2023-04-20
L’accusa ora difende la Juve: «Troppi i 15 punti di punizione. Ridurre la sentenza d’appello»
Mossa a sorpresa del procuratore generale dello sport, Ugo Taucer: inchiesta carente sul ruolo del club bianconero. Il collegio di garanzia del Coni dovrà decidere entro cinque giorni.Dai tifosi juventini la stagione 2022-2023 verrà ricordata come una tra le più estenuanti degli ultimi anni. Non tanto per le battaglie sul campo, ma a causa della giustizia sportiva che deve di nuovo stabilire se e quanti punti togliere alla società bianconera per il caso plusvalenze. Ieri il Collegio di garanzia del Coni ha chiuso l’udienza finale e si è riunito in camera di consiglio. Entro i prossimi cinque giorni è dunque attesa la decisione sul ricorso presentato dal club bianconero, in merito alla penalizzazione di 15 punti in classifica ricevuta lo scorso 20 gennaio con la pronuncia della Corte d’appello federale. A meno di due mesi dalla fine del campionato, e soprattutto alla luce degli altri due procedimenti a carico della società di Torino (plusvalenze bis e manovra stipendi), la decisione del Collegio di garanzia sarà fondamentale per la Juventus in ottica partecipazione alle competizioni europee dell’anno prossimo.Come detto a mettere forse la parola fine sul caso sarà il Collegio a sezioni unite, (presidente Gabriella Palmieri Sandulli; Vito Branca competente in materia di questioni tecnico-sportive; Attilio Zimatore competente in materia di questioni disciplinari; Massimo Zaccheo competente in materia di questioni amministrative; Dante D’Alessio competente in materia di questioni patrimoniali e di questioni disciplinari) la cui pronuncia verte sulla legittimità e non nel merito del caso.La prima svolta della lunga giornata in aula, allestita per l’occasione presso il Salone d’onore del Coni, si è manifestata quando il rappresentante dell’accusa, Ugo Taucer, procuratore generale dello sport, ha detto: «Temo che riguardo all’articolo 4 applicato alla società (relativo alla mancata lealtà sportiva, ndr), sulla carente motivazione riguardo ai punti, un principio di fondatezza delle difese ci sia». Ma non è finita qui perché poi ha aggiunto: «Auspico il rinvio alla Corte d’appello federale con rimodulazione della sanzione». Quindi un po’ a sorpresa è stato lo stesso rappresentante dell’accusa a chiedere un ricalcolo della pena inflitta alla Juventus. Quasi superfluo dire che anche gli avvocati della società bianconera avevano chiesto l’annullamento della sentenza dello scorso 20 gennaio, inoltre nessun rinvio alla Corte d’Appello. Il legale Maurizio Bellacosa ha fatto riferimento alla cosiddetta inchiesta Prisma: «Davvero questi atti nuovi cambiano lo scenario di riferimento? Le carte di Torino non inquadrano fatti nuovi e decisivi. I giudici d’appello hanno cambiato il tema decidendum. Utilizzando quei fatti per creare un fatto illecito mai contestato prima sostituendosi alla procura federale». Poi la stoccata: «Alcuni argomenti sono favorevoli all’annullamento con rinvio alla Corte d’Appello. Ma se riconosciute, le ragioni dell’annullamento senza rinvio, ovviamente devono prevalere». Il ricorso presentato dalla Juventus si basava su nove punti: il principale tra questi riguardava la legittimità della revocazione. Per dirlo in altri termini il club bianconero era stato archiviato per la vicenda plusvalenze, ma la sentenza è stata revocata perché sono intervenuti, a giudizio dell’accusa, «fatti nuovi» (contenuti nelle carte di Torino) che se conosciuti, avrebbero potuto indirizzare diversamente il precedente giudizio. A tal proposito l’avvocato Nino Paolantonio ha affermato: «Non è lo stesso processo, la richiesta di revocazione è possibile se intervengono nuovi elementi che abbiano impedito il libero convincimento del giudice. Forse è possibile una revisione, ma non una revocazione. Il Codice di giustizia del Coni ammette che la sentenza sia revocabile solo di fronte a un errore di fatto».Va da sé che nel corso dell’udienza è stato sviscerato il tema del ricorso alla plusvalenza, molto in voga nel calciomercato italiano. «Come ha detto la stessa corte, non c’è una regola sulle plusvalenze». «Come si fa», si è domandato l’avvocato Davide Sangiorgio, «a essere sleali su una regola non ancora pronunciata? Il mercato in quegli anni era in gran parte inliquido e tutte le squadre hanno fatto ricorso a scambi. Si è valutato su brandelli delle intercettazioni, brogliacci avulsi dal contesto» Restano in attesa della decisione del Collegio di garanzia non solo milioni di tifosi juventini ma anche gli ex dirigenti deferiti dalla Corte d’appello, tra questi: Fabio Paratici, Federico Cherubini, Andrea Agnelli (ex presidente) e Pavel Nedved. Secondo le indiscrezioni circolate ieri in aula la soluzione che potrebbe essere disposta dal Collegio di garanzia prevederebbe l’annullamento della penalizzazione di 15 punti e il contestuale rinvio alla Corte d’Appello federale per una nuova sentenza.Nel frattempo la Juventus stasera torna in campo nel ritorno dei quarti di finale di Europa league, dove affronta i portoghesi dello Sporting. E proprio da un’affermazione europea potrebbe arrivare la qualificazione alle prossime competizioni Uefa del 2023-2024. In attesa che la giustizia sportiva decida sull’eventuale penalizzazione decisiva per la classifica bianconera.