2023-06-22
La Serie A mette in vendita tutti i gioielli
Adrien Rabiot e Sandro Tonali (Ansa)
Nell’anno delle tre finali europee i club italiani sembrano un bazar: il Napoli ha già piazzato Kim Min-jae e valuta offerte per Victor Osimhen, il Milan verso l’intesa col Newcastle su Sandro Tonali e l’Inter non è certa di tenersi Nicolò Barella. Così il nostro calcio si inchioda alla mediocrità. Mentre i colleghi vanno in vacanza a Dubai o Formentera, lui va a militare. Kim Min-jae, il muro del Napoli scudettato, è in caserma con la divisa dell’esercito della Corea del Sud per il servizio di leva più corto della storia: invece che di 21 mesi, sarà di 21 giorni per meriti sportivi. Poi via verso il Manchester United in cambio dei 60 milioni della clausola rescissoria. A parte la singolare tipologia di villeggiatura, una caratteristica lo accomuna a tutti gli altri top player (o pseudo tali) del campionato italiano: ha il cartellino del prezzo sui calzoni. Lui su quelli militari, Dusan Vlahovic, Nicolò Barella, Marcelo Brozovic, Federico Chiesa, Sandro Tonali e Victor Osimhen sui bermuda intonati all’acquaplano. Venghino signori, il gran bazar italiano è più aperto che mai. È solo questione di palanche.È singolare come la filosofia istituzionale del «fuoriclasse incedibile», dei «tifosi da salvaguardare», della «competitività da garantire» che debordava una settimana fa dalle interviste di fine stagione dei manager delle grandi squadre abbia velocemente lasciato il posto alla logica stringente degli O Bei O Bei. Un cambio di modulo in corsa che neanche Pep Guardiola saprebbe organizzare. Così la melassa sui valori di un calcio risorto e capace di raggiungere tre finali nella stagione della riscossa diventa acida, si deposita sul fondo, si trasforma in trattativa permanente come quella sugli optional dell’ultima Toyota plug-in. Per rimanere al Napoli col tricolore al petto, venduto Kim è pronto a partire il centravanti atomico tornato in Nigeria per un tot di giorni di riposo. Aurelio De Laurentiis ripete all’infinito: «Osimhen resta, è fuori discussione». Ma ha già stabilito il prezzo: 120 milioni. E nella tribù degli agenti si sa che per 100 «può venire via», destinazione Chelsea (che ne ha appena incassati 76 dall’Arsenal per Kai Havertz) o Paris Saint Germain, il ghetto per ricchi più esclusivo d’Europa. Non per niente Luciano Spalletti è scappato a gambe levate. Scendendo un gradino alla volta dall’ultima classifica di Serie A, ecco la Lazio di Claudio Lotito, solitamente incline a spararle grosse. Quattro anni fa chiedeva 100 milioni per Sergej Milinkovic-Savic, oggi farebbe carte false per cederlo a 40. Mai capito perché il presidente che si è visto invecchiare in tinello il suo miglior giocatore passi ancora per un giaguaro del mercato. Finite le scaramucce di giugno, chi si presenterà a Formello con 35 milioni di euro (Juventus in pole position) ha ottime possibilità di portarsi a casa il discontinuo ma ancora fortissimo centrocampista serbo. Quanto all’Inter, finalista di Champions con l’impegno di «non cedere nessuno perché sono entrati 130 milioni dal quasi trionfale cammino», ha già salutato Marcelo Brozovic. Per 25 milioni va in Arabia Saudita, o forse al Barcellona. Di sicuro non rimane in nerazzurro perché quei soldi (in un mercato che si finanzia con le cessioni) servono per sbloccare l’ingaggio di Davide Frattesi dal Sassuolo. Tre marginali valutazioni in più: Brozo va per i 32 anni (l’altro ne ha 9 di meno), in cabina di regia andrà Hakan Calhanoglu e il comportamento del croato durante il lungo infortunio non è piaciuto a Beppe Marotta. Dopo l’uscita di scena di Edin Dzeko e il molto probabile ritorno di Romelu Lukaku a Londra (per restare a Milano dovrebbe convincere il Chelsea a prestarlo quasi gratis e tagliarsi un’altra fetta di stipendio), all’Inter si apre il capitolo attaccanti: in questo momento sono a servizio solo Lautaro Martinez (occhio al Real Madrid) e la ballerina di flamenco Joaquin Correa. Il reparto è ampiamente deficitario e per reperire fondi ecco sullo scaffale delle vendite anche André Onana. Non per niente è stato bloccato Guglielmo Vicario dell’Empoli. L’originale portiere in giallo viene valutato 50 milioni (giudizio inside «è fortissimo con i piedi e ha un istinto super ma non avrà mai i fondamentali») ma finora non si è presentato nessuno. Di conseguenza anche sul costume da bagno di Barella è comparso il cartellino del prezzo. L’Inter non pensa di cederlo, ma se arrivassero 90 milioni dalla Premier (Manchester United, Arsenal) o dal Bayern Monaco, Steven Zhang di sicuro non li rifiuterebbe.Venghino signori. Poiché l’era dei Paperoni (Berlusconi, Moratti, Agnelli quello vero) è preistoria, qui più che «salvaguardare i tifosi» bisogna salvaguardare i portafogli dei padroni. La pensa così anche Gerry Cardinale sull’altra sponda del Naviglio, con un problemino in più: ha meno big da offrire alla fiera dell’Ovest. Blindato Mike Maignan, uno su tutti è il guerriero Tonali. Lo ha messo nel mirino il Newcastle sventolando 60 milioni sotto il naso del proprietario rossonero; se ne aggiunge una decina il premio è suo. Per ora in vetrina non c’è la figurina di Theo Hernandez, ma il Manchester United lo punta come un setter e nessuno fino al 31 agosto può dare garanzie di conferma a Milanello.Dopo i diktat di John Elkann e la cura dimagrante imposta dall’Uefa, neppure la Juventus appartiene più al pianeta dei billionari. Così accade qualcosa di inedito: «Vlahovic resta», spiegano alla Continassa ma il Bayern lo tratta senza ritegno. Lo stesso Chiesa per 80 milioni verrebbe impacchettato nottetempo senza rimpianti. Il Gran Bazar è aperto, la sensazione è che si salveranno in pochi e che i «poveri ma belli» delle tre finali europee rischiano di rimanere solo poveri. Nessun piagnisteo, business is business. Simone Inzaghi, Stefano Pioli, Max Allegri, Rudy Garcia metteranno insieme comunque squadre di valore. Pronte ad essere smantellate, come castelli di sabbia dal solito bimbominkia, fra 12 mesi.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.