2023-05-17
In arrivo il fondo per il Made in Italy
Obiettivo: sostenere le imprese tricolori strategiche. Lo Stato coinvolgerà pure casse dei professionisti e assicurazioni. Legge in Consiglio dei ministri la prossima settimana.Il ministro per le Imprese Adolfo Urso porterà sul tavolo del prossimo consiglio dei ministri una apposita legge quadro per dare vita al fondo sovrano del Made in Italy. Inizialmente la riunione del cdm era stata fissata per domani ma la premier Giorgia Meloni (in trasferta in Islanda, poi volerà direttamente in Giappone per il G7 di Hiroshima) avrebbe preferito posticiparla alla prossima settimana per poter essere presente. Il provvedimento al vaglio dei ministri dovrebbe contenere anche un primo passaggio normativo per arrivare all’istituzione dei cosiddetti licei del Made in Italy legati ai principali distretti, mentre ulteriori misure, nel disegno di legge, mirano a semplificare e sburocratizzare al fine di promuovere l’utilizzo di prodotti italiani in filiere come quelle del legno arredo, del tessile, dell’oreficeria e della nautica.Per quanto riguarda la costruzione del fondo sovrano per il sostegno alle filiere strategiche italiane, il governo intende coinvolgere casse di previdenza e assicurazioni. In un primo tempo potrebbe essere mobilitato circa 1 miliardo, coinvolgendo Cassa Depositi e Prestiti e le casse previdenziali dei professionisti. Una delle attività del nuovo veicolo consisterà nel sostenere le imprese nell’approvvigionamento delle materie prime. Per questo il suo varo dovrebbe andare in parallelo con un piano nazionale sulla microelettronica e la digitalizzazione del Paese che sarà lanciato il mese prossimo.L’obiettivo è quello di supportare la crescita e il consolidamento delle filiere strategiche nazionali, anche con riferimento alla fase dell’approvvigionamento di materie prime ed energia. Il Mef sarebbe dunque autorizzato ad investire, «a condizioni di mercato, nel capitale di imprese nazionali ad alto potenziale o di imprese nazionali che, in ragione della rilevanza sistemica già raggiunta, possano generare importanti esternalità positive per il Paese e ridurre i costi di coordinamento tra gli attori delle filiere coinvolte», si legge in una bozza del provvedimento. L’investimento potrà avvenire attraverso veicoli societari o fondi di investimento partecipati dalla Cdp oppure con strumenti di compartecipazione. Il profilo normativo sembra in sostanza rinviare ai veicoli di investimento di Cdp Equity nel venture capital e nel private equity. La norma in bozza prevede anche che ai veicoli di investimento possano partecipare investitori diversi dalle persone fisiche (come i fondi pensione e le assicurazioni) e le cosiddette Casse dei professionisti. Le modalità e le condizioni di investimento saranno comunque definite con decreto del ministro dell’Economia e delle finanze, di concerto con il ministro delle Imprese e del made in Italy, nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato. Per questo si starebbe, inoltre, valutando se inserire nel testo una clausola che preveda espressamente l’ingresso del Mef nel capitale dei veicoli societari solo con quote di minoranza e quindi non di controllo. In futuro potrebbe nascere un fondo sovrano europeo per le filiere critiche della politica industriale ma intanto i singoli Stati iniziano a puntare su progetti nazionali. Il progetto del ministero di Urso, infatti, arriva a pochi giorni dall’annuncio del governo francese che lancerà un fondo in partnership con il fondo d’investimento privato InfraVia Capital Partners, un programma da quasi 2 miliardi di euro di cui 500 milioni di fondi statali. Un altro fronte al centro dell’attività del Mimit è la lotta alla speculazione. Urso ha dato mandato al Garante dei prezzi di convocare il tavolo allerta rapida per i prodotti per l’infanzia, dopo quello per la pasta della scorsa settimana. Per questi articoli la manovra ha previsto una riduzione dell’Iva che non ha portato i benefici attesi per i consumatori. La discesa dei prezzi c’è stata, secondo il Mimit, ma è pari solo al 50% di quella prevista.
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