2019-02-05
«La norma è legittima e vogliamo estenderla»
Il sottosegretario Claudio Durigon: «Niente conflitti con la Carta. Boeri sbaglia su chi fa domanda: gli inoccupati sono minoranza. Se anche fosse vero che molti dei richiedenti fossero disoccupati, staremmo comunque mettendo al sicuro dalle difficoltà economiche numerose famiglie».Il presidente uscente dell'Inps, Tito Boeri, ha rilasciato nell'arco della giornata di ieri una sfilza di dichiarazione su quota 100. Numeri e commenti, sempre un po' politici. «Sono 18.000 le domande già arrivate all'Inps. Il 40% dal Sud. Un terzo sono arrivate da dipendenti pubblici, 4 su 10 da Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Questo si spiega», ha aggiunto, «con il fatto che abbiamo spesso a che fare con persone non occupate, quindi più pronte a fare domanda di pensione. Questo dovrebbe far riflettere sull'idea che il pensionamento liberi posti di lavoro». Se si aggiunge il fatto che Boeri ha tenuto a rimarcare che la riforma costerà 38 miliardi, oppure 90 a titolo strutturale, il messaggio di addio all'ente dopo quasi quattro anni di gestione renziana è chiaramente, e forse volutamente, negativo. Sottosegretario Claudio Durigon, lei ha seguito passo passo l'evolversi della riforma. Se la maggior parte dei richiedenti è senza lavoro, come si fa a calcolare il tasso di sostituzione?«Mi faccia fare una premessa. Se anche fosse vero che molti dei richiedenti fossero disoccupati, staremmo comunque mettendo al sicuro dalle difficoltà economiche numerose famiglie».Perché usa il condizionale?«Perché i dati diffusi dal presidente Boeri non sono veritieri. Abbiamo a disposizione l'elenco delle circa 20.000 domande arrivate fino a ora divise per criterio geografico e per criterio di gestione. Circa 8.000 persone sono lavoratori dipendenti, più o meno 6.000 sono provenienti dal comparto pubblico. A scendere 1.500 commercianti, un migliaio di artigiani, altrettanti dai fondi speciali e i rimanenti relativi alle richieste di cumulo o coltivatori diretti. All'interno degli 8.000 lavoratori dipendenti potrebbe esserci una percentuale di disoccupati. Non esiste un dato certo, ci affidiamo a una stima che si aggira su un 10%».Quindi 800 massimo 1.000 disoccupati su 20.000 richieste giunte all'Inps?«Sì. Questo è il quadro molto diverso da quello prospettato da Boeri. Quota 100 avrà un impatto molto positivo anche sul mondo del lavoro. I dati in arrivo dimostrano che il passaggio generazionale si può stimolare e sostenere». Per quanto riguarda lo schema geografico?«La prima regione è la Sicilia. Segue il Lazio e poi la Lombardia. Ovviamente Roma è la città metropolitana che si pone in cima al podio con oltre 1.600 domande. Napoli vede meno di un migliaio di pratiche e circa 700 il capoluogo lombardo. Tutte le altre città a seguire».Seguendo il paragrafo di quota 100 relativo al riscatto agevolato della laurea, in queste ore si leggono agenzie circa la probabile incostituzionalità del comma. È un tema estremamente interessante, visto che a oggi il riscatto viene raramente praticato visto gli oneri finanziari che comporta...«La decisione del governo è stata quella di applicare una aliquota del 33% su un imponibile fisso di poco più di 15.000 euro. Abbiamo deciso di cristallizzare la somma per gli anni di frequentazione dell'università. Dando per di più la possibilità di conteggiare il riscatto ai fini dell'ammontare dei contributi. L'opportunità è costituzionale e prima di metterla nel decreto abbiamo ovviamente verificato che lo fosse. D'altronde vale come per il prelievo fiscale. Le leggi che modificano aliquote e calcolo degli imponibili si stratificano e non per questo sono incostituzionali». Per cui ora vigilerete che in fase di attuazione resti l'opportunità di pagare 5.240 euro per anno di università.«In realtà vorremmo inserire delle modifiche».Cambiare l'importo fisso?«No. Estendere la possibilità anche ad anni precedenti al 1996. Con aliquote e importi diversi. Non è detto che siano così appetibili. Ma in molti ci chiedono di ampliare la possibilità a costi accessibili».
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)