2022-04-16
La Florida allarga il fronte antiabortista Usa
Il governatore della Florida Ron DeSantis (Getty Images)
Il governatore Ron DeSantis firma una legge che impedisce l’interruzione di gravidanza oltre le 15 settimane: provvedimenti simili sono stati presi da governatori repubblicani in Texas e Mississippi. È la reazione alle politiche impostate da Joe Biden in materia. Stretta sull’aborto in Florida. Giovedì, il governatore repubblicano Ron DeSantis ha firmato una legge che vieta l’interruzione di gravidanza dopo le 15 settimane di gestazione. Il provvedimento, che è destinato a entrare in vigore a luglio, prevede esenzioni in caso di rischio per la salute della madre o in presenza di una «anomalia fetale fatale». «Siamo qui oggi per difendere coloro che non possono difendersi», ha dichiarato il governatore. «Questa legge rappresenterà le protezioni più significative per la vita che abbiamo visto in una generazione», ha aggiunto. Se il mondo pro-life ha accolto assai positivamente la legge, di parere opposto si è mostrato il fronte abortista, a partire dalla onlus pro-choice Planned Parenthood. La legge della Florida si inserisce nella scia di provvedimenti simili, approvati di recente da alcuni stati a guida repubblicana. Pochi giorni fa il governatore dell’Oklahoma, Kevin Stitt, ha siglato una legge che vieta quasi del tutto la possibilità di ricorrere all’aborto, mentre a maggio il governatore del Texas, Greg Abbott, ha firmato una norma che vieta l’interruzione di gravidanza dopo le prime sei settimane di gestazione. Nel 2018, il Mississippi aveva invece approvato una legge che rende illegale l’aborto dopo le 15 settimane. Situazione diversa in Maryland, dove i democratici, aggirando il veto del governatore Larry Hogan, hanno recentemente esteso le categorie professionali che possono praticare l’interruzione di gravidanza. Ricordiamo che la questione dell’aborto negli Stati Uniti è regolata sulla base di due sentenze della Corte Suprema: ci riferiamo a Roe v Wade (che ha definito, nel 1973, la possibilità di richiedere l’interruzione di gravidanza come un diritto protetto dalla Costituzione) e a Planned Parenthood v Casey (che, nel 1992, stabilì la liceità dell’aborto entro le 24 settimane di gestazione). In questo quadro, i gruppi abortisti stanno cercando di bloccare le leggi degli stati repubblicani: stati che, dal canto loro, hanno messo in campo risposte legali articolate. La norma del Texas prevede per esempio che siano i privati cittadini a denunciare eventuali violazioni della legge, anziché i funzionari pubblici: un dispositivo, questo, con cui Abbott punta ad aggirare Roe v Wade (finora i provvedimenti statali antiabortisti, che sono stati dichiarati incostituzionali, facevano infatti affidamento sui funzionari pubblici per far rispettare la norma). Il Mississippi ha invece scelto una strategia legale differente. Il Magnolia State sostiene infatti che le sentenze Roe e Casey sono «oltraggiosamente sbagliate», ritenendo che l’aborto non ha una base costituzionale e che pertanto questi precedenti non devono essere considerati vincolanti. Non solo: il Mississippi afferma anche che Roe v Wade farebbe riferimento a un contesto ormai superato (specialmente in conseguenza della maggiore disponibilità oggi di metodi contraccettivi). Insomma, se il Texas punta ad aggirare i precedenti, il Mississippi scommette sul loro annullamento: un’eventualità rara ma che può comunque verificarsi (il caso più noto risale al 1954, quando la Corte Suprema ribaltò la precedente sentenza Plessy v Ferguson, sopprimendo così la segregazione razziale nelle scuole). Non è un caso che il dibattito politico sull’aborto sia tornato in auge proprio ora. Nonostante Joe Biden sia il secondo presidente cattolico della storia americana, la sua amministrazione si sta rivelando probabilmente la più abortista di sempre. L’attuale presidente ha abolito a ottobre una norma, introdotta da Donald Trump, che vietava i finanziamenti federali alle cliniche in cui si pratica l’interruzione di gravidanza. A dicembre, Biden ha anche reso più facile ottenere pillole abortive per posta. Tutto questo, senza trascurare che ha nominato come nuovo componente della Corte Suprema una giudice come Ketanji Brown Jackson, che ha ricevuto l’endorsement di Planned Parenthood. Una serie di posizioni, queste, che hanno significativamente irritato la Conferenza episcopale statunitense. La politica antiabortista di molti governatori repubblicani nasce quindi (anche) come reazione alla linea sbilanciata della Casa Bianca. Tra giugno e luglio, la Corte Suprema dovrà pronunciarsi sulla legge del Mississippi: ragion per cui è chiaro che questa questione diverrà centrale nella campagna elettorale in vista delle elezioni di metà mandato del prossimo novembre. DeSantis, che è di fede cattolica, si sta attualmente giocando la riconferma alla guida della Florida. Tuttavia, dal punto di vista politico, è chiaro che il governatore sta guardano molto più lontano. Non è d’altronde un mistero che nutra delle ambizioni presidenziali per il 2024. È quindi in quest’ottica che si sta ritagliando sempre più il ruolo di baluardo dell’opposizione alle politiche di Biden: non solo sull’aborto, ma anche su dossier come la gestione della pandemia, l’indottrinamento liberal nelle scuole e l’immigrazione clandestina. La battaglia per la Casa Bianca passerà anche attraverso i temi eticamente sensibili.
