2021-12-18
La manovra finisce in fondi a pioggia
Daniele Franco e Mario Draghi (Ansa)
Slitta ancora il voto degli emendamenti in commissione Bilancio. Il testo è pieno zeppo di contentini: dal Giubileo ai Comuni, fino al commissario per l’emergenza Covid.Il tempo stringe sempre di più sulla manovra e le questioni rimaste in sospeso sono ancora molte. Ormai, la speranza è che le votazioni sugli emendamenti da parte della commissione Bilancio del Senato partano da domani, ma la certezza non c’è e tutto potrebbe iniziare anche lunedì. L’obiettivo resta quello di portare il provvedimento in Aula martedì. Diversamente, il rischio dell’esercizio provvisorio diverrebbe concreto. Tra le ultime novità legate alla legge di bilancio c’è sicuramente quella sul patent box, la norma che prevede una tassazione agevolata su alcuni beni come l’utilizzo di software protetto da copyright, di brevetti industriali, di disegni e modelli, nonché di processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili.La misura contenuta nella manovra prevede un aumento dell’agevolazione fiscale dal 90 al 110% delle spese per ricerca e sviluppo. La norma, inizialmente, aveva creato non poco malumore all’interno del mondo imprenditoriale. Restano comunque esclusi dalla norma i marchi di impresa, già tutelati da altre norme. Allo stesso modo, l’emendamento elimina il divieto di cumulo tra il patent box e il credito di imposta per ricerca e sviluppo e ridisegna il regime transitorio.«Sul patent box il governo recepisce in pieno le osservazioni e le proposte di Forza Italia», spiegano in una nota i senatori azzurri Dario Damiani, Massimo Ferro, Fiammetta Modena e Antonio Saccone, della commissione bilancio al Senato. «Siamo molto soddisfatti di aver inserito in legge di bilancio una misura molto apprezzata dalle imprese italiane». Con queste novità «viene ampliata la quota dei redditi derivanti dall’utilizzo di questi beni immateriali che non concorre a formare il reddito complessivo dell’impresa. Per Forza Italia si tratta di uno strumento di politica industriale indispensabile per colmare una lacuna di competitività che offre nuove opportunità di crescita per le aziende e per il Paese. Con questa agevolazione fiscale le imprese potranno tornare a investire anche in asset strategici “intangibili”, nel nostro know how, in perfetta linea e coerenza con il piano Next generation Eu».Tra le novità della manovra, anche se in ritardo, non mancano comunque una moltitudine di finanziamenti a pioggia per diverse categorie di enti. È il caso, ad esempio, del Giubileo al cui commissario andranno 2,5 miliardi di euro, cifre a cui si devono aggiungere gli oneri correlati alla gestione commissariale per cui è autorizzata una spesa di 500.000 euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026. Nel maxiemendamento a firma del governo, poi, sono previsti anche 150 milioni per i Comuni sede di città metropolitane che presentano un disavanzo procapite superiore a 700 euro calcolato in base ai rendiconti del 2020. Il riparto è previsto entro il 31 marzo 2022.Via anche a 180 milioni per le scuole. Di questi, 100 milioni sono previsti per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario e 60 per valorizzare il personale docente. Ci sono, poi, 20 milioni per le scuole dell’infanzia paritarie.Novità anche per il mondo del turismo e per quello delle quattro ruote. Tra gli emendamenti, infatti, è previsto un fondo da 150 milioni nel 2022 per il sostegno «agli operatori economici del settore del turismo, dello spettacolo e dell’automobile, gravemente colpiti dall’emergenza Covid». Il fondo è istituito presso il ministero dello Sviluppo economico. Entro 60 giorni dall’entrata in vigore della manovra, i ministeri dello Sviluppo, della Cultura, del Turismo e dell’Economia dovranno definire le modalità di assegnazione e le procedure di erogazione delle risorse «nel rispetto delle norme Ue sugli aiuti di Stato» legati all’emergenza Covid.Arriva anche un emendamento alla legge di Bilancio (prima firmataria Paola Boldrini, vicepresidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato) che dovrebbe far scattare un investimento di 100 milioni dal 2022 «in coerenza con gli obiettivi di potenziamento e ammodernamento dell’assistenza socio-sanitaria territoriale previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, per l’aggiornamento, l’attuazione e il monitoraggio del Piano nazionale della cronicità nelle Regioni».Via anche un fondo da 40 milioni di euro per le Regioni colpite da incendi boschivi la scorsa estate. I soldi dovranno essere principalmente distribuiti tra Calabria, Molise, Sardegna e Sicilia.Altri 50 milioni, infine, andranno al commissario straordinario per l’emergenza Covid. Si tratta di fondi necessari «all’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid». In particolare, le risorse sono destinate agli «oneri dei servizi logistici» necessari per affrontare l’epidemia.
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