2020-02-05
«La prima regola per il bravo politico? L’amicizia è solo questione di appalti»
Da Greta alle sardine, passando per Umberto Bossi e i servizi segreti Intervista surreale con il più grande scrittore comico italiano.Maurizio Milani è un genio. Sì, il termine è abusato, ma purtroppo non ce ne sono altri per descriverlo, e nel suo caso la definizione corrisponde totalmente a verità. Purtroppo ha scelto ormai da anni di ritirarsi nella sua Codogno, lontano dagli schermi televisivi, lasciandoci in balia di comici (o presunti tali) di seconda categoria, distanti anni luce della sua leggerezza sognante da provincia magica. Maurizio Milani ha deciso di diventare uno scrittore, anche se si tiene alla larga pure dal mondo letterario, e in questi giorni è uscito un suo piccolo capolavoro: Il verro ruffiano. Il primo vero libro completo sul bestiame, anche se Greta Thunberg non vuole (Baldini e Castoldi). Telefono a Maurizio di mattina, risponde dopo aver già minuziosamente letto tutti i quotidiani. «Ieri ho parlato con Bossi», attacca. «Abbiamo deciso di fare quell'appunto a Salvini perché noi siamo per la Lega Nord, non ci piace la Lega meridionale di adesso. Sai che io sono bossiano». Dunque sei stato tu a consigliare a Bossi di rilasciare quell'intervista a Repubblica. «Sono stato io a dirglielo. Io parlo sempre con Bossi, con Maroni… Se ci fanno girare le balle potremmo entrare in Italia Viva, anche perché noi siamo gente abituata a cambiar bandiera spesso. Almeno io. Parlo per me».Italia viva?«Se la Carfagna finalmente si decide e va in Italia viva, noi della corrente leghista di Codogno andiamo in Italia viva. Bossi ci ha detto: fate quello che volete. Anche se da quando le sardine hanno fatto la foto con Benetton noi appoggiamo la Borgonzoni». Sì, però le elezioni in Emilia-Romagna ci sono già state, Maurizio. «È uguale. Ormai la Lega è come il partito della Le Pen. Io invece nel 1996 mi sono arrampicato sul campanile di San Marco con i Serenissimi. C'ero anche io». Non è vero. «Avevamo sequestrato un vaporetto, con il personale a bordo, dunque era un sequestro di persona. Abbiamo preso il campanile di San Marco e issato la bandiera. Poi i miei compagni hanno capito che io ero dei servizi. Si sono accorti che ho tradito. In effetti ho fatto tutti i nomi dei cospiratori».Capisco. Torniamo un attimo alle sardine. Come le vedi? «Quelli delle sardine sono dei salami a farsi tirare su così da Oliviero Toscani, che li ha portati a dare una bella credibilità a Benetton. La prima foto importante che fai dovrebbe essere all'Ilva di Taranto, non a Fabrica da una delle famiglie più ricche d'Europa. Ma per me è ingenuità, non è tattica». Così sembri quasi serio.«Lo sono. Vorrei infiltrarmi anche nelle sardine. Me lo ha suggerito il mio capocentro di Milano della Cia. Te l'ho sempre detto che collaboro con i servizi americani. Poi faccio il doppio gioco. Dovrei infiltrarmi nelle sardine, magari attraverso qualche ragazza. Mando lettere d'amore a lei tramite la mia rubrica sul Foglio e poi… Le mando a quella che va sempre in tv, Jasmine Cristallo». Sentiamo la lettera.«Jasmine Cristallo, volevo dirti tramite La Verità che appena ti ho visto in televisione sono saltato per terra da quanto sei bella. Meno male che ho il mobilio saldo e mi sono tenuto. Mai visto una donna così bella in politica a parte Maria Elena Boschi di cui sono innamorato».Ah, ecco. «Sì, se entro in Italia viva è per lei, per la Boschi. Sono innamorato. Non me ne frega niente delle banche e delle cose che hanno fatto con i risparmiatori. Anzi. Io ero contento quando le banche mi hanno truffato. Così imparo un'altra volta. Se prendi i manualetti della