- Laura Biagiotti e la figlia Lavinia sfilano con le amiche di una vita: Pat e Anna Cleveland. E lanciano un messaggio di unione, quella che dura per sempre.
- Per una sera Piazza della Scala è diventata un grande orto con tanto di vigna, salvia, rosmarino, timo e tanti altri odori della cucina. Obiettivo celebrare i 500 anni della nascita del grande creatore toscano.
- Luisa Beccaria presenta la sua collezione per la prossima primavera/estate su un prato dove si gioca a badminton.
- Raffaella D'Angelo e il suo inno alla bellezza. In passerella quattro modelle curvy e lo slogan: «Love your body, love every body».
- Eleventy e Manuel Ritz si ispirano all'Africa per le loro ultime collezioni.
Laura Biagiotti e la figlia Lavinia sfilano con le amiche di una vita: Pat e Anna Cleveland. E lanciano un messaggio di unione, quella che dura per sempre. Per una sera Piazza della Scala è diventata un grande orto con tanto di vigna, salvia, rosmarino, timo e tanti altri odori della cucina. Obiettivo celebrare i 500 anni della nascita del grande creatore toscano. Luisa Beccaria presenta la sua collezione per la prossima primavera/estate su un prato dove si gioca a badminton. Raffaella D'Angelo e il suo inno alla bellezza. In passerella quattro modelle curvy e lo slogan: «Love your body, love every body».Eleventy e Manuel Ritz si ispirano all'Africa per le loro ultime collezioni. Lo speciale contiene 5 articoli e gallery fotografiche.L'allestimento concepito dal direttore creativo della serata Hamish Bowles, ha voluto onorare così il cinquecentesimo anniversario dalla nascita di Leonardo Da Vinci. Per una sera Piazza della Scala è diventata un grande orto con tanto di vigna, salvia, rosmarino, timo e tanti altri odori della cucina. Per una sera, da tre anni a questa parte, Milano è la capitale del mondo della moda green. L'evento conclusivo dell'intera Milano Fashion Week è di quelli che si fanno ricordare: i Green Carpet Fashion Awards Italia, organizzati dalla Camera Nazionale della Moda Italiana, in collaborazione con Eco-Age e Livia Firth, con il supporto del Ministero dello Sviluppo Economico, di ICE e con il patrocinio del Comune di Milano, premiano chi si è distinto nel rendere compatibile con il creato tutto ciò che è moda. «Ormai sono dieci anni che mi occupo di ecosostenibilità» ha spiegato Livia Firth. «È' iniziata un po' per caso e come tutte le avventure si è evoluta nel tempo, Green Carpet Challenge è nato sui tappeti rossi poi è nata Ecoage come società di consulenza e lavoriamo con tanti brand e poi con Carlo Capasa e Camera della Moda è nato il Green Carpet Fashion Awards. Ho chiesto a tutti di indossare un capo ecosostenibile alla serata, magari un abito second hand che si può trovare anche su Vestiaire Collective». Lei stessa ha indossato un abito d'archivio di Giorgio Armani, color oro chiaro con corpetto interamente ricamato con baguette e cristalli e gonna doppia in pizzo beige e gazar di seta plissé della collezione Giorgio Armani Privé primavera estate 2014. Un gesto simbolico verso la crescente attenzione a un consumo più responsabile, affinché i vestiti non vengano così frequentemente scartati. I riflettori si sono accesi sui valori della sostenibilità ambientale e sociale, sui grandi stilisti, le case di moda di lusso, i designer italiani emergenti, le realtà artigiane e le aziende più innovative nel mondo della sostenibilità, il Made in Italy riuniti tutti in un'unica cerimonia. Un green carpet che, grazie a Livia Firth, moglie del grande attore Colin e direttore creativo e co-fondatore di Eco-Age, è diventato sempre più un red carpet con star di fama mondiale che arrivano appositamente a Milano. Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana e Livia Firth avevano annunciato con orgoglio quale vincitore del prestigioso Legacy Award, Valentino. «Grazie al suo lavoro iconico che dura da oltre cinque decenni e per il sostegno al talento, al design e alla moda italiana - hanno dichiarato - Valentino è un creativo visionario meritevole del Legacy Award dei Green Carpet Fashion Awards». E a premiare il grande couturier è arrivata Sophia Loren. «Sono molto felice, onorata emozionata perché per me questa è la prima volta alla scala di Milano - ha detto l'attrice - Per onorare un amico un maestro una leggenda, un uomo che ha rivoluzionato il mondo della moda attraverso la sua eleganza la sua passione e il suo stile». La statuetta firmata Chopard, rigorosamente in oro etico certificato Fairmined, ha premiato i virtuosi della sostenibilità. Un tema mai così attuale come in questa terza edizione dell'evento, segnata dal nuovo movimento Fridays For Future che proprio in questi giorni torna a far sentire la sua voce nelle piazze di tutte le capitali del mondo. Tantissime le personalità di spicco del fashion biz italiano e internazionale (ma mancavano i nomi altisonanti delle star hollywoodiane) che hanno preso parte a questa serata così speciale per celebrare i premiati dell'evento. Presentatori della i top model Adut Akech e Jon Kortajarena (lei protagonista di almeno cinque copertine sui September issue 2019 di Vogue nel mondo); e poi celebrità appartenenti al fashion system come Anna Wintour Amber Valletta (in Stella McCartney), Barbara Palvin, Isabeli Fontana (in Marni), Candice Swanepoel (in Philosophy di Lorenzo Serafini), Jasmine Sanders, Elisa Sednaoui e Toni Garn (entrambe in Alberta Ferretti, con un nuovo abito in seta organica la prima, con un modello d'archivio la seconda). E poi gli angeli di Victoria's Secret Izabel Goulart, Alessandra Ambrosio, Elsa Hosk, tutte vestite Etro, con capi realizzati con tessuti provenienti dagli archivi, riutilizzando materiali di campionario pre-esistente riducendo così l'impatto ambientale e ottimizzando le risorse.Gran parte della scena era made in Italy: Michelle Hunziker con un look rosso fiammante, Kasia Smutniak, Simona Ventura, Amanda Lear, Levante, Stefania Rocca e Caterina Balivo in blu con un abito realizzato da Progetto Quid, impresa sociale che offre opportunità di lavoro alle donne vittime di violenza. Paola Bulbarelli
Il toro iconico di Wall Street a New York (iStock)
Democratici spaccati sul via libera alla ripresa delle attività Usa. E i mercati ringraziano. In evidenza Piazza Affari: + 2,28%.
Il più lungo shutdown della storia americana - oltre 40 giorni - si sta avviando a conclusione. O almeno così sembra. Domenica sera, il Senato statunitense ha approvato, con 60 voti a favore e 40 contrari, una mozione procedurale volta a spianare la strada a un accordo di compromesso che, se confermato, dovrebbe prorogare il finanziamento delle agenzie governative fino al 30 gennaio. A schierarsi con i repubblicani sono stati sette senatori dem e un indipendente affiliato all’Asinello. In base all’intesa, verranno riattivati vari programmi sociali (tra cui l’assistenza alimentare per le persone a basso reddito), saranno bloccati i licenziamenti del personale federale e saranno garantiti gli arretrati ai dipendenti che erano stati lasciati a casa a causa del congelamento delle agenzie governative. Resta tuttavia sul tavolo il nodo dei sussidi previsti ai sensi dell’Obamacare. L’accordo prevede infatti che se ne discuterà a dicembre, ma non garantisce che la loro estensione sarà approvata: un’estensione che, ricordiamolo, era considerata un punto cruciale per gran parte del Partito democratico.
2025-11-10
Indivia belga, l’insalata ideale nei mesi freddi per integrare acqua e fibre e combattere lo stress
iStock
In autunno e in inverno siamo portati (sbagliando) a bere di meno: questa verdura è ottima per idratarsi. E per chi ha l’intestino un po’ pigro è un toccasana.
Si chiama indivia belga, ma ormai potremmo conferirle la cittadinanza italiana onoraria visto che è una delle insalate immancabili nel banco del fresco del supermercato e presente 365 giorni su 365, essendo una verdura a foglie di stagione tutto l’anno. Il nome non è un non senso: è stata coltivata e commercializzata per la prima volta in Belgio, nel XIX secolo, partendo dalla cicoria di Magdeburgo. Per questo motivo è anche chiamata lattuga belga, radicchio belga oppure cicoria di Bruxelles, essendo Bruxelles in Belgio, oltre che cicoria witloof: witloof in fiammingo significa foglia bianca e tale specificazione fa riferimento al colore estremamente chiaro delle sue foglie, un giallino così delicato da sfociare nel bianco, dovuto a un procedimento che si chiama forzatura. Cos’è questa forzatura?
Zohran Mamdani (Ansa)
Nella religione musulmana, la «taqiyya» è una menzogna rivolta agli infedeli per conquistare il potere. Il neosindaco di New York ne ha fatto buon uso, associandosi al mondo Lgbt che, pur incompatibile col suo credo, mina dall’interno la società occidentale.
Le «promesse da marinaio» sono impegni che non vengono mantenuti. Il detto nasce dalle numerose promesse fatte da marinai ad altrettanto numerose donne: «Sì, certo, sei l’unica donna della mia vita; Sì, certo, ti sposo», salvo poi salire su una nave e sparire all’orizzonte. Ma anche promesse di infiniti Rosari, voti di castità, almeno di non bestemmiare, perlomeno non troppo, fatte durante uragani, tempeste e fortunali in cambio della salvezza, per essere subito dimenticate appena il mare si cheta. Anche le promesse elettorali fanno parte di questa categoria, per esempio le promesse con cui si diventa sindaco.
Ecco #DimmiLaVerità del 10 novembre 2025. Il deputato di Sud chiama Nord Francesco Gallo ci parla del progetto del Ponte sullo Stretto e di elezioni regionali.







