2019-08-21
L’assalto alla 104 dei prof disabili trasferiti grazie a dichiarazioni false
Le Procure di mezza Italia indagano sui ritorni a casa agevolati di insegnanti meridionali in servizio al Nord. Le inchieste sono partite dopo le denunce dei colleghi penalizzati. In alcune regioni i numeri sono sbalorditivi.«Minchia, scherzando scherzando, quasi mille euro mi sta costando [...] Come facciamo a tenere incatenata la carusa? [...] ». La carusa è un'insegnante ultraquarantenne, ingloriosamente deportata in una cittadina dell'hinterland milanese, dove insegna da qualche tempo. Ma l'apprensivo genitore la vorrebbe accanto a sé: magari in una materna della natia Agrigento. Così briga con intermediari e paga medici compiacenti. Alla figliola va riconosciuta una robusta invalidità, che le consenta di usufruire della legge 104. Le permetterebbe di scavalcare tutti in graduatoria e ottenere l'agognato trasferimento. Certo, c'è qualche incombenza medica da sbrigare. Come la decisiva visita specialistica: quella che dovrebbe certificare sordità e impedimenti fisici vari. Solo che l'interessata, suo malgrado, è al lavoro in terra lombarda. Niente però può ostacolare il solerte padre. Al consulto, al posto della figlia lontana, decide così di inviare la nuora. Morale: due settimane fa la carusa è stata licenziata assieme a tre colleghi [...]. In mezza Italia si moltiplicano denunce e segnalazioni. A Cosenza la procura continua a indagare su decine di insegnanti in servizio al Nord approdati in una comoda scuola dietro casa. Come sono zompati davanti a tutti in graduatoria? Facile: sempre grazie alla 104. Mitologica e abusata leggina, che consente anche l'assistenza al congiunto disabile. Trasferimento accordato. Con massimo scorno dei più meritevoli. Dopo anni passati a ingoiare rospi, sono passati al contrattacco con un acuminato esposto. Quei colleghi hanno le carte in regola? Identica soffiata è arrivata a Lecce [...]. Mentre a Salerno provveditorato e Inps verificano i requisti di sette professori, rientrati in città grazie alla legge. [...]In alcune regioni, i numeri sono sbalorditivi. Negli istituti primari siciliani, per esempio, il prossimo anno scolastico saranno trasferiti 380 docenti: ben 302 sono disabili o devono accudire parenti malati. Quasi l'80 per cento dei posti disponibili. [...] Identica situazione nelle elementari della provincia di Trapani: 37 incarichi a 37 persone con precedenza. [...] Pure i sindacati sono sul chi va là: «La 104 è una legge di civiltà e non va demonizzata» premette la segretaria siciliana di Flc-Cgil, Graziamaria Pistorino. «Lo strumento però è abusato» ammette. In ossequio anche a un diabolico meccanismo che consente di mettere insieme piccole invalidità. E sorpassare persino chi ha un figlio paraplegico. [...]In Calabria gli ultimi dati disponibili rivelano: quasi l'80 per cento dei trasferimenti dipende dalla 104. E a Cosenza e provincia si sfiora la totalità. La Procura locale, dopo aver ricevuto la dettagliata denuncia di una cinquantina di insegnanti, ha avviato un'indagine. Ma lo scorso marzo chiede l'archiviazione, già negata una volta dal gip. Gli avvocati Valerio Zicaro e Giancarlo Scarpelli, per conto dei professori in perenne attesa, si oppongono. Contestano controlli superficiali, supposta malafede, verifiche sommarie. Il tribunale, due mesi fa, accoglie nuovamente il loro ricorso: è necessario un supplemento istruttorio. L'inchiesta va avanti. Uguale balletto tra giudici e magistrati va in scena a Lecce [...]: nel periodo finito sotto accusa, 31 maestri vengono trasferiti nelle scuole dell'infanzia. E 30 hanno la 104. [...]Vista l'ennesima caterva di segnalazioni, pure a Salerno l'Ufficio scolastico provinciale e l'Inps stanno verificando i «titoli di precedenza» di sette professori, appena tornati in terra natale da Toscana e Lombardia. Finalmente a casa, grazie alla 104, fanno ciao ciao con la manina ai colleghi che svettano negli elenchi. Solite storie. Che adesso, per la prima volta, vengono sanzionate: quattro insegnanti siciliani, finiti nella mega inchiesta sui falsi invalidi, sono stati licenziati dopo aver patteggiato le accuse. «Una vittoria di Pirro», derubrica Dorenzo Navarra, dell'associazione Insegnanti in movimento. «Speriamo almeno che intimorisca chi vuole riprovarci...». Chissà. Per le 104 tarocche ad Agrigento sono già finite a giudizio altre 13 persone, tra insegnanti e bidelli. Correva il marzo 2018. Un rinvio dopo l'altro, ora attendono placidi l'imminente prescrizione.
Jose Mourinho (Getty Images)