Nel riquadro, Giancarlo Tulliani in una foto d'archivio
A Fontanellato il gruppo Casalasco inaugura l’Innovation Center, polo dedicato a ricerca e sostenibilità nella filiera del pomodoro. Presenti il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, l’amministratore delegato di FSI Maurizio Tamagnini e il presidente della Tech Europe Foundation Ferruccio Resta. L’hub sarà alimentato da un futuro parco agri-voltaico sviluppato con l’Università Cattolica.
Casalasco, gruppo leader nella filiera integrata del pomodoro, ha inaugurato oggi a Fontanellato il nuovo Innovation Center, un polo dedicato alla ricerca e allo sviluppo nel settore agroalimentare. L’obiettivo dichiarato è rafforzare la competitività del Made in Italy e promuovere un modello di crescita basato su innovazione, sostenibilità e radicamento nel territorio.
All'evento hanno partecipato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, l’amministratore delegato di FSI Maurizio Tamagnini, il presidente della Tech Europe Foundation Ferruccio Resta e il management del gruppo. Una presenza istituzionale che sottolinea il valore strategico del progetto.
Urso ha definito il nuovo centro «un passaggio fondamentale» e un esempio di collaborazione tra imprese, ricerca e istituzioni. Per Marco Sartori, presidente di Casalasco Spa e del Consorzio Casalasco del Pomodoro, l’hub «non è un punto d’arrivo ma un nuovo inizio», pensato per ospitare idee, sperimentazioni e collaborazioni capaci di rafforzare la filiera.
L’amministratore delegato Costantino Vaia parla di «motore strategico» per il gruppo: uno spazio dove tradizione e ricerca interagiscono per sviluppare nuovi prodotti, migliorare i processi e ridurre l’impatto ambientale. Tamagnini, alla guida di FSI – investitore del gruppo – ricorda che il progetto si inserisce in un percorso di raddoppio dimensionale e punta su prodotti italiani «di qualità valorizzabili all’estero» e su una filiera sostenibile del pomodoro e del basilico.
Progettato dallo studio Gazza Massera Architetti, il nuovo edificio richiama le cascine padane e combina materiali tradizionali e tecnologie moderne. I mille metri quadrati interni ospitano un laboratorio con cucina sperimentale, sala degustazione, auditorium e spazi di lavoro concepiti per favorire collaborazione e benessere. L’architetto Daniela Gazza lo definisce «un’architettura generativa» in linea con i criteri di riuso e Near Zero Energy Building.
Tra gli elementi distintivi anche l’Archivio Sensoriale, uno spazio immersivo dedicato alla storia e ai valori dell’azienda, curato da Studio Vesperini Della Noce Designers e da Moma Comunicazione. L’arte entra nel progetto con il grande murale di Marianna Tomaselli, che racconta visivamente l’identità del gruppo ed è accompagnato da un’esperienza multimediale.
All’esterno, il centro è inserito in un parco ispirato all’hortus conclusus, con orti di piante autoctone, una serra e aree pensate per la socialità e il benessere, a simboleggiare la strategia di sostenibilità del gruppo.
Casalasco guarda già ai prossimi sviluppi: accanto all’edificio sorgerà un parco agri-voltaico realizzato con l’Università Cattolica di Piacenza, che unirà coltivazioni e produzione di energia rinnovabile. L’impianto alimenterà lo stesso Innovation Center, chiudendo un ciclo virtuoso tra agricoltura e innovazione tecnologica.
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Da sinistra in alto: Piero Amara, Catiuscia Marini, Sergio Sottani e Luca Palamara (Ansa)
Ansa
A Chisinau gli azzurri faticano a sfondare il muro moldavo e sbloccano solo negli ultimi minuti con Mancini e Pio Esposito. Arriva la quinta vittoria consecutiva della gestione Gattuso, ma per la qualificazione diretta al Mondiale si dovrà passare dai playoff di marzo.