2022-05-20
Cdp e Mef dettano la linea: la Borsa resta a palazzo Mezzanotte
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Lo spostamento era dato per scontato. Ma Dario Scannapieco e Daniele Franco dopo gli smacchi ricevuti dai francesi - sulla nomina dell'amministratore delegato come sull'assenza di reali investimenti in Italia - hanno voluto imporsi.Borsa Spa resta a palazzo Mezzanotte. E a metterci una pezza, come nel caso dei potenziali esuberi, sarebbero state le pressioni di Cdp e Mef su Euronext, il gruppo franco olandese che ha acquisito il nostro mercato azionario da London Stock Exchange lo scorso anno. La notizia, data in anteprima da Milano Finanza, è un sospiro di sollievo per gli operatori di Borsa e allo stesso tempo potrebbe essere una piccola vittoria dell’Italia dopo mesi di successi francesi. La holding che insieme a Cdp Equity e Intesa San Paolo si è così aggiudicata il bando per il periodo di affitto che, a quanto pare, prevede un nuovo canone di poco superiore agli attuali 6 milioni di euro. Euronext è stato anche l’unico gruppo ad aver presentato una proposta alla Camera di Commercio di Milano, proprietaria dell’immobile. Il vero tema alla base delle tensioni delle ultime settimane era legato ai costi di ristrutturazione del palazzo. C’è la necessità di rendere lo storico edificio del 1932 ambientalmente sostenibile, green, come richiedono le nuove normative. Ma chi paga? A quanto pare Euronext aveva declinato l’invito per le difficoltà finanziarie legate al sovraindebitamento e alla bassa capitalizzazione.E aveva già avanzato la proposta di spostare la sede, proprio per evitare costi eccessivi. Del resto un gruppo ha perso in Borsa, dall'annuncio dell'acquisizione ad oggi, quasi il 30 per cento dai 103 euro del settembre del 2021 ai 70 euro del 9 maggio. I francesi avrebbero voluto evitare questo tipo di investimenti ma non bisogna dimenticare che Borsa Italiana contribuisce per più di un terzo al fatturato e ancor di più al profitto dello scambio: è il più grande asset di Euronext. E’ stato di quasi 130 milioni di euro il contributo dato, nel primo trimestre, ai ricavi del gruppo e per il Governo italiano questo smacco non sarebbe stato tollerabile.In pratica lo spostamento dallo storico palazzo Mezzanotte era dato per scontato. Ma l’amministratore delegato di Cdp Dario Scannapieco e il ministro dell’Economia Daniele Franco dopo gli smacchi ricevuti dai francesi - sulla nomina dell'amministratore delegato di Borsa (che sarebbe spettata a via Goito) come sull'assenza di reali investimenti in Italia - hanno voluto imporsi. D’altra parte l’immagine del nostro Paese ne avrebbe risentito. Da mesi la colonizzazione di piazza Affari da parte dei francesi continua. E gli operatori iniziano a essere preoccupati non solo per il ricambio a livello amministrativo ma anche per il possibile aumento dei costi dei servizi, soprattutto in una fase così delicata dal punto di vista congiunturale. Come già riportato dal nostro quotidiano, Euronext continua a ridimensionare il ruolo delle aziende italiane a Piazza Affari. Ha fatto discutere il road show del segmento Star di fine marzo, di pochi giorni fa è la decisione di «razionalizzare» Italian equity roadshow dedicato alle large cap. Per di più i quotidiani economici tedeschi hanno messo nel mirino da tempo la situazione di Borsa. Il presidente Claudia Parzani è già finito nel mirino di Boerse Zeitung per i suoi possibili conflitti di interesse. Oltre che essere a capo dello sviluppo business di Linklaters, studio legale che segue da anni diverse società quotate a piazza Affari, è nel consiglio di amministrazione di una società quotata come il Sole 24 Ore. Ma a metà maggio il quotidiano è tornato alla carica, evidenziando la nomina di Gianluca Garbi, altro personaggio a rischio conflitti di interesse, a vice Presidente di Borsa Italiana che potrebbe creare non pochi malumori interni come aveva già riportato La Verità. Ma il giornale tedesco aggiunge anche altro. Euronext starebbe subordinando tutto a una logica di razionalizzazione e risparmio sui costi e non tenendo conto delle sensibilità italiane. Almeno la sede è salva. Per ora.
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