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Il piano italiano per dividere Berlino e Parigi

Il piano italiano per dividere Berlino e Parigi
Ansa
Il ministro Paolo Savona segna la svolta del governo verso l'Ue: basta lamenti, bisogna diventare protagonisti dei cambiamenti. L'obiettivo è quello di contrastare la strategia neogollista della Francia cercando di corteggiare la «nemica» Germania.
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I diritti afro contano, i soldi di più: un’attivista fa sparire oltre 3 milioni
Nel riquadro, l'attivista Blm Tashella Sheri Amore Dickerson (Ansa)
Un Gran giurì incrimina Tashella Sheri Amore Dickerson, di Black Lives Matter, per 25 capi d’accusa: secondo l’Fbi ha dirottato fondi destinati alle cauzioni degli attivisti per acquistare immobili e pagarsi viaggi.
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La Albanese crolla nei sondaggi. Un’indagine sui suoi sermoni a scuola
Francesca Albanese (Ansa)
La stellina pro Pal è già offuscata: cresce del 16% la quota di elettori che diffidano di lei. Interrogazione Fdi sulle lezioni.

Il 41% degli italiani non ha fiducia in Francesca Albanese e solo il 17% si esprime a favore della relatrice speciale delle Nazioni Unite sui Territori palestinesi occupati. È quanto emerge dal sondaggio Youtrend pubblicato ieri. Un focus singolare, visto che non si tratta di un politico ma di un personaggio mediatico, ultimamente al centro di numerose polemiche e dibattiti.

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La Kallas pensa di aver vinto e detta le sue condizioni a Mosca
Kaja Kallas (Ansa)
L’Alto rappresentante di Bruxelles prosegue sulla linea dura, smentita persino da Kiev.

«Il problema per la pace è la Russia. Anche se l’Ucraina ricevesse garanzie di sicurezza, ma non ci fossero concessioni da parte russa, avremmo altre guerre, magari non in Ucraina ma altrove». Inizia così l’intervista di ieri al Corriere della sera dell’Alto rappresentante per gli Affari esteri e la politica di sicurezza dell’Ue, l’estone Kaja Kallas. La rappresentante della diplomazia di Bruxelles, in pratica, agita ancora lo spauracchio di una Russia pronta ad aggredire l’Europa non appena conclusa in qualche modo la guerra in Ucraina. Del resto, la minaccia russa serve proprio a giustificare una serie di grandi manovre in corso tra Bruxelles e le capitali europee, tra riarmo a tappe forzate, ritorno della leva e tentativi di utilizzo degli asset russi congelati in Europa.

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Il banchiere si ribella: non c’è solo la guerra...
Carlo Messina all'inaugurazione dell'Anno Accademico della Luiss (Ansa)
Messina, numero uno di Intesa, parla agli studenti: «Se il conflitto diventa l’unico tema si perde il contatto con la realtà. Invece in Europa i rischi veri arrivano da povertà e disuguaglianza, non da un evento bellico che è una minaccia solo potenziale».

«Se la guerra diventa l’unico tema si perde il contatto con la realtà». Parla agli studenti e pensa all’Europa, Carlo Messina all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Luiss a Roma. Davanti alla classe dirigente del futuro, il ceo di Banca Intesa decide di abbandonare grafici e coefficienti, di tenersi in tasca proiezioni e citazioni da banker stile Wall Street per mettere il dito nella piaga di un’Unione Europea votata ottusamente al riarmo fine a se stesso. «La difesa è indispensabile, ma è possibile che la priorità di quelli che ci governano sia affrontare tutti i giorni il tema di come reagire alla minaccia di una guerra?».

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