2019-03-17
L'eccellenza della cosmetica italiana vale 4,8 miliardi
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Oltre 30 le sessioni al convegno in programma all'interno del format CosmoTalks di Cosmoprof Worldwide, con la partecipazione di 200 speaker internazionali. Sono questi i numeri che fanno dell'evento di Bologna l'osservatorio dell'eccellenza dell'universo beauty, il luogo in cui le tendenze del futuro prendono forma, rimodellando le tradizioni e le scoperte del passato.Da New York a Londra e Parigi, la formula funziona e suscita l'interesse dei buyer. La Monte-Carlo porterà on stage proposte resort, cruise e capsule collection. Da Jakarta a Dubai passerella con 30 brand. Timore Brexit: il lusso rischia di perdere miliardi.Il tessuto è antibatterico, traspirante e aiuta la cicatrizzazione delle ferite.Lo speciale contiene tre articoliUn viaggio nel tempo all'interno dell'universo beauty, dalle scoperte del passato che hanno posto le basi per la nascita dell'industria cosmetica, alle tecnologie all'avanguardia utilizzate oggi dalle aziende leader del mercato per le formulazioni, i materiali e i processi di produzione più innovativi e, al contempo, sostenibili per l'ambiente: questo è Cosmoprof Worldwide Bologna 2019 ((fino al 18 marzo)., la manifestazione B2B per l'industria cosmetica leader a livello mondiale. «Cosmoprof Worldwide Bologna, fiore all'occhiello di Bologna Fiere, anche per il 2019 registra risultati in crescita – dichiara Gianpiero Calzolari, Presidente di BolognaFiere– Con 3.033 espositori da oltre 70 Paesi – e una crescita complessiva della manifestazione dell'8,2% - e più di 265.000 operatori professionali da 152 paesi, la manifestazione si conferma l'appuntamento chiave per l'intera industria cosmetica. Forte delle consolidate presenze nei 5 continenti (Europa, Asia, America, Sud America, India), dallo scorso ottobre, con l'acquisizione del gruppo tedesco Health and Beauty, il network Cosmoprof ha rivolto l'attenzione allo sviluppo in Europa. Sarà questo il nuovo terreno di crescita della nostra piattaforma». Oltre 30 le sessioni convegno in programma all'interno del format CosmoTalks, con la partecipazione di 200 speaker internazionali. Sono questi i numeri che fanno di Cosmoprof Worldwide Bologna l'osservatorio dell'eccellenza dell'universo beauty, il luogo in cui le tendenze del futuro prendono forma, rimodellando le tradizioni e le scoperte del passato. «L'industria cosmetica italiana è un'eccellenza sia per la qualità manifatturiera dei suoi prodotti sia per l'innovazione tecnologica che esprime. Grazie alla partnership storica con BolognaFiere Cosmoprof, in occasione dell'edizione 2019 dell'evento di riferimento per il nostro settore valorizzeremo il comparto, formato da aziende orientate al miglioramento continuo>, commenta Renato Ancorotti, presidente di Cosmetica Italia, «La solidità della nostra industria è testimoniata dai dati: nel 2018, anche a fronte di una contrazione del PIL, il fatturato globale del settore ha mantenuto un trend positivo (+2,1%) superando gli 11,2 miliardi di euro; all'estero i cosmetici made in Italy sono sempre più richiesti come segnalano le esportazioni in crescita del 3,6% con un valore di 4,8 miliardi di euro. Cosmoprof Worldwide Bologna permetterà di confermare, ancora una volta, la competitività del sistema italiano della cosmetica, richiedendone il giusto riconoscimento alle istituzioni». Al centro servizi, cuore pulsante del quartiere fieristico di Bologna, è stata allestita una mostra inedita dedicata alle innovazioni portate dal genio di Leonardo da Vinci in ambito cosmetico. L'installazione, dal titolo «Leonardo Genio e Bellezza», nasce dalla collaborazione tra Cosmoprof, Cosmetica Italia, associazione nazionale delle imprese cosmetiche, e Accademia del Profumo, in occasione della celebrazione dei 500 anni dalla scomparsa dell'artista. In mostra una selezione delle riproduzioni dei codici con gli studi di Leonardo da Vinci sulle tecniche di estrazione più avanzate, in uso ancora oggi nel settore delle fragranze, sulle piante e i fiori più indicati per la colorazione dei capelli, e sulle acconciature più originali consigliate alle dame rinascimentali e visibili in molti dipinti del maestro. <div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/il-successo-di-cosmoprof-worldwide-leccellenza-della-cosmetica-italiana-2631848387.