Seconda astensione mondiale per il clima: città paralizzate, traffico impazzito, caos. Tutto nel nome dell'attivista Greta Thunberg. Seconda giornata dello sciopero mondiale per il clima. In 119 Paesi gli studenti di #Fridaysforfuture sono scesi in piazza. Cortei, soliti slogan («Ci avete rotto i polmoni» e «Cambiamo il sistema non il clima» i più sentiti), evanescenti richieste per l'esecuzione di misure contro il cambiamento climatico, centri cittadini paralizzati, traffico impazzito, code e gas di scarico, aria irrespirabile, tutto nel nome dell'attivista Greta Thunberg, perfetto prodotto di marketing comunicazionale. Perché l'idea iniziale del bigiare ogni venerdì e manifestare per salvare il mondo dal CO2, lei davanti al Parlamento di Stoccolma, è stata lanciata da questa ragazzina svedese e si è diffusa in molte parti del mondo. In Italia, con le scuole chiuse anche oggi causa allestimento seggi e lunedì e martedì per lo spoglio del voto, la giornata di protesta ha dato l'avvio a un lungo ponte elettorale. E, alla fine della manifestazione, strade e piazze ridotte a immondezzai: cartacce, bottigliette e schifezze varie abbandonate che, unite alla congestione del traffico veicolare delle ore precedenti, tutto fanno fuorché essere utili all'ambiente.Ma ai gretini da parata e a chi li indottrina seguendo pedissequamente la linea del pensiero unico questo poco interessa. Se a Milano è stato il delirio da consueto giorno lavorativo con blocchi ovunque e interminabili code, a Napoli un gruppo di manifestanti ha fatto irruzione negli uffici Enel di via Depretis, occupando l'infopoint: un'azione rivendicata dai green block, che hanno spiegato di voler bloccare «in modo pacifico e solo simbolicamente» sedi di multinazionali che «sfruttano l'energia senza tutelare e preoccuparsi dei riflessi sul clima». Mentre da Roma Giacomo Cossu, coordinatore nazionale di Rete della conoscenza, avverte che «le scuole e le università e lo Stato devono subito dichiarare l'emergenza climatica, attuando le misure necessarie ad abbattere le emissioni nel più breve tempo possibile». Evidentemente il problema degli istituti che cadono a pezzi è secondario e non mette a rischio il futuro di questi ragazzi ostaggi di una visionaria ambientalista con tanto di benedizione vaticana: «I giovani sono diventati sempre più espliciti, come si rileva negli imponenti “scioperi per l'ambiente". La loro frustrazione e rabbia verso la nostra generazione è palese. Rischiamo di finire per derubarli del loro futuro», ha infatti scritto il cardinale Peter Turkson, prefetto del dicastero per lo Sviluppo umano integrale.
La Global Sumud Flotilla. Nel riquadro, la giornalista Francesca Del Vecchio (Ansa)
Censurata la cronista Francesca Del Vecchio: «Non volevo essere addomesticata».
Vladimir Putin e Donald Trump (Ansa)
L’Alleanza atlantica vara l’operazione «Sentinella» dopo l’invasione dei droni russi in Polonia. Rutte: «Episodio ancora sotto esame, noi pronti a difenderci».
Stefano Puzzer (Ansa)
- La Cassazione ha bocciato l’allontanamento dell’ex portuale, leader delle proteste a Trieste contro il green pass. Dopo due dosi di vaccino, si era rifiutato di fare la terza e lo scalo giuliano l’aveva lasciato a casa. Ora il nuovo Appello a Venezia.
- Il racconto: «Assisto altri dipendenti sospesi pagando le bollette o con i buoni spesa».