2018-09-12
Pubblichiamo l'ultima puntata dell'inchiesta sulle scuole che non sono a norma contro il terremoto con tutte le strutture a rischio in Umbria, Abruzzo e Basilicata. Leggi QUI l'elenco completo.La scuola in cui mandiamo nostro figlio è sicura? È a norma in caso di terremoto? Sono domande che le famiglie italiane non dovrebbero farsi e che nella maggior parte dei casi non si pongono perché confidano nelle leggi messe a punto dallo Stato e nelle verifiche dei suoi controllori. Soprattutto se ci si trova in zone a rischio sismico. D'altra parte l'Italia paga con una certa inquietante regolarità il suo tributo alla violenza delle scosse. E ogni volta, dopo la conta delle vittime, le promesse di fare di più in termini di prevenzione non si contano. Le immagini di Amatrice rasa al suolo e dei Comuni dell'Italia centrale distrutti la notte del 24 agosto 2016 sono ancora negli occhi di tutti. E quattro anni prima era toccato all'Emilia. Nel 2009 invece era stata l'Aquila a piangere, mentre nel 2002, in Molise, a crollare era stata proprio una scuola. San Giuliano di Puglia perse un'insegnante e 27 piccoli alunni, mentre i loro compagni vennero estratti miracolosamente dalle macerie. Proprio in seguito a quella tragedia vennero partorite nuove norme e nuovi obblighi burocratici. Eppure, a 16 anni di distanza, le verifiche di vulnerabilità sismica sono ignorate in quasi tutte le Regioni d'Italia per un totale di oltre 4.000 scuole. ì
Una riunione del Csm (Imagoeconomica)
Il tribunale dei ministri applica già uno dei meccanismi contestati del nuovo testo.
(Ansa)
Ignazio La Russa, Giorgia Meloni e Sergio Mattarella depongono la corona d'alloro sulla tomba del Milite Ignoto in occasione della Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate.
Valerio de Gioia (Imagoeconomica)
Il magistrato Valerio de Gioia: «Non capisco la netta chiusura di certi colleghi: il testo non mortifica le toghe. Sono favorevole al sorteggio del Csm: limiterà lo strapotere delle correnti. Pm sotto il governo? Nella riforma non c’è scritto».
Alfredo Mantovano (Imagoeconomica)
Il sottosegretario rispedisce al mittente le accuse di Anm e Pd: «Su rimpatri, industria e violenti ora comandano le toghe».






