2023-10-19
Effetto porti aperti. In Italia vivono 1,6 milioni di stranieri in povertà assoluta
I dati Caritas certificano che l’immigrazione di massa causa solo degrado e violenza. L’Europa finge angoscia ma non fa niente.Persino Ursula von der Leyen sembra essere caduta all’improvviso dal grande pero chiamato Unione europea. Lo ha fatto, con tutta evidenza, dopo aver letto le notizie riguardanti l’attentato a Bruxelles e aver appreso del bel giretto per l’Italia e il Vecchio Continente che si è fatto il killer. Ursula ha tirato fuori la grinta: «Alle persone considerate una minaccia per la sicurezza che hanno ricevuto un ordine di rimpatrio, attualmente può essere chiesto di andarsene volontariamente», ha detto. «Dobbiamo cambiare urgentemente questa situazione». Bene, brava, era ora. E come si cambia? «La Commissione Ue per questo ha proposto che, se una persona è considerata una minaccia per la sicurezza pubblica, i Paesi devono avere il potere di costringerla ad andarsene. Fa parte del Patto Ue per le migrazioni e l’asilo», ha spiegato la von der Leyen.Il suo ragionamento è senz’altro molto opportuno, specie dopo gli ultimi fatti di cronaca. Ha solo un lieve vizio di sostanza. Ci sarebbe, infatti, da tenere in considerazione un piccolo particolare: negli ultimi dieci anni almeno l’Ue non ha fatto nulla per aiutare le nazioni a bloccare l’immigrazione illegale. Anzi, le sue politiche l’hanno incentivata e le su norme l’hanno favorita e continuano a favorirla (sorvolando sulle sentenze dei giudici italiani basate sulla giurisprudenza comunitaria). Che adesso la signora Ursula si desti e si accorga che qualcosa non funziona è grottesco. Tanto più che il nuovo patto per le migrazioni è ben lungi dal fornire una soluzione utile al dramma. Senza contare le lotte intestine all’Europarlamento che hanno impedito, giusto per citare un caso, di portare a termine l’accordo con la Tunisia.In realtà, il vero grande problema dell’Europa con la migrazione è di prospettiva. Non si possono stipulare accordi o licenziare piani efficaci se la visione di fondo continua a essere immigrazionista. Il fatto è che non c’è bisogno dell’ennesimo attentato o crimine per comprendere che i flussi vanno fermati. Per rendersene conto, Ursula non avrebbe che da scorrere le cronache italiane.Potrebbe cominciare dando una occhiata al rapporto Caritas-Migtantes presentato martedì, in cui si spiega che «secondo l’Istat, vivono in uno stato di povertà assoluta 1 milione e 600.000 stranieri residenti, per un totale di oltre 614.000 nuclei familiari. Le famiglie immigrate in povertà costituiscono circa un terzo delle famiglie povere in Italia, pur rappresentando solo il 9% di quelle residenti. La percentuale di chi non ha accesso a un livello di vita dignitoso risulta essere tra gli stranieri cinque volte superiore di quella registrata tra i nuclei di italiani». Sono dati sconvolgenti, che svelano quale sia la realtà della migrazione di massa nella nostra nazione. Nella grande parte dei casi chi arriva sulle nostre coste non ha diritto di restare, ma anche quando ne ha diritto spesso è condannato a una vita di marginalità. Altri, invece, fanno una fine anche peggiore, finendo immersi nel disagio.Di nuovo è la cronaca a venirci in aiuto con un paio di episodi istruttivi. Il primo è accaduto a Firenze. Nella notte tra lunedì e martedì il malcapitato Lorenzo Brogioni era sulla sua Fiat Panda quando è stato investito da una moto che procedeva contromano a velocità pazzesca. A bordo della moto c’erano tre persone, tre giovani immigrati fra cui un minorenne: una piccola banda che aveva appena rubato la due ruote. Del resto, può accadere che anche il crimine più semplice finisca molto male.L’altro caso di cronaca è ancora più micidiale. Nella notte tra martedì e mercoledì, a Roma, un marocchino di 29 anni, senza fissa dimora e pieno di precedenti ha seminato scompiglio un po’ ovunque, concludendo la sua scorribanda in bellezza con un accoltellamento. Ha colpito alla gola un passante incolpevole, un uomo che stava semplicemente chiacchierando con un amico e che si è trovato senza motivo a rischiare la vita.Povertà, degrado, violenza, morte. Questa è la realtà della migrazione di massa. L’Ue finge di scoprirlo dopo ogni fatto di sangue, ma rimane inerte. Intanto, il disagio quotidiano scandisce il tempo fra un attentato e l’altro.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.