Le previsioni degli analisti indicano che nell’anno appena iniziato saranno interessanti società collegate al settore viaggi. Nel campo farmaceutico, Biontech punta sull’oncologia e volano le cure anti obesità.
Le previsioni degli analisti indicano che nell’anno appena iniziato saranno interessanti società collegate al settore viaggi. Nel campo farmaceutico, Biontech punta sull’oncologia e volano le cure anti obesità.Il 2024 è arrivato e fioccano da settimane le previsioni sull’anno che verrà e sulle azioni che potranno essere quelle «buone». Una premessa è indispensabile: la maggior parte delle previsioni delle case di investimento ha ampi margini di errore. «Uno studio di Soldiexpert scf ha confrontato dal 1999 al 2022 le previsioni per i 12 mesi successivi come valore medio che scaturiva dai pronostici dei report dei più importanti casi d’investimento (Goldman Sachs, Jp Morgan, Morgan Stanley, Blackrock, Ubs, Deutsche bank, Bnp paribas e così via…) con cosa è effettivamente accaduto all’indice S&P 500 (il più rappresentativo indice azionario mondiale) nella realtà», spiega Salvatore Gaziano, direttore investimenti della società di consulenza indipendente, «Solo in quattro anni su 22 c’è stata una certa significativa correlazione ma in tutti gli altri il mercato si è comportato in modo molto differente, molto meglio o molto peggio delle previsioni».L’obiettivo medio dei report sulle previsioni 2024 prevede un guadagno del 3,5% nell’S&P 500 (il mercato azionario motore dell’azionario mondiale), secondo i dati raccolti da Bloomberg. Nella selezione realizzata da Soldiexpert compaiono alcune azioni del settore tech come Alphabet (ovvero Google) e Broadcom. E se si vuole puntare sui «ritardatari» c’è la cinese Alibaba group (quotata anche a New York) secondo il sito Barron’s (la Bibbia di Wall Street) che, dopo aver perso il 18% nel 2023, viene scambiata a otto volte gli utili con il prezzo delle azioni in cui si trovava dopo l’offerta pubblica iniziale del 2014, nonostante un aumento di dieci volte dei ricavi e un aumento di cinque volte degli utili.Le materie prime non hanno brillato nel 2023 come invece avevano fatto nel 2022 e nella lista ci sono il petrolifero Chevron e Barrick gold che è uno dei più noti «minatori d’oro» a livello mondiale. Il settore farmaceutico è stato una delle grandi delusioni del 2022 e fra le scommesse rischiose, secondo diversi analisti, c’è Biontech che aveva fatto numeri incredibili con il Covid-19 grazie ai vaccini a base di mRna e poi è scesa. A differenza di altre aziende biotech che bruciano denaro Bionntech dovrebbe restare comunque redditizia, ha una forte liquidità in cassa e le speranze sono incentrate soprattutto sull’oncologia. La mania delle diete (e di farmaci anti obesità blockbuster di vendite come quelli di Eli Lilly e Novo nordisk) ha messo in ombra società «old economy» come Pepsico. Il settore bancario è stato anche protagonista in questi anni nel bene e nel male e la svizzera Ubs sta «digerendo» molto bene l’ex concorrente Credit Suisse che ha rilevato in primavera con condizioni estremamente favorevoli secondo gli analisti del settore. Le vendite di aerei di Boeing, poi, continuano a volare grazie al boom del turismo a livello globale e al rinnovo delle flotte. Vinci, poi, è leader mondiale nelle concessioni autostradali, nell’energia e nell’edilizia, presente in più di 120 Paesi e in Francia è un peso massimo. È il principale operatore aeroportuale privato a livello mondiale.
Ansa
La saldatura tra Ppe, Ecr e Patrioti consente di rivedere le regole sulla due diligence che avrebbero affossato la nostra industria. Socialisti e Verdi, in fibrillazione per la nuova «maggioranza», attaccano il voto segreto.
La maggioranza Ursula si spacca sulla due diligence e per la prima volta si rompe il «cordone sanitario» a Bruxelles. Il Parlamento europeo ha approvato con 382 voti a favore, 249 contrari e 13 astenuti il compromesso promosso dal Ppe sulla semplificazione delle direttive sugli obblighi di due diligence e reportistica ambientale per le aziende. Il testo è stato approvato con una maggioranza composta dal Ppe insieme con l’Ecr e i gruppi delle destre Patrioti per l’Europa e Europa delle Nazioni sovrane. La maggioranza Ursula composta da Ppe, Socialisti, Liberali e Verdi si sgretola sul muro delle follie green. Quella rivista è considerata una delle leggi più controverse del von der Leyen I. Il testo nella versione originale impone alle imprese di verificare l’intera catena di fornitura per prevenire violazioni dei diritti umani e ambientali.
Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa podcast del 14 novembre con Carlo Cambi
La Germania lancia il piano per reclutare mezzo milione di ragazzini, tra combattenti e riservisti: dal 2026, questionari obbligatori e visite militari ai diciottenni. Se scarseggeranno volontari, i coscritti verranno estratti. Per adesso, esentati donne e «non binari».
Dal divano alla trincea. Dai giovani che salvano il Paese restando sul divano durante il lockdown, ai diciottenni che devono mobilitarsi per la futura guerra contro la Russia. Nell’Europa di oggi, la storia si ribalta con disinvoltura. E così, archiviato lo spot del 2020, in cui lodava gli eroi della pandemia per essere stati «pigri come procioni», la Germania ha cambiato parola d’ordine. Prima era: «Restate a casa». Adesso è diventata: «Arruolatevi».
Il piano teutonico per rimpinguare le file dell’esercito con la coscrizione, concordato dai partiti di maggioranza e presentato ieri in conferenza stampa a Berlino, non è privo di aspetti grotteschi. A cominciare dal regime di esenzioni: il questionario che, dal 2026, il governo spedirà a chi compie la maggiore età, per determinarne l’abilità alla leva, dovrà essere obbligatoriamente compilato dai maschi, ma potrà essere ignorato dalle femmine e dai «non binari». Il confine tra l’inclusività e la gaffe è labile: il guanto di velluto arcobaleno l’avrà preteso la sinistra? Oppure la Bundeswehr non intende ingaggiare trans e individui dall’identità di genere ambigua?
Ll’ex ministro dell’Energia Svitlana Grynchuk (Ansa)
Scoperta una maxi rete di corruzione. L’entourage presidenziale: «Colpa di Mosca». Da Bruxelles arrivano ancora 6 miliardi, ma crescono i dubbi sull’uso degli asset russi.
Quando gli investigatori dell’Ufficio nazionale anticorruzione (Nabu) hanno aperto il fascicolo dell’operazione «Mida» di sicuro non si immaginavano di imbattersi in una struttura capace di gestire come un feudo privato uno dei settori più sensibili dell’Ucraina: il sistema elettrico nazionale. Quindici mesi di intercettazioni telefoniche e ambientali, sopralluoghi e documentazione sequestrata hanno rivelato un apparato clandestino che drenava denaro dagli appalti di Energoatom, la società pubblica che controlla tutte le centrali nucleari del Paese. Una rete che, secondo gli inquirenti, sottraeva percentuali fisse dagli appalti (tra il 10 e il 15%) trasformando ogni contratto in una fonte di arricchimento illecito mentre la popolazione affrontava - e lo fa anche oggi- blackout continui e missili russi diretti sulle infrastrutture.