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="le-fashion-week-si-fanno-spazio-tra-i-giganti" data-post-id="2631848387" data-published-at="1757948116" data-use-pagination="False"> Le fashion week si fanno spazio tra i giganti Non c'è dubbio che la formula delle week sia quella vincente. Ce n'è per tutti i gusti: libri, tecnologia, arte, mobile, musica. E non certo ultima quella della moda. Al punto che del sistema settimanale (anche se a volte non sono proprio sette giorni) se ne sono appropriate le più svariate città del mondo oltre a quelle canoniche come New York, Londra, Milano e Parigi, esattamente posizionate in ordine di calendario. Se a tenere occupati i giornali sulle ultime cronache modaiole è Tom Ford, mitico stilista che resuscitò Gucci, il più gettonato a capitanare la settimana della moda americana (sarà il board di Cfda - Council of fashion designers of America - il prossimo 19 marzo a deciderlo dopo 13 anni di presidenza di Diane von Furstenberg), si guarda con interesse anche a quelle fashion week che si stanno facendo strada tra i giganti. Parliamo di Montecarlo, che dal 15 al 19 maggio ospiterà la Monte-Carlo Fashion Week, l'evento ufficiale della moda del Principato di Monaco. La settima edizione della rassegna, nata nel 2013 e organizzata dalla Chambre Monégasque de la Mode, porterà on stage le proposte resort, le cruise e le capsule collection della primavera-estate 2020, attraverso un carnet di eventi, show di brand iconici ed emergenti in programma all'Espace Fontvieille, alle fashion conference e agli happening social, come la Fashion awards ceremony del 17 maggio. Ospite d'onore della manifestazione sarà Alberta Ferretti, che sabato 18 maggio svelerà la collezione Resort 2020 con una sfilata al Musée Océanographique de Monaco. Per l'occasione la designer riceverà anche il made in Italy fashion award. L'edizione 2019 della fashion week del Principato coincide anche con un altro traguardo: il decimo anniversario della Chambre Monégasque de la mode. Fondata nell'aprile 2009 da Federica Nardoni Spinetta, ha una duplice finalità: rappresentare e diffondere i valori della moda locale, promuovendo a livello internazionale la creatività made in Monaco anche grazie a brand emergenti, e dall'altro proiettare il Principato nei contesti chiave della moda worldwide. Durante l'ultimo appuntamento del 2018, la Monte-Carlo fashion week ha visto sfilare oltre 40 brand internazionali e monegaschi provenienti da 16 Paesi. Primario anche l'impegno in ottica charity, con il supporto offerto negli ultimi tre anni alla Princess Charlene of Monaco Foundation, che come obiettivi ha salvare vite mettendo fine alle morti per annegamento, sensibilizzando l'opinione pubblica sui pericoli dell'acqua e insegnando ai bambini le misure preventive e a nuotare. Sotto l'alto patrocinio della principessa Charlene di Monaco, la Monte-Carlo fashion week, anno dopo anno, acquisisce prestigio, anche grazie all'adesione al calendario internazionale delle fashion week. La kermesse è sempre più attesa da buyer e addetti ai lavori worldwide, vista la partecipazione di nomi di spicco dell'arena fashion e delle celebrities che frequentano il principato. Certo, prima di Monte-Carlo sono parecchi gli appuntamenti delle fashion week. Los Angeles, Tokyo Seoul, Shanghai. Ma anche la Modest fashion week partita da Jakarta per passare a Londra, Istanbul e ora Dubai. Sulla piattaforma dell'evento, giunto alla quinta edizione grazie a Franka Soeria e Ozlem Sahin, per il 2019 sono stati selezionati più di 30 brand provenienti da Paesi come gli Emirati Arabi, Australia, Singapore, Stati Uniti, Canada, India, Russia, Giordania, Maldive, Paesi Bassi, Indonesia, Kuwait, Turchia, Azerbaijan, Malesia e Estonia. A fine marzo è prevista a Milano la terza edizione dell'International roundtable on sustainability by Cnmi, con il supporto della Camera della moda e con la partecipazione di Borsa italiana come institutional partner e di Brandart come official partner. Il convegno, che si aprirà con il discorso del presidente di Cnmi, Carlo Capasa, vedrà il contributo tra gli altri di Kerry Kennedy, presidente della Foundation Robert F. Kennedy Human Rights; Raffaele Jerusalmi, ceo di Borsa Italiana; Arthur Huang, architetto e antesignano delle soluzioni dell'economia circolare; Livia Firth, fondatrice di Eco-age. Comunque tutti a fare i conti con la Brexit. L'impatto sul settore moda sarebbe molto pesante: come emerge da una ricerca di Walpole-lobby group con 250 membri tra i marchi dell'alto di gamma - riportata da Reuters, il prezzo che il lusso inglese potrebbe pagare in caso di un mancato accordo sarebbe di 6,8 miliardi di sterline (circa 8 miliardi di euro), visto che oltre un quinto delle esportazioni sarebbe a rischio, in un settore decisamente export oriented: circa l'80% dei beni di lusso britannici prende infatti la via dell'estero e in particolare dell'Europa. I danni, sostiene Walpole, scaturirebbero soprattutto da modifiche all'accesso ai mercati, legate a misure tariffarie e non tariffarie, regolamenti relativi a salute e sicurezza, standard ambientali. «Occorre rafforzare il Paese, non indebolirlo», ha commentato Helen Brocklebank, ceo di Walpole. «Sollecitiamo il governo a evitare l'uscita dall'Ue senza accordo». Fanno parte di Walpole nomi come Alexander McQueen, Net-a-Porter e Bentley. <div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem2" data-id="2" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/il-successo-di-cosmoprof-worldwide-leccellenza-della-cosmetica-italiana-2631848387.html?rebelltitem=2#rebelltitem2" data-basename="il-reggiseno-speciale-di-yamamay-sostiene-le-donne-operate-al-seno" data-post-id="2631848387" data-published-at="1757948116" data-use-pagination="False"> Il reggiseno speciale di Yamamay sostiene le donne operate al seno Tutto è partito da un libro: Attenti al seno. E dalla voglia di un medico di dare delle risposte alle donne operate al seno. Il professor Rocco Cerra , senologo esperto in chirurgia plastica e oncologica ricostruttiva, con passione si è applicato al punto da trovare l'oggetto giusto: un reggiseno speciale in un tessuto straordinario, perfetto per chi ha particolari necessità. Dal contenimento delle garze, alle cuciture mai fastidiose, alla modellistica che abbraccia senza comprimere. Progetto di altissima qualità, sulla carta. Ma poterlo realizzare sembrava ben altra cosa. Ci ha pensato Yamamay che dopo un anno di studio tra Cerra, Barbara Cimmino (responsabile ricerca, sviluppo e qualità di Yamamay, nonché sorella di Gianluigi, ideatore e ad del marchio), Anna Paita (ricerca, sviluppo e modellista) ha realizzato Innergy, il reggiseno preformato nato per sostenere le donne nella fase post-operatoria. «La classe medica non è preparata alle domande del dopo operazione», spiega Rocco Cerra: «mandiamo le nostre pazienti sempre in negozi sportivi, dove si trovano reggiseni che sono quasi delle corazze, capi poco pratici». La situazione cambia totalmente grazie a Innergy, consigliato anche dalla Lilt con tanto di etichetta. Una vera e propria rivoluzione che parte dal tessuto, prodotto con il filato Nilit Innergy, un poliammide 6.6 che contiene un additivo minerale che genera raggi Fir (far infra red rays) e capace di aiutare la cicatrizzazione dei tessuti attraverso il miglioramento della microcircolazione sanguigna e la rigenerazione cutanea delle parti del corpo con il quale viene a contatto. Non solo. È antibatterico e traspirante, rinfrescante, estremamente liscio e piacevole al tatto. Tutte caratteristiche che si mantengono intatte nonostante ripetuti lavaggi. Come ovvio, nulla è stato lasciato al caso. Per evitare elastici a contatto con la pelle è completamente doppiato; per favorire maggior sostegno c'è la possibilità d'incrociare le spalline. Quindi sottoseno alto, coppe preformate e profonda scollatura a cuore che rende il reggiseno più femminile. «Grazie a Innergy», sostiene Barbara Cimmino, «ridiamo subito alle donne il piacere di indossare un capo che non le mortifica ma che, al contrario, esalta, anche in un momento così particolare, il lato più intimo della femminilità di ognuna. È un benessere psicofisico che tiene conto anche del lato glamour». Il reggiseno, prodotto in Vietnam, Paese all'avanguardia per quanto riguarda i macchinari di ultima generazione, è comunque perfetto anche nella vita di tutte e tutti i giorni. È già in vendita (a 39,95 euro) nei negozi Yamamay dove può essere personalizzato con le proprie iniziali. Tra le novità del brand, l'apertura del più grande negozio a Milano: due piani in piazza Cordusio. In Yamamay su 180 lavoratori 150 sono donne. La sensibilizzazione alla prevenzione del tumore al seno rappresenta quindi per Yamamay un impegno costante e importante tanto che le visite annuali vengono effettuate nelle aziende del gruppo: Yamamay e Carpisa.
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L'evento organizzato dal quotidiano La Verità per fare il punto sulle prospettive della transizione energetica. Sul palco con il direttore Maurizio Belpietro e il vicedirettore Giuliano Zulin, il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il presidente di Ascopiave Nicola Cecconato, il direttore Ingegneria e realizzazione di Progetto Terna Maria Rosaria Guarniere, l'Head of Esg Stakeholders & Just Transition Enel Maria Cristina Papetti, il Group Head of Soutainability Business Integration Generali Leonardo Meoli, il Project Engineering Director Barilla Nicola Perizzolo, il Group Quality & Soutainability Director BF Spa Marzia Ravanelli, il direttore generale di Renexia Riccardo Toto e il presidente di Generalfinance, Boconi University Professor of Corporate Finance Maurizio Dallocchio.
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È stato pubblicato sul portale governativo InPA il quarto Maxi Avviso ASMEL, aperto da oggi fino al 30 settembre. L’iniziativa, promossa dall’Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione degli Enti Locali (ASMEL), punta a creare e aggiornare le liste di 37 profili professionali, rivolti a laureati, diplomati e operai specializzati. Potranno candidarsi tutti gli interessati accedendo al sito www.asmelab.it.
I 4.678 Comuni soci ASMEL potranno attingere a queste graduatorie per le proprie assunzioni. La procedura, introdotta nel 2021 con il Decreto Reclutamento e subito adottata dagli enti ASMEL, ha già permesso l’assunzione di 1.000 figure professionali, con altre 500 selezioni attualmente in corso. I candidati affrontano una selezione nazionale online: chi supera le prove viene inserito negli Elenchi Idonei, da cui i Comuni possono attingere in qualsiasi momento attraverso procedure snelle, i cosiddetti interpelli.
Un aspetto centrale è la territorialità. Gli iscritti possono scegliere di lavorare nei Comuni del proprio territorio, coniugando esigenze professionali e familiari. Per gli enti locali questo significa personale radicato, motivato e capace di rafforzare il rapporto tra amministrazione e comunità.
Il segretario generale di ASMEL, Francesco Pinto, sottolinea i vantaggi della procedura: «L’esperienza maturata dimostra che questa modalità assicura ai Comuni soci un processo selettivo della durata di sole quattro settimane, grazie a una digitalizzazione sempre più spinta. Inoltre, consente ai funzionari comunali di lavorare vicino alle proprie comunità, garantendo continuità, fidelizzazione e servizi migliori. I dati confermano che chi viene assunto tramite ASMEL ha un tasso di dimissioni significativamente più basso rispetto ai concorsi tradizionali, a dimostrazione di una maggiore stabilità e soddisfazione».
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