2021-07-16
Ecco chi sostiene l'indottrinamento scolastico negli Usa
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Dai sindacati (legati al Partito democratico) a potenti associazioni di finanziatori (anch'esse legate ai dem): ecco chi c'è dietro la battaglia a favore dell'indottrinamento progressista nelle scuole americane.Non è un mistero che, ormai da tempo, stia penetrando nelle istituzioni scolastiche americane la cosiddetta "Critical Race Theory" (Crt): sotto questo nome vanno una serie di teorie sociologiche, volte a sostenere che negli Stati Uniti vigerebbe un razzismo sistemico e istituzionalizzato. Alla luce di queste premesse, ogni fenomeno sociale viene quindi fondamentalmente letto secondo le categorie dell'oppressione delle minoranze etniche da parte dei bianchi. Si tratta di teorie controverse che si stanno in particolare inserendo nei curricula di insegnamento: il che riguarda l'istruzione primaria e secondaria, l'università e addirittura l'accademia di West Point (come confermato in una recente audizione al Congresso del capo di Stato maggiore, Mark Milley). Ora, a scendere in campo a favore di queste pratiche è stato soprattutto il principale sindacato degli insegnanti, la National Education Association (Nea).In particolare, questa organizzazione ha recentemente tenuto il suo congresso annuale, in cui ha approvato un piano che si propone di"fornire uno studio approfondito, che critica l'impero, la supremazia bianca, l'anti-Blackness, l'anti-Indigeneity, il razzismo, il patriarcato, il cis-eteropatriarcato, il capitalismo, l'abilismo, l'antropocentrismo e altre forme di potere e oppressione alle intersezioni della nostra società".Non solo: il documento sostiene anche la necessità di fare attività di "opposition research" verso gruppi e organizzazioni che si oppongono all'indottrinamento Crt nelle scuole. Il documento prescrive inoltre di "unirsi a Black Lives Matter at School […] per convocare una manifestazione il 14 ottobre di quest'anno, il compleanno di George Floyd, come giornata nazionale di azione per insegnare lezioni sul razzismo strutturale e l'oppressione". Non solo: la Nea ha anche dichiarato guerra a organizzazioni, iniziative e partiti che si oppongono all'insegnamento della Crt nelle scuole. Ha in tal senso stabilito che verranno effettuate "ricerche sulle organizzazioni che attaccano gli educatori che svolgono attività antirazziste e/o utilizzerà la ricerca già svolta e metterà insieme un elenco di risorse e raccomandazioni per gli affiliati statali, i locali e i singoli educatori da utilizzare quando vengono attaccati". Vale a questo proposito ricordare che, pur dichiarandosi apartitica, la Nea sia da anni collocata su posizioni apertamente progressiste. Inoltre, nel ciclo elettorale del 2020, questo sindacato ha donato – secondo il Center for responsive politics –260.000 dollari alla campagna di Joe Biden e circa 3 milioni di dollari complessivi al Partito democratico. Quello stesso Biden che, guarda caso, ha definito la Nea – recentemente – "una delle organizzazioni indispensabili d'America" e che, appena entrato in carica a gennaio, ha smantellato la "Commissione 1776": un ente creato da Donald Trump a settembre scorso che puntava ad arginare l'indottrinamento progressista nelle scuole. E attenzione: perché posizioni simili a quelle della Nea sono portate avanti anche dal secondo maggiore sindacato degli insegnanti d'America, l'American Federation of Teachers (Aft): anch'esso – guarda caso – grande finanziatore dei dem nel 2020, con oltre 3 milioni di dollari complessivi. Non è quindi casuale che, insieme alla Nea, l'Aft, abbia criticato con un comunicato stampa i recenti provvedimenti approvati dal governatore repubblicano della Florida, Ron DeSantis, volti a vietare l'insegnamento della Crt nelle scuole. Vale anche forse la pena sottolineare che questi due potenti sindacati intrattengano significativi legami con alcune realtà interessanti. L'attuale direttrice esecutiva della Nea, per esempio, è Kim A. Anderson, ex vice presidente esecutivo di Democracy Alliance: si tratta di un rilevante gruppo di finanziatori democratici, di cui –secondo quanto riportato da Politico nel novembre 2018– fanno parte miliardari come George Soros e l'ex candidato alle primarie dem, Tom Steyer. Inoltre, sotto questo aspetto, va rilevato che - come riportato da The Guardian non molto tempo fa - l'American Civil Liberties Union si sia schierata nettamente contro quegli Stati repubblicani che hanno approvato norme avverse alla Crt: quella stessa American Civil Liberties Union che intrattiene storici legami con Soros (nel 2014, ottenne per esempio un finanziamento di 50 milioni di dollari dalla Open Society Foundation). Dall'altra parte, l'attuale presidente dell'Aft è Randi Weingarten: ex membro della Commissiona nazionale democratica, da superdelegata votò per Hillary Clinton alle primarie del 2008. È stata inoltre considerata un papabile ministro dell'Istruzione nell'amministrazione Biden. Insomma, più che da "verità e giustizia", nella loro battaglia a favore della Crt i sindacati sembrano mossi da considerazioni e interessi smaccatamente politici.
Manifestazione a Roma di Ultima Generazione (Ansa)