Sperling & Kupfer ti spiegano tutto: obbligazioni, azioni, bitcoin, criptovalute, metalli rari… Prima di andare in banca devi leggere quelli. Comunque se ti candidi tu, io ti voto». Non mi candido con nessuno. «Devi fare come ha fatto Giovanni Toti. Invece di Fitto, in Puglia mettono te governatore. Vieni eletto con il centrodestra, poi io vengo a chiederti degli appalti». Beh, è il minimo…«L'amicizia serve per dare appalti. Ma scusa, cosa fai, li dai agli estranei? Agli amici l'appalto va dato. Se lui fa il servizio, se rispetta il capitolato io l'appalto lo do al marito di mia sorella, perché devo darlo agli sconosciuti?». Non funziona così, lo sai. È la legge. «Allora diamolo a un estraneo, che poi non ti è neanche riconoscente. Io sono per la politica classica, quella che tu davi soldi al mio partito, io non mi arricchivo ma tenevo qualcosa per me, e ti facevo fare il lavoro. Poi erano anche lavori fatti bene. Io dico: snelliamo il codice degli appalti e diamo assegnazioni private, basta assegnazioni pubbliche. Si fa tutto con una telefonata: fammi tu l'acquedotto, quanto viene? Poi non sto a guardare il prezzo. Anche se l'acquedotto me lo fai pagare 5 volte di più va bene». Certo, sarebbe scortesia trattare sul prezzo. «Anche quella delle sardine vorrei incontrarla per dire: vuoi entrare anche tu nei servizi? Poi Elly Schlein, quella ragazza di sinistra che ha preso un sacco di voti in Emilia Romagna: la vorremmo tirare nei servizi anche lei. Tu so che lo sei già, dei servizi. Io sono di quelli militari, tu civili». E di Greta Thunberg, che mi dici?«Anche Greta è dei servizi. Però ultimamente sta facendo di testa sua. Il capocentro di Stoccolma non è contento. Lei doveva fare finta di essere green ma non andare in barca vela a New York sfidando le tempeste. Noi siamo per incrementare l'aviazione civile. Così Greta fa deprimere l'economia legata a viaggi e alberghi».Poi adesso c'è pure il coronavirus a danneggiare l'economia..«Il virus è l'esempio molto plastico di che succederebbe se mettessimo in pratica le cose che dice Greta. Vedi che cosa accade perché i cinesi non girano più per il pianeta? Io sono per gli aerei a kerosene, con una bella scia bianca causa di Co2 che danneggia le api».Ma sei preoccupato per il virus?«Sono preoccupato perché non vengono più turisti, si blocca l'economia. Anche se, come dice Burioni, ogni anno si muore pure per l'influenza normale. Per ora mi sembra che non ci siano pericoli. Apriamo i voli, andiamo in Cina, stiamo tutti insieme, spendiamo. Tanto cosa vuoi che succeda… È più pericoloso attraversare la strada a Milano che farsi starnutire addosso in un ristorante cinese. Poi adesso il petrolio va giù, e io sono per i fossili». Niente auto elettrica, per te. «L'auto elettrica non la posso vedere. Sono silenziose, non capisci quando ti arrivano alle spalle. Vanno messe al bando. Bisogna tornare all'epoca in cui in America c'erano le Cadillac con 5000 di cilindrata, 200 galloni di benzina, come nei telefilm di Colombo, bevevano come draghi, erano le vere auto. Torniamo all'economia anni Settanta! Altrimenti stiamo qua a fare cosa?». Ci vai al ristorante cinese?«Io vado sempre al cinese. Anche al bar. Sono cinesi, quelli del mio bar, sono miei amici. Sanno che io sono dei servizi, mi danno delle dritte, oltretutto noi leghisti fedeli a Bossi oggi ci ritroviamo proprio qui al bar dei cinesi. Ti do il comunicato in anteprima: ci stacchiamo dalla Lega di Salvini che ha pure il simbolo blu e non verde. Noi abbiamo circa 35 parlamentari tra Camera e Senato, formiamo un gruppo tipo la Liga Veneta. Il 10% lo prendiamo fisso». Auguri.
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