Conte passa da avvocato del popolo ad avvocato di sé stesso

Conte passa da avvocato del popolo ad avvocato di sé stesso
Ansa

Quando si insediò a Palazzo Chigi, Giuseppe Conte, lo sconosciuto professore di diritto estratto all'improvviso dal cappello di Luigi Di Maio per l'incarico di presidente del Consiglio, si definì l'avvocato del popolo, cioè il difensore degli interessi della gente comune. Più passa il tempo e più però si ha la sensazione che Conte in realtà sia il legale dello stesso Di Maio e in generale degli interessi del Movimento 5 stelle all'interno del governo. In principio, il ruolo da docente lo aveva messo un po' sopra (...)

Francia nel caos. Per mandar giù i tagli i socialisti si giocano la carta patrimoniale
Emmanuel Macron (Ansa)
La sinistra esige un’imposta sui «ricchi» in cambio del decisivo appoggio a Lecornu: un modo per indorare la pillola austerità.
L’ultimo ribelle del cinema: ha recitato per una vita ma non ha mai fatto finta
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Incastrato nel ruolo del «bellone», Robert Redford si è progressivamente distaccato da Hollywood e dai suoi conformismi. Grazie al suo festival indipendente abbiamo Tarantino.
La Cina minaccia sui chip per ridurre i dazi
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Pechino accusa il colosso Nvidia di aver violato le norme antitrust mentre a Madrid i due governi stanno trattando sulle tariffe. Trovato l’accordo su TikTok: la piattaforma finisce sotto il controllo statunitense. L’intesa sarà chiusa venerdì da Trump e Xi.
Leone sterza: «La Chiesa non è democratica»
Leone XIV (Ansa)
Nella sua prima intervista, il Papa si conferma non etichettabile: parla di disuguaglianze e cita l’esempio di Musk, ma per rimarcare come la perdita del senso della vita porti all’idolatria del denaro. E chiarisce: il sinodo non deve diventare il parlamento del clero.
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