2025-09-10
Israele bombarda i colloqui a Doha: «Uccisi sei miliziani». Hamas nega
Attacco in Qatar per colpire i capi dell’organizzazione terroristica riuniti per discutere l’ultima offerta del presidente Usa. I media palestinesi smentiscono la morte dei vertici. Sdegno di Papa e capi di Stato.Israele ha condotto ieri un attacco contro i vertici politici di Hamas a Doha (Qatar) ampliando la sua lotta contro il gruppo militante mentre intensifica la guerra nella Striscia di Gaza. L’operazione «Giorno del Giudizio» rappresenta una brusca escalation di tattiche contro Hamas, la cui leadership militare è stata annientata a Gaza da Israele. «Oggi a mezzogiorno, alla luce di un’opportunità operativa e dopo consultazioni con tutti i vertici del sistema di sicurezza, il premier Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Israel Katz hanno deciso di attuare l’istruzione data ieri sera dopo l’attentato a Gerusalemme e l’attacco all’Idf a Gaza. Lo Shin Bet e l’Idf hanno eseguito l’operazione a Doha in modo preciso ed efficace». Lo scrive in una nota l’ufficio del primo ministro israeliano, specificando che si tratta di una dichiarazione congiunta con Katz. La nota aggiunge: «Il premier e il ministro della Difesa hanno ritenuto che l’operazione fosse pienamente giustificata, in considerazione del fatto che questa leadership di Hamas è la stessa che ha ideato e organizzato il massacro del 7 ottobre, e non ha mai cessato di lanciare attacchi omicidi contro lo Stato di Israele e i suoi cittadini, inclusa la rivendicazione dell’attentato di ieri a Gerusalemme». Secondo i media israeliani, circa dieci caccia dell’Idf hanno preso parte ai bombardamenti, sganciando più di dieci bombe, una a pochi secondi di distanza dall’altra. Secondo diversi report anche arabi, aerei spia americani e britannici hanno sorvolato Doha al momento dell’attacco. Il Qatar, che ha condannato i raid, ospita la base aerea americana più importante nella regione e gran parte della leadership politica di Hamas. Israele ha informato gli Stati Uniti che l’attacco stava arrivando e gli Stati Uniti a loro volta hanno informato il Qatar, hanno affermato persone a conoscenza della questione al Wall Street Journal. L’attacco di ieri ha preso di mira i leader di Hamas Khalil al-Hayya, numero uno di Hamas, Mohammed Darwish, capo del Consiglio di Hamas, Zahar Jabarin, responsabile di Hamas in Cisgiordania e uomo delle finanze dell’organizzazione, Hussam Badran, membro dell’Ufficio politico di Hamas, Mousa Abu Marzouk, membro dell’Ufficio politico di Hamas, Taher al-Nounou, consigliere del capo dell’Ufficio politico di Hamas che, secondo le prime informazioni, si trovavano nel quartier generale di Hamas per discutere dell’ultima proposta di accordo. Mentre scriviamo non è ancora chiaro chi è rimasto ucciso nell’attacco, mentre Hamas ha fatto sapere che la leadership riunita a Doha è sopravvissuta. Lo ha riferito un’alta fonte del gruppo militante palestinese ad Al Jazeera. I media palestinesi hanno minimizzato affermando che due persone sono state uccise nell’attacco israeliano a Doha, ma non i principali leader di Hamas. Secondo i loro resoconti, le vittime sarebbero Himam al-Hayya, figlio del leader di Hamas a Gaza Khalil al-Hayya, e Jihad Labad, direttore dell’ufficio dello stesso al-Hayya. Il Qatar ha annunciato la morte anhce di un suo agente di sicurezza. Il ministro della Difesa, Israel Katz, aveva precedentemente avvertito i leader di Hamas all’estero che sarebbero stati «annientati» se il gruppo non avesse deposto le armi. I leader politici di Hamas hanno un ufficio e delle residenze a Doha. Un video verificato da Storyful mostra il fumo che si alza dalla capitale del Qatar durante una serie di esplosioni. Un alto funzionario della Casa Bianca ha confermato in una conversazione con Channel 12 che «l’amministrazione Trump è stata informata da Israele poco prima dell’attacco contro alti funzionari di Hamas in Qatar». Tuttavia, la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha più tardi dichiarato che «colpire unilateralmente all’interno del Qatar, uno Stato sovrano e stretto alleato degli Stati Uniti, che sta collaborando attivamente e assumendosi rischi considerevoli insieme a noi per favorire la mediazione di pace, non contribuisce agli interessi né di Israele né dell’America». Leavitt ha inoltre confermato che l’Amministrazione Trump era stata informata dell’operazione su Doha «mentre Israele stava conducendo un attacco contro Hamas». Il Qatar ha negato di essere stata preallertata dagli Stati Uniti. L’Arabia Saudita «condanna e denuncia con la massima fermezza la brutale aggressione israeliana e la flagrante violazione della sovranità dello Stato fratello del Qatar», ha affermato il ministero degli Esteri in una nota. Per il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, si tratta di «una flagrante violazione» della sovranità del Qatar. Parole di condanna sono arrivate anche da Egitto e Giordania.«In questi minuti ci sono notizie veramente gravi, l’attacco di Israele contro alcuni leader di Hamas in Qatar. Tutta la situazione è molto grave, non sappiamo dove vanno le cose, dobbiamo pregare», ha affermato papa Leone XIV all’uscita di Villa Barberini a Castel Gandolfo. Il Qatar ha definito «codardo» l’attacco contro la sede di Hamas a Doha: «È una flagrante violazione di ogni diritto internazionale», si legge nel comunicato governativo diffuso dalla tv Al Jazeera. Secondo la fonte, il governo qatarino ha aperto un’inchiesta «gestita dai più alti livelli» istituzionali del Paese. «Esprimo a nome mio personale e del governo italiano sincera vicinanza all’Emiro Tamim bin Hamad Al Thani e al Qatar», ha scritto Giorgia Meloni sui suoi profili social, «ribadendo il sostegno italiano a tutti gli sforzi per porre fine alla guerra a Gaza. L’Italia rimane contraria a ogni forma di escalation che possa comportare un ulteriore aggravamento della crisi in Medio Oriente». «Noi sosteniamo la proposta americana, e ogni azione che provoca un’escalation rischia di allontanare la possibilità del cessate il fuoco», ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Anche la Francia ha condannato con forza l’operato israeliano.
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