2019-08-23
Il piacere del sesso è diventato matematica
Il latin lover ostenta il numero di trofei a letto. Fidel Castro era fiero delle sue 35.000 fiamme, Jack Nicholson lo faceva con quattro donne a volta, Warren Beatty collezionava dive. Il record è della pornostar Lisa Sparks, che ebbe rapporti con 919 uomini in 12 ore: uno al minuto.Oggi giorno l'abbandonarsi ai piaceri della carne più che un peccato è un vanto. Fidel Castro andava fiero delle sue 35.000 conquiste. Warren Beatty, sposato con Annette Bening, tra le sue 12.000 fiamme, annovera colleghe del calibro di Faye Dunaway, Brigitte Bardot, Jane Fonda, Elizabeth Taylor e Madonna. Meno lussurioso Jack Nicholson che di donne ne ha avute solo 2.000: «Ci sono stati giorni in cui me ne portavo a letto quattro per volta, ma nessuna mi ha tolto la libertà. Sono sempre stato e sarò sempre uno scapolo». Tra le donne il record spetta a Lisa Sparks, la 42enne americana, pornoattrice di professione, che nel 2004 ebbe rapporti con 919 uomini in 12 ore, più d'uno al minuto. Più che un piacere così sembra un calvario ma, assicura lei, «anche se ho avuto un po' di dolori per alcune settimane, mi sono divertita». Poi ci sono i dipendenti del sesso, come Charlie Sheen, Lindsay Lohan, Britney Spears, che sono finiti in clinica perché non ne avevano mai abbastanza. Maestro dei piaceri della carne è ovviamente anche Gabriele D'Annunzio. Per alleviare il suo corpo il Vate s'abbandonava alla «sensualità fuor de' sensi» ovvero «possedere il corpo intiero, quasi nell'assorbire e sorbire tutte le curve, tutte le rotondità, e le cavità e le lunghezze. […]. Non temo di guardare nel più profondo di me per iscoprire come dall'ingombro carnale, come dalla bestialità indomita, come dalla turbolenza sanguigna si esalino le aure divine dei mio spirito».Benedetto IX (1020-1056), incoronato papa nel 1032 a 12 anni, secondo i cronisti dell'epoca, sodomizzava animali e aveva rapporti sessuali con la sorella di 15 anni, amante come lui della lussuria. Pare che a lui piacesse anche guardarla quando fornicava con altri uomini e benedire quelle unioni. Per San Pier Damiani era un «diavolo travestito da prete». Lo soprannominò «il Nerone di san Pietro» (Eric Frattini, I papi e il sesso).Grigorij Rasputin (1869-1916) invitava le sue seguaci nel suo studio per liberarle dalla lussuria. Durante il colloquio recitava una preghiera, ripeteva per tre volte «demone della lussuria, vai via» e poi le possedeva su un sofà malconcio. Racconta il biografo Edvard Radzinsky che la forza del coito era tale da ridurre effettivamente la loro lascivia. Quanto più erano peccaminosi i pensieri delle donne, tanto più si sentiva stimolato ad accogliere in sé il peccato per liberarle dal demonio. Rasputin le convinceva poi a non confessare al prete il peccato di adulterio per non turbarlo.Teodora di Bisanzio (500-548), moglie di Giustiniano I, prima di diventare imperatrice ebbe una vita dissoluta. Fra i suoi detrattori Procopio che in Storia segreta scrisse: «Era così priva di che nessuno la vide mai vergognarsi. Partecipava a banchetti con più di dieci giovani nel pieno delle loro forze e dissoluti di professione e, dopo aver giaciuto per l'intera notte con tutti i commensali e averli sfiniti, passava ai loro servi, che potevano essere una trentina, e aveva un rapporto con ciascuno di loro e neppure così saziava la sua lussuria».Hervé Villechaize (1943-1993) l'attore nano di Fantasilandia e di L'uomo dalla pistola d'oro era ossessionato dalle donne. Roger Moore, che era con lui a Hong Kong per le riprese di 007, ricorda che andava a cercare le ragazze nei club. Quando il cast e la troupe stavano lasciando Bangkok l'attore chiese a Villechaize quante donne aveva avuto da quando erano in Estremo Oriente: «Mi ha detto 35. Io gli avevo risposto che non contavano perché le aveva pagate, ma lui mi rispose che qualcuna si rifiutava di stare con lui, anche a pagamento».Gustave Flaubert (1821-1880) non riusciva a fare a meno delle prostitute. Anche prima salire sul treno che da Parigi l'avrebbe portato a Rouen per il funerale del suo carissimo amico e collega Louis Bouilhet, dopo «una cotoletta di vitello con pomodori farciti», fece un salto in un bordello: «Forse sono gusti perversi, ma amo la prostituzione di per sé, indipendentemente da quel che c'è sotto… Nell'idea di prostituzione c'è un punto di intersezione così complesso - lussuria, amarezza, il nulla dei rapporti umani, la frenesia muscolare e il risuonare dell'oro - che guardando in fondo viene la vertigine e si imparano tante cose».Tinto Brass (1933) ricorda quando poco più di un adolescente conobbe la sua prima moglie Carla Cipriani: «Ci teneva a dire che era stata lei a prendere l'iniziativa con me. Mi invitò al cinema a vedere Chaplin. Il film era così bello che mi scordai di baciarla. Ci tornammo una seconda volta, pomiciando tutto il tempo. Era il fiammifero della mia lussuria».William Shakespeare (1564-1616) nel Macbeth: «Macduff: «Quali sono queste tre cose che il bere provoca in modo speciale?» Portiere: «Diamine, sir, il naso rosso, il sonno e l'urina. Quanto alla lussuria, sir, la provoca e non la provoca: eccita il desiderio ma impedisce di soddisfarlo. Perciò il troppo bere si può dire che giochi d'equivoco con la lussuria: la crea e la distrugge; la spinge e la ritