2020-08-07
Massimiliano Fedriga: «Il premier ha preso in giro il Friuli. L’80% dei contagi viene dall’estero»
Massimiliano Fedriga (Simona Granati - Corbis:Getty Images)
Il governatore leghista: «Conte dice che non si entra illegalmente in Italia, ma poi ci impedisce di sigillare i valichi minori con la Slovenia. I trafficanti ormai usano i camion e scaricano i clandestini nei centri abitati».Fino a giugno erano entrati in Italia più irregolari dalla Slovenia (9.300 persone) che sui barconi (6.800): è la misura dell'emergenza in Friuli Venezia Giulia. «Il governo è immobile», denuncia il presidente leghista Massimiliano Fedriga, «e le responsabilità devono essere chiare. Oggi qui l'80% dei contagiati sono stranieri o italiani tornati dall'estero».La Regione deve fare da supplente allo Stato?«Magari, ma non abbiamo il potere di pattugliare i confini».Come vi siete mobilitati?«Con la prefettura, con cui abbiamo ottimi rapporti, stiamo attuando nuove procedure per rimandare i clandestini in Slovenia. Questo non risolve ogni problema, ma almeno alleggerisce la pressione. Però la riammissione può avvenire solo se effettuata entro le 24 ore e se gli irregolari vengono rintracciati in aree di valico o retrovalico».La procedura funziona?«La Regione ha messo a disposizione un nucleo speciale di controllo medico: in pochissime ore siamo in grado di fare i test e diamo l'ok per la riammissione. Ma questa rotta è molto battuta e le bande di trafficanti di esseri umani sono ben organizzate».Quindi che succede?«Che hanno cambiato strategia. Prima venivano intercettate persone che per eludere i controlli attraversavano la frontiera passando per i boschi, oggi invece si allontanano dalle aree di confine per non essere rimandati indietro».E come arrivano?«Con camion e altri mezzi. Non passa giorno che gruppi di irregolari non vengano scaricati direttamente nei centri abitati». Come fermarli?«Avevo proposto al governo di chiudere i valichi minori e concentrare i controlli su quelli maggiori. Una soluzione che era stata avanzata anche da un tavolo tecnico con le prefetture, le questure e le procure del Friuli Venezia Giulia».Il governo che ha risposto?«Mi spiace di averlo saputo non in via ufficiale, ma attraverso comunicati stampa del Pd: l'intenzione non è di chiudere i valichi minori ma di presidiarli con l'esercito».Non va bene?«Il problema non si risolve: per controllare tutti i posti di confine lungo i 200 chilometri di frontiera con la Slovenia servono dai 600 ai 700 militari. Possono schierare anche elicotteri e satelliti, il problema resta».E poi ci sono le questioni sanitarie legate alla pandemia.«Chi entra deve fare la quarantena, e non tutti nello stesso posto, altrimenti si va avanti all'infinito. Ma i clandestini non rispettano la quarantena, perciò devono essere sorvegliati. Il modello dell'accoglienza diffusa non funziona e noi ci opporremo».Ma se gli irregolari vengono ammassati scoppiano le rivolte, come è successo nell'ex caserma Cavarzerani di Udine.«Abbiamo dovuto dichiarare la zona rossa e mettere la nostra Protezione civile a controllare perché non c'erano abbastanza uomini. È una situazione emergenziale e il governo non offre soluzioni».Che cosa chiedete a Palazzo Chigi?«Il presidente del Consiglio ha detto che non si entra illegalmente in Italia. Giusto, ma bisogna agire. Si prenda le sue responsabilità e non scarichi su di noi le conseguenze di scelte non nostre. Sulla terraferma non c'è nemmeno il rischio di morire in mare: gli irregolari arrivano da Slovenia e Croazia, Paesi dell'Ue che offrono tutte le garanzie democratiche, perché devono venire qua? Perché non si possono fermare?».Che risposta si dà?«O c'è la volontà politica di fare entrare chiunque, o c'è un'inefficienza. In entrambi i casi bisogna intervenire».Il segretario regionale del Pd, Cristiano Shaurli, sembra rimpiangere il muro che lei aveva proposto di erigere...«Sono solo contento se improvvisamente il Pd diventa fautore dei controlli ai confini. Ma quando era al governo della Regione, diceva che l'immigrazione incontrollata era un processo ineludibile e dovevamo solo organizzarci per accogliere. Noi abbiamo dimostrato il contrario: in un anno abbiamo ridotto di oltre il 40% la presenza degli irregolari. Poi è scoppiata questa emergenza».Casapound ha protestato in Consiglio regionale e un consigliere leghista di Udine ha detto che avrebbe sparato ai clandestini.«Quella era una frase deprecabile sfuggita durante un dibattito estremamente teso proprio contro Casapound. Il consigliere ha riconosciuto l'errore e si è subito scusato. Temo che le polemiche montate su questa frase abbiano un altro scopo».Quale?«Vogliono nascondere il problema vero, cioè la massa di irregolari in arrivo. Le associazioni pro accoglienza contestano perfino la zona rossa alla Cavarzerani. Lo reputo un atteggiamento irresponsabile. Abbiamo chiesto ai nostri cittadini di stare chiusi a casa settimane e settimane, e ora un immigrato irregolare non può nemmeno fare una quarantena di 14 giorni? Mi sembra incredibile. Noi dobbiamo rispettare norme, ordinanze, dpcm; invece chi entra illegalmente già compie un atto illecito e poi gli si dovrebbe anche consentire di non rispettare le regole sanitarie. Chi ragiona in questo modo o ha la mente annebbiata da ideologie bieche, oppure non si rende conto dei rischi che si corrono».Intende i rischi per la salute pubblica?«Queste sono persone che vengono da Paesi con sistemi sanitari fragili e attraversano nazioni dove i contagi sono ancora altissimi. I positivi che abbiamo in Friuli Venezia Giulia per l'80% o sono stranieri o sono italiani tornati dall'estero».
Andrea Sempio. Nel riquadro, l'avvocato Massimo Lovati (Ansa)
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