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Lady Drink 2025, lo storico concorso per barladies professioniste

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Lady Drink 2025, lo storico concorso per barladies professioniste
iStock. Nel riquadro a sinistra, il logo di Lady Drink

Dal 1996, un evento che celebra il talento femminile nel bartending, tra creatività, tecnica e passione.

Lady Drink torna anche quest’anno, riaffermandosi come riferimento per le professioniste del bartending. Un concorso che ha fatto la storia italiana e non solo, essendo il primo e tuttora unico evento non aziendale dedicato esclusivamente alle barladies. L’edizione 2025 si terrà il lunedì prossimo all’Hotel Nautico di Riccione, con rinnovato impegno nel valorizzare il talento femminile dietro il bancone.

Ideato da Danilo Bellucci, Lady Drink ha visto la luce a Perugia nel 1996 e da allora ha attraversato l’Italia con finali in città come Milano, Roma, Genova. In quasi trent’anni, il concorso ha dato spazio a talenti emergenti, mettendo in risalto l’importanza di creare drink innovativi.

L’evento è anche un’occasione di apprendimento e condivisione. Il settore del bartending ha visto per lungo tempo le donne combattere per ottenere il giusto riconoscimento professionale e questa manifestazione ha contribuito a cambiare la percezione della figura della barlady, oltre pregiudizi e luoghi comuni.

Le concorrenti si sfideranno in tre categorie: pre dinner, after dinner e long drink. I cocktail saranno giudicati da esperti del settore sulla base di estetica, gusto, aroma e decorazione. Inoltre, la giornata sarà arricchita da masterclass e momenti formativi dedicati alle tendenze della mixology.

Grazie al supporto di aziende leader del settore, Lady Drink continua a promuovere l’idea che «bere bene non fa male, bere male non fa bene». Un concetto che esalta la qualità della miscelazione e il ruolo sociale del buon bere.

«Ho provato anch’io un “Truman Show”»
Giovanna Rei (Getty Images)
L’attrice napoletana Giovanna Rei: «Ne “Il Protagonista” facevo credere a un ragazzo di amarlo, ho vissuto una vita fittizia per un mese Fu uno scherzo terribile. Carlo Vanzina ha cambiato la mia esistenza, al suo funerale ho pianto come a quello di mio nonno»

Giovanna Rei è un’attrice che ha conosciuto la grande notorietà, senza inseguirla, spesso quasi per caso, ma non hai mai avuto paura di fare un passo indietro pur di difendere se stessa e la sua vita. È appena apparsa nella serie tv Noi del Rione Sanità di Luca Miniero, trasmessa da Rai 1 con ottimi riscontri di pubblico. Una buona occasione per fare il punto sulla sua carriera.

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content.jwplatform.com
Il Gourmet Bus porta in giro le eccellenze della nostra tradizione culinaria. A bordo nella sosta romana il ministro Santanchè: «Noi meglio dei francesi, ma siamo disuniti».

Se pochi giorni fa qualcuno avesse sottovalutato lo storico riconoscimento che l’Unesco ha accordato alla cucina italiana, da quest’anno patrimonio culturale immateriale globale, è il ministro del Turismo Daniela Santanchè, a bordo del Gourmet Bus, a spiegare cosa significhi: «Non è soltanto una questione di immagine, che pur è importante, ma di numeri, perché aiuta e fa crescere il valore delle nostre aziende, dei nostri ristoratori e si traduce in posti di lavoro stabili. Nel settore del turismo abbiamo ancora molti lavoratori stagionali che vorremmo stabilizzati. Grazie a riconoscimenti come questo potranno lavorare di più, anche 12 mesi l’anno». Non solo: secondo le associazioni di settore il titolo riconosciuto dall’Unesco potrà determinare nell’arco di due anni un incremento dei flussi turistici fino all’8%, pari a circa 18 milioni di pernottamenti aggiuntivi.

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Bottiglie di spumante a rischio col regolamento Ue sugli imballaggi
iStock
Per il consorzio del riciclo, le norme in discussione penalizzano i contenitori di vetro scuro e spesso, tipici ad esempio del Prosecco e fondamentali per il metodo classico. Un regalo agli Stati del Nord, senza vino.

Messaggio in bottiglia da Bruxelles: per boicottare il vino ci occupiamo del vetro, così come suggerito dai tedeschi. Cancellare le bottiglie scure in vetro pesante vuol dire impedire che in Europa si producano spumanti, a cominciare dallo Champagne, e olio extravergine di oliva. Vuol dire sottrarre all’Ue un ammontare di esportazioni che vale circa 11 miliardi (8 dagli spumanti, 3 dall’extravergine). Tutto perché nella nuova direttiva sugli imballaggi, figlia del Green deal (che è durissimo a morire), c’è scritto: «Entro il 2030 un imballaggio o una bottiglia costituiti per più del 30% del proprio peso da materiale non riciclabile non può più essere messo in commercio». È il seguito del regolamento sugli imballaggi che si pensava fosse stato accantonato: prevede che il vuoto a perdere sia riciclato al 90%, però si continua a discutere se debba invece essere del tutto abolito (si fa fatica a pensare che uno vada - tanto per restare nel vino - a Beaune a farsi rabboccare La Tâche o da Antinori a chiedere di fare il pieno di Solaia), e ancora se debbano andare fuori commercio le bottiglie che pesano più di 700 grammi.

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«Porterò in Senato il caso di Andrea, ferito dai rapinatori e mai risarcito»
Maurizio Gasparri (Ansa)
Maurizio Gasparri: «Sono gravemente indignato. Lui e i suoi genitori meritano la tutela negata dalle lungaggini della burocrazia».

Fuori è già Natale. Ma dentro la casa della famiglia Furlan, a Padova, non ci sono addobbi. L’ultima volta che mamma Cristina e papà Fabiano hanno fatto l’albero era il 2013. Pochi giorni dopo, la sera del 14 dicembre, un bandito entra in un supermercato e spara a suo figlio Andrea, allora ventitreenne, assunto al Prix Quality Spa di Albignasego da appena due mesi.

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