
La loggia Ungheria, della quale farebbero parte magistrati, politici e alti esponenti delle istituzioni, con obiettivi che vanno ben oltre quelli della Propaganda due di Licio Gelli, ovvero il condizionamento delle nomine dei magistrati, stando alle propalazioni di Piero Amara, avvocato passato anche dai servizi sociali, aveva sede proprio in piazza Ungheria a Roma.