2022-01-12
La politica fallisce? Colpa dei no vax. Nella gogna siamo i primi in Europa
Pedro Sánchez e Roberto Speranza
Nessuno nel Vecchio continente ha creato un clima così ostile nei confronti di chi non vuole farsi la punturina. Austria e Germania non accollano il tampone ai lavoratori e persino Emmanuel Macron in Francia non forzerà la mano.Secondo il premier Mario Draghi «la gran parte dei problemi che abbiamo derivano dai non vaccinati, che occupano due terzi delle terapie intensive». Il concetto l’ha espresso in momenti diversi del suo discorso, ben poco utile a chiarire l’ultimo, durissimo quanto incomprensibile decreto legge, ma che ancora una volta è stato illuminante sull’atteggiamento di questo governo: gli italiani che non si sono fatti nemmeno una dose vanno emarginati, respinti, colpevolizzati.Certo, già ci eravamo accorti che i renitenti alla puntura anti Covid sono mal visti, tanto da togliere loro ogni diritto, pure di lavorare e di prendere il tram se non sono in possesso del super lasciapassare. Non bastava. Malgrado l’89% delle persone siano vaccinate, occorreva imporre agli over 50 un obbligo, definito dal virologo Andrea Crisanti «follia incostituzionale». Adesso l’asticella si è alzata, bisogna che siano odiati dai loro connazionali. Il popolo dei vaccinati li deve detestare, in quanto fonte di pericolo pubblico e usurpatori di posti letto negli ospedali. Solo questo Paese è riuscito a creare un clima così ostile nei confronti dei non vaccinati. L’Austria, che sta ancora lavorando a un disegno di legge per rendere obbligatorie le vaccinazioni dall’1 febbraio, ha imposto severe restrizioni ai senza dose anti Covid, ma non si è mai sognata di far pagare il tampone ai lavoratori, tantomeno di lasciarli a piedi se privi del green pass. E sul luogo di lavoro vale sempre l’obbligo di certificazione verde 3G, non 2G come in Italia, ovvero solo vaccinato o guarito. Da ieri vige l’obbligo di indossare una mascherina Ffp2 anche all’aperto quando non è possibile mantenere una distanza interpersonale di due metri, ma l’obbligo non sussiste tra persone conviventi. Non solo, durante le passate feste natalizie le riunioni sono state possibili senza restrizioni 2G fino a un massimo di dieci persone e senza obbligo di Ffp2. Questa sarebbe l’Austria tanto cattiva con i non vaccinati. In Germania, il nuovo governo guidato da Olaf Scholz ha finora escluso l’imposizione di un blocco vaccinale. «Con le vaccinazioni obbligatorie non saremo davvero in grado di fermare in modo decisivo l’ondata di Omicron che ci sta travolgendo in questo momento», ha detto il ministro della Salute Karl Lauterbach all’emittente pubblica Ard. In ogni caso la decisione sarà affidata ai parlamentari (a differenza che da noi) e potrebbero volerci mesi prima che i legislatori discutano adeguatamente la misura controversa. Il primo dibattito potrebbe aver luogo a fine gennaio, con poche sessioni parlamentari a febbraio, ciò potrebbe significare che la Camera bassa non approverà un disegno di legge prima della fine di marzo. Il Bundesrat, la camera alta della Germania, affronterebbe la questione ad aprile e secondo il quotidiano tedesco Tagesspiegel l’eventuale entrata in vigore dell’obbligo potrebbe essere posticipata fino a giugno, per garantire che siano in atto le condizioni tecniche, come un registro nazionale dei vaccini. Intanto, mentre la vaccinazione è imposta solo al personale sanitario, i Länder hanno stabilito alcune misure restrittive e la regola del 2G viene applicata dove la situazione epidemiologica è particolarmente critica, ma su tutto il territorio tedesco i mezzi pubblici sono accessibili previo tampone negativo, se non si è vaccinati. Gli scolari, muniti di apposito tesserino, non hanno limitazioni nel salire su bus o tram e vengono regolarmente testati. Tutte le persone asintomatiche in Germania hanno diritto ad almeno un test antigenico gratuito a settimana. A Berlino si possono andare a trovare parenti nelle Rsa con il solo tampone negativo, con la mascherina Ffp2 e «senza limitazione di numero di persone». Ad Amburgo, nelle aziende dove la regola del 2G è vincolante, esiste un obbligo di test giornaliero (gratuito) per il personale non vaccinato che però non viene escluso dal lavoro. Questo, solo per indicare alcune evidenti, macroscopiche differenze con quanto avviene in Italia. In Spagna e Portogallo è stato solo reintrodotto l’obbligo della mascherina all’aperto, in Inghilterra ti chiedono un passaporto Covid per entrare nelle discoteche, nei locali all’aperto con più di 500 persone, nei luoghi all’aperto con più di 4.000 persone e in qualsiasi luogo con più di 10.000 presenze ma attenzione, oltre al Nhs Covid pass che conferma che sei stato vaccinato con due dosi, che hai un’esenzione medica o che stai partecipando a una sperimentazione clinica, sono accettati i test negativi rapidi o Pcr. In Scozia, discoteche e sedi di grandi eventi all’aperto attualmente chiuse a causa delle restrizioni imposte per le festività natalizie, dal 24 gennaio riapriranno e per accedervi occorrerà fornire la prova del proprio stato di vaccinazione, con richiamo se la seconda dose è stata fatta più di quattro mesi fa, o un recente test negativo. Nel Regno Unito le restrizioni, che includono l’uso obbligatorio di mascherine in alcuni ambienti pubblici, scadranno completamente il 26 gennaio. Il governo condurrà una seconda revisione delle restrizioni prima che le tre settimane siano scadute. Se i ministri decideranno che le misure devono rimanere in vigore oltre quella data, ci sarà un altro voto in Parlamento ma non fuori tempo massimo. Il 26 gennaio è anche la data in cui verrà rivisto l’uso delle mascherine per i bambini delle scuole secondarie. E se il presidente francese Emmanuel Macron ha deciso di far davvero «arrabbiare» i non vaccinati, impedendo loro di «andare al ristorante, a prendere un caffè, a teatro, al cinema» ha però promesso: «Non li vaccineremo con la forza».
La commemorazione di Charlie Kirk in consiglio comunale a Genova. Nel riquadro, Claudio Chiarotti (Ansa)
Il food è ormai da tempo uno dei settori più di tendenza. Ma ha anche dei lati oscuri, che impattano sui consumatori. Qualche consiglio per evitarli.
Charlie Kirk (Getty Images)