2020-10-16
Il vescovo pro gay per il dopo Becciu
Papa Bergoglio e Marcello Semeraro (Ansa)
Monsignor Marcello Semeraro è il nuovo prefetto della Congregazione delle cause dei santi nominato dal Papa. Ha firmato la prefazione al libro su omosessualità e morale cristiana.Dopo il noto defenestramento del cardinale Angelo Becciu era rimasto vacante in curia il posto di prefetto della Congregazione delle cause dei santi, ieri il Papa ha nominato in questo ruolo il vescovo Marcello Semeraro, 72 anni, pastore della diocesi di Albano, segretario del Consiglio di cardinali (il cosiddetto C6) che aiuta Francesco nel governo della chiesa universale e impegnato a studiare un progetto di revisione della Costituzione apostolica Pastor Bonus sulla Curia Romana.Semeraro è un uomo vicinissimo al Papa, già impegnato a sostenere l'agenda del pontefice durante il doppio sinodo sulla famiglia del 2014 e 2015, nonché in quello straordinario per l'Amazzonia. Nel sinodo burrascoso sulla famiglia Semeraro è stato tra gli incaricati del Papa nella commissione per l'elaborazione della relazione finale dell'assemblea che poi ha condotto all'esortazione apostolica Amoris laetitia.Contestualmente alla nomina di Semeraro, il Papa ha anche indicato un nuovo membro del C6 nella persona del cardinale Fridolin Ambongo Besungu, arcivescovo di Kinshasa (Repubblica democratica del Congo) e poi è stato nominato segretario al posto di Semeraro monsignor Marco Mellino, vescovo titolare di Cresima, e finora segretario aggiunto dello stesso C6. Confermati gli altri membri di questo Consiglio, tra cui anche il cardinale Óscar Rodríguez Maradiaga, arcivescovo di Tegucigalpa (Honduras), nel cruciale ruolo di coordinatore.Le posizioni di Semeraro per una conversione pastorale vicina a quella di Francesco sono note, specialmente per quanto riguarda l'accoglienza della persone omosessuali, infatti, proprio in questi giorni con un'intervista al quotidiano dei vescovi Avvenire Semeraro è stato interpellato per la prefazione che ha scritto al nuovo libro del teologo Aristide Fumagalli. Il titolo del libro, L'amore possibile. Persone omosessuali e morale cristiana (ed. Cittadella di Assisi), dice quale conversione pastorale possa essere auspicata dal neo prefetto della cause dei santi. Secondo Fumagalli, autore del libro, la condanna degli atti omosessuali, finora piuttosto chiara nel catechismo della chiesa cattolica, «non contempla la possibilità, sconosciuta sino all'epoca contemporanea, che gli atti omosessuali corrispondano alla natura della persona ed esprimano l'amore personale». E Semeraro dice ad Avvenire che «è molto importante l'impegno col quale in questo volume [si] cerca di capire in che misura i due pilastri della dottrina circa la sessualità e il matrimonio: la finalità procreativa e il rapporto sessuale entro la polarità maschile-femminile, sono applicabili alla condizione omosessuale».Il neo prefetto si dice preoccupato dell'accoglienza non discriminatoria delle persone con orientamento omosessuale all'interno della chiesa, ma non è ben chiaro come i due pilastri della dottrina possano essere «applicabili» a questa condizione. Comunque la sua postura teologica è per le posizioni «aperte», come scrisse commentando proprio il sinodo sulla famiglia che arrivò alla soluzione del cosiddetto «caso per caso» in merito all'accesso alla comunione per i divorziati risposati fino ad allora vincolata alla scelta dell'astinenza per coppie conviventi more uxorio. Questa clausola viene, scriveva Semeraro presentando i risultati del sinodo alla sua diocesi, «omessa dalla Relatio finalis del Sinodo. Secondo un procedimento proprio della riflessione teologica, questa scelta è una modalità per lasciare “aperto" un testo […]». Fedele alla linea di «aprire processi» piuttosto che «occupare spazi», secondo una nota indicazione di Francesco, Semeraro ha ora davanti a sé una molteplicità di processi da affrontare, quelli delle cause dei santi in quella che volgarmente viene definita appunto la fabbrica dei santi, cioè la congregazione dove la chiesa seleziona i suoi beati e santi, coloro che per grazia di Dio già godono la vita eterna e la visione beatifica.Ai santi allora l'ardua sentenza per verificare se la nuova nomina di papa Francesco è stata azzeccata, il vecchio prefetto alle cause dei santi, Angelo Becciu, purtroppo sembra doversi impegnare in processi di natura meno celestiale.