Rinasce iPod. Più leggero sarà la console streaming per i giochi ideata da Cupertino

- Torna il lettore musicale di casa Apple. Con una novità: l'apparecchio, del tutto simile a un vecchio iPhone, si propone come accessorio per iniziare a familiarizzare con il mondo della mela morsicata. In autunno con l'uscita di Arcade si preparerà a diventare il punto di riferimento per i giocatori di tutto il mondo.
- Il primo modello, lanciato nel 2001, oggi vale fino a 20.000 dollari. Diciotto anni di storia del dispositivo per mp3 che ha cambiato il modo di ascoltare la musica.
- Le alternative: per portarsi in giro le canzoni preferite il mercato offre numerose opzioni: dagli occhiali da sole con stereo incorporato alle fasce riscaldate per la testa con audio integrato.
Lo speciale comprende due articoli e gallery fotografiche.
Chi possiede il primo iPod, quello bianco, grosso come un pacchetto di sigarette e pesante con un sasso, se lo tiene ben stretto. Non solo perché il primo modello del lettore mp3 di casa Apple, vista la sua rarità, è arrivato a valere fino a 20.000 dollari, ma perché quella scatoletta con lo schermo verde intenso e i pixel ben visibili, è uno dei simboli della rivoluzione informatica lanciata dalla casa di Cupertino e icona del terzo millennio.
Dal 2001 a oggi, da quel modello ingombrante ma che tutti bramavano e pochi, pochissimi, potevano permettersi, iPod si è evoluto in forma, colore e dimensione, fino a estinguersi il 9 settembre 2014 giorno in cui Apple presentò un nuovo prodotto rivoluzionario: Apple watch. Ascoltare la musica faceva ormai parte della routine quotidiana dei fruitori dei prodotti con la mela. Si poteva utilizzare l'app sul proprio melafonino e ora, addirittura, tramite cuffie wireless ascoltare i propri brani preferiti selezionandoli direttamente dal proprio polso. L'idea di quell'oggetto in più, che con gli anni si era trasformato fino a diventare piccolissimo per impattare il meno possibile con gli sportivi, era ormai sorpassata. Ma chi era convinto che nel 2014 fosse finita una vera e propria era Apple, si sbaglia di gran lunga.
Quasi cinque anni dopo, eccolo infatti ricomparire. In sordina, come era sparito è tornato nel catalogo dei prodotti con la mela morsicata. Il nuovo iPod non vuole essere un'innovazione nel mondo della musica. Oggi, per ascoltare i propri brani preferiti, l'iPod non serve più ed è stato sostituito ampiamente da iPhone. E quindi il nuovo iPod touch, più sottile (lo spessore è di 6,1 mm e pesa solo 88 grammi), fa pensare più a una versione per principianti del melafonino che ai suoi predecessori, mini nano e shuffle.
Un passo indietro nella storia del marchio creato da Steve Jobs? Non proprio. Sebbene infatti nel nuovo apparecchio ricompaia anche il jack per le cuffie, abolito da Cupertino ormai da qualche anno, quel che abbiamo imparato dall'esperienza con la mela morsicata è che Apple non fa niente per caso. Il nuovo Pod, che al suo interno monta un chip A10, leggermente meno potente dell'A12 Bionic degli ultimi modelli di iPhone, ma nettamente superiore rispetto all'A8 del precedente lettore musicale, nasce per chi vuole avvicinarsi al mondo Apple senza strafare. Nasce, per esempio, per i più piccoli. Per i quali un iPhone è forse un po' troppo e un semplice iPod era troppo poco. Il prezzo, a partire da 249 euro per il modello da 32 gb fino ad arrivare a 469 per quello da 256, è relativamente contenuto e non lo categorizza più tra i prodotti elitari, come può ormai essere considerato iPhone. Ma non solo: il nuovo iPod ha molte delle funzionalità dei melafonini e per questo motivo è un ottimo «starter pack» per chi vuole avvicinarsi al mondo di Cupertino.
Quel che però sorprende è il retina display da 4 pollici. Luminosissimo, pensato per restituire la vividezza delle immagini, si rende perfetto per i gamer. Un caso? Non proprio.
Nell'era del wi-fi e dello streaming, Apple si prepara a lanciare ben presto il suo primo servizio on demand di giochi, Apple arcade. Che iOs sia infatti «la piattaforma di gioco più grande del mondo» non basta proprio al team di Tim Cook che si prepara a lanciare la sua piattaforma di gaming il prossimo autunno. Apple arcade, alla partenza, sarà disponibile in 150 Paesi e avrà al suo interno almeno 100 titoli. Per giocare bisognerà sottoscrivere un abbonamento, del tutto simile a quelli che oggi vengono richiesti su Apple music, e i diversi membri di una famiglia potranno condividere un unico pacchetto. Si potrà giocare online, offline, e continuare le partite su diversi dispositivi. Ma non solo: i giochi saranno tutti senza pubblicità e senza acquisti in-app e saranno un'esclusiva Apple. Almeno per alcuni mesi.
Che il ritorno di iPod segni dunque un passo avanti da Cupertino verso la conquista del mondo delle console di gioco?
Dalla fascia agli occhiali: il futuro è ascoltare la musica per conduzione ossea
Non esiste solo iPod. La nuova frontiera per ascoltare musica è la conduzione ossea. Nulla di nuovo se si pensa che già nel Diciannovesimo secolo Beethoven aveva intuito la capacità delle ossa del viso di condurre suoni, ma che oggi spopola, soprattutto in Oriente.
Abituati alle cuffie in, on e over ear (ovvero dentro, sopra e che avvolgono completamente l'orecchio, ndr.), quella degli apparecchi a conduzione ossea sembra una vera rivoluzione. Ma come funziona la trasmissione del suono e come si utilizzano?
Invece di essere inserite all'interno del canale uditivo o appoggiate sopra al padiglione dell'orecchio, le cuffie a conduzione ossea vanno poggiate nel punto di congiunzione tra la mascella e la mandibola. I suoni in questo modo bypassano il timpano e arrivano direttamente al canale uditivo medio, per poi raggiungere la chiocciola, la parte più interna dell'orecchio.
Il marchio più famoso in questo momento per la produzione di cuffie a conduzione ossea è Aftershokz. Indossabili come fossero un cerchietto, non coprono o chiudono il condotto uditivo in alcun modo e sono particolarmente adatte per chi fa sport o si trova spesso in situazioni adrenaliniche. I prezzi oscillano tra i 50 e 200 euro, per i modelli con più autonomia e maggior resistenza.
Qualcosa di simile viene prodotto e sta spopolando in Cina e in Corea. Sono cuffie da appoggiare al collo, come fossero una collana rigida. Aperte all'altezza della gola, circondano il retro del collo e possono essere sollevate e poggiate dietro le orecchie al momento del bisogno. Piccolissime, alcune impreziosite da strass o dai colori sgargianti, non sono ancora approdata in Occidente dove si continua a guardare con sospetto a questo tipo di tecnologia.
Dopo gli occhiali da sole in grado di riprendere e postare direttamente sui social, Music lens si propone di supplire il bisogno di girare con occhiali e cuffie allo stesso tempo. Basta indossare questi occhialoni per poter ascoltare la propria musica dove e quando si vuole. I modelli proposti, per ora, sono solo tre (due da sole e uno da vista) ma ben presto ne arriveranno altri sul mercato. A rendere il prodotto vincente non è solo la sua leggerezza e la durata della batteria ma anche il prezzo: circa 150 euro. Competitivo, anche per un occhiale da sole.
Tra gli oggetti più bizzarri, sui portali di vendita online cinesi, si trovano cuffiette a forma di gancio, cromate o coloratissime (con cifre che vanno da pochi centesimi a 5 euro circa), fasce riscaldate per la testa con tanto di bluetooth incorporato e mascherine per gli occhi con cui addormentarsi cullati dalla propria musica. E che dire degli auricolari a pastiglia? Apprezzati soprattutto da chi ama la discrezione e non vuole mostrare agli altri di avere le cuffie, sono oggi tra i gli strumenti più gettonati. Ma attenzione: le piccole dimensioni li rendono pericolosi per l'udito.





















