2023-11-28
La sinergia Fincantieri-Leonardo riduce i costi di produzione delle navi militari
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Pierroberto Folgiero (Ansa)
Nel corso dell’audizione in commissione Difesa l’amministratore delegato di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, fa il punto sulla cantieristica italiana. E ricorda che «la spesa per la difesa militare ritorna con una percentuale altissima sul territorio» rendendo «l'azienda un moltiplicare di valore, di occupazione e sviluppo tecnologico».Lo scenario geopolitico mondiale richiede un aumento delle spese per la Difesa, ma è una spesa necessaria che oltre a contribuire alla difesa degli interessi strategici del nostro Paese, ha un ritorno molto forte sul territorio, valorizzando il tessuto industriale italiano. Nel corso dell’audizione in commissione Difesa l’amministratore delegato di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, fa il punto sulla cantieristica italiana. E ricorda che «la spesa per la difesa militare ritorna con una percentuale altissima sul territorio facendo sì che Fincantieri diventi un «moltiplicare di valore, di occupazione e sviluppo tecnologico». La più importante azienda europea nella cantieristica navale è da tempo impegnata in Orizzonti Sistemi Navali, una joint venture con Leonardo. «C'è un nuovo approccio alla costruzione delle navi militari con Leonardo che porta a ridurre i costi e accorciare i tempi di costruzione», aggiunge Folgiero. Il top manager dell’azienda ha ricordato come il nuovo piano industriale varato quest'anno punti sul rafforzamento del settore della subacquea, ritenuto di grande potenzialità. Stime di Fincantieri indicano un giro d'affari potenziale di 400-420 miliardi entro il 2030. Non a caso. Il Polo nazionale della Subacquea sarà inaugurato il 12 dicembre. «E’ un contenitore istituzionale di tutti i soggetti che hanno un contributo attivo a questo nuovo dominio», ha aggiunto Folgiero spiegando che «la forza di questa iniziativa, che sarà trainata dalla Marina italiana, sarà la capacità di sovrapporre i requisiti della Marina militare che abilita nuove soluzioni e nuove tecnologie, come le celle a combustibile idrogeno e le batterie al litio, e le istanze degli altri attori della Subacquea. È un dominio che va visto a 360 gradi per gli aspetti civili e militari, che va occupato e presidiato e noi ci candidiamo a questo Polo come capofiliera» ha detto ancora l'amministratore delegato di Fincantieri. «Stiamo acquisendo competenze ingegneristiche per la subacquea - osserva - e anche capacità produttiva». Il tema è anche la ricerca di una indipendenza industriale nel settore. Per questo motivo, Folgiero ricorda che Fincantieri, per la costruzione dei sommergibili, è ancora dipendente dall'estero e in particolare dal partner commerciale ThyssenKrupp Marine per la prua. Ma l’azienda sta lavorando per cercare di internalizzare anche questa produzione in modo da poter accelerare i tempi di produzione. «Oggi ci vogliono cinque anni per un sottomarino, cerchiamo di accelerare» e «vogliamo sganciarci dalla Germania». Il piano della difesa indica per il programma dei sottomarini un quarto battello entro il 2028. «Stiamo lavorando molto bene con Leonardo, stiamo rilanciando una partnership industriale, Orizzonti sistemi navali, ed è importante che ci sia un sistema che amplifichi la capacità di export e la forza di questa base industriale nazionale». Le sinergie tra le due aziende valorizzeranno la parte sistema di combattimento, tipica di Leonardo, e la piattaforma e sistema di comando e controllo della nave, che tipico di Fincantieri». Secondo Folgiero, la partnership tra Fincantieri e Leonardo permetterà di avere più servizi per «la Marina militare e di abbassare i costi, facendo così evolvere la tecnologia». Tra le novità di cui si è parlato in audizione, c’è anche il rilancio il rilancio dello storico cantiere navale di Castellammare di Stabia. «Siamo molto vicini alla firma» dice Folgiero. Il riferimento è a un accordo per un co-investimento con il pubblico. «Nel nostro piano industriale c'è un programma di rafforzamento di tutti i nostri cantieri e anche Castellammare, con un progetto noto e preciso, che serve per avere un varo moderno». Per il futuro del cantiere navale campano un passo importante è già stato fatto: il sito, spiega Folgiero, ha avuto la certificazione 'duale' per poter costruire sia navi militari che civili. Un requisito che «serve per stabilizzare il carico di lavoro perché' senza questo non si riesce ad avere manodopera stabile e una catena di fornitura stabile». E infine, rispondendo alla domanda se la capitalizzazione da 800 milioni sia adeguata per un'azienda considerata strategica per il Paese, Folgiero spiega: «non penso ci siano rischi di takeover perché il 72% è di Cassa depositi e prestiti» e «uno dei nostri obiettivi è aumentare la liquidità del titolo e il valore dell'azienda e i risultati buoni trimestre su trimestre sono sicuro che è il primo grande invito agli azionisti».
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