Est e Ovest
Con un PIL di circa 1.320 miliardi di dollari nel 2024 e una crescita stimata al +3,1% nel 2025, la Turchia è oggi la 17ª economia mondiale e membro del G20 e dell’OCSE. Il Paese ha acquisito un ruolo crescente nella sicurezza e nell’economia globale, anche grazie alla sua industria della difesa e alla posizione strategica nel Mar Nero.
I rapporti con l’Italia restano solidi: nel 2024 l’interscambio commerciale tra i due Paesi ha toccato 29,7 miliardi di euro, con un saldo positivo per l’Italia di oltre 5,5 miliardi. L’Italia è il quarto mercato di destinazione per l’export turco e il decimo mercato di sbocco per quello italiano, con oltre 430 imprese italiane già attive in Turchia.
Nove sessioni per raccontare la nuova economia globale
Il programma del Forum si aprirà con una sessione dedicata al ruolo della Turchia nell’economia mondiale e proseguirà con nove panel tematici: energia e sostenibilità, cambiamento globale, rilancio del manifatturiero, trasporti e logistica, turismo, finanza e innovazione digitale, produzione alimentare e crescita sostenibile.
I lavori si svolgeranno in italiano, inglese, russo e turco, con partecipazione gratuita previa registrazione su forumverona.com, dove sarà disponibile anche la diretta streaming. Il percorso di avvicinamento all’evento sarà raccontato dal magazine Pluralia.
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Matteo Del Fante, ad di Poste Italiane (Ansa)
«Non esiste al mondo un prodotto così diffuso e delle dimensioni del risparmio postale», ha dichiarato Matteo Del Fante, amministratore delegato di Poste Italiane, a margine dell’evento «Risparmio Postale: da 150 anni la forza che fa crescere l’Italia», a cui ha presenziato anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. «Come l’ha definito il Presidente della Repubblica, si tratta di un risparmio circolare: sono 27 milioni i risparmiatori postali», ha spiegato ai giornalisti Dario Scannapieco, amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti.