2023-06-20
Iniziato il vero processo per il Covid
L’ex premier David Cameron deve rispondere dell’austerità a causa della quale il Paese non ha retto all’emergenza. Da noi, invece, gli errori di Conte & C. sono già stati archiviati. E della commissione d’inchiesta non c’è traccia.Mentre in Italia premiano Anthony Fauci con una laurea ad honorem, in Gran Bretagna non esitano a mettere sotto torchio colui che prima della pandemia ha gestito il budget sanitario inglese. Jeremy Hunt, attuale cancelliere dello scacchiere nel governo di sua Maestà, questa settimana è chiamato a rispondere del suo operato come segretario alla salute di fronte alla commissione d’indagine guidata dalla baronessa Heather Hallett. Nel luglio dello scorso anno la signora, che è un giudice in pensione della Corte d’Appello, si è insediata ai vertici dell’ente preposto a giudicare la gestione dell’epidemia di Covid e, a quanto sembra, non ha alcuna intenzione di fare sconti alla classe politica su ciò che è accaduto nel 2020 e nel 2021. Altro che premi e lauree honoris causa, nel Regno unito si va dritti al sodo. Per appurare le responsabilità di chi doveva mettere in atto misure di contenimento del virus e non lo ha fatto, Hunt sarà messo sulla graticola e dovrà spiegare le ragioni di scelte che risalgono al periodo che va dal 2012 al 2018. In particolare, pare che il capo dell’inchiesta abbia intenzione di capire perché colui che era equiparabile al nostro ministro della Salute abbia rifiutato le raccomandazioni degli esperti di virus, i quali chiedevano maggiori stanziamenti per dotare il Paese di dispositivi di protezione individuale, vale a dire mascherine, visiere, camici. Pare di capire che se il sistema sanitario inglese si fosse dotato del necessario, l’impatto del virus sarebbe stato molto diverso, sia in termini di vite umane che di ricadute sull’economia nazionale. Insomma, alla sbarra sfilano i responsabili di scelte che alla Gran Bretagna sono costate care. Il ministro della Salute, oggi Cancelliere dello scacchiere (cioè, responsabile del Bilancio e delle Finanze), l’ex primo ministro David Cameron, l’allora numero uno dell’economia George Osborne, l’attuale vicepremier Oliver Dowden, che tra il 2019 e il 2020 era a capo dell’ufficio di Gabinetto, equivalente al nostro sottosegretariato alla presidenza del Consiglio. Tutti chiamati a giustificare la loro decisione di tagliare la spesa pubblica a scapito dei fondi per l’assistenza sanitaria. La scorsa settimana, uno dei principali epidemiologi inglesi, sir Michael Marmot, ha puntato il dito contro gli anni dell’austerità, sostenendo che «hanno influenzato la capacità del Regno Unito di far fronte alla pandemia». In altre parole, se la Gran Bretagna nel 2020 non ha saputo che fare di fronte al Covid, salvo chiudere in casa i propri sudditi, è perché nessuno aveva ascoltato gli esperti preparandosi a una pandemia, nonostante lo stesso Cameron nel 2015 avesse messo in guardia i Paesi del G7 dai rischi della diffusione di una malattia virulenta che avrebbe potuto diffondersi a colpi di tosse.Se mi sono dilungato nel descrivere ciò che sta accadendo a Londra e dintorni, non è solo perché l’inchiesta potrebbe avere ripercussioni anche sul governo guidato da Rishi Sunak (del resto, con Boris Johnson si è visto che gli inglesi non scherzano: possono sopportare le bizzarie, però non sono disposti a tollerare di essere presi per i fondelli), ma anche per fare il confronto con quello che accade in casa nostra. Giuseppe Conte e compagni sono stati assolti prima ancora che si istruisse un processo sulla gestione della pandemia. Ma a prescindere dalle indagini delle Procure, da noi manca un faro acceso su tutti gli errori e le mancanze che hanno accompagnato decine di migliaia di italiani al cimitero, e tra di loro tantissimi medici e infermieri. Infatti, come si può rimanere inerti, senza poter far domande, di fronte alle rivelazioni contenute nelle deposizioni, ma anche nelle trascrizioni delle chat allegate nel fascicolo della Procura di Bergamo? Abbiamo letto testimonianze in cui i vertici della Sanità nemmeno sapevano di dover predisporre un nuovo piano pandemico e, una volta diffusosi il virus, non si sono preoccupati di applicare le disposizioni di quello vecchio. Il direttore dell’Istituto superiore ha candidamente ammesso di non sapere che fosse compito suo. E pensate che nessuno si preoccupò di dotarsi dei dispositivi di protezione individuali nemmeno una volta lanciato l’allarme sulla diffusione del Covid, con il risultato che gli operatori sanitari sono stati lasciati senza istruzioni e senza difese. Sì, mentre in Gran Bretagna ministri e funzionari sono messi sotto torchio non soltanto affinché si riconoscano le responsabilità dei singoli, ma anche per evitare che in futuro si ripeta un altro disastro, da noi si fa finta di niente, quasi che ci si dovesse lasciare il passato alle spalle. Provate a immaginare che cosa accadrebbe se davanti a una commissione d’inchiesta sfilassero i ministri che hanno tagliato la spesa sanitaria. Ve lo dico io: ministri e presidenti del Consiglio, in gran parte di sinistra, dovrebbero andare a nascondersi. Ecco perché preferiscono premiare Fauci e affossare le indagini.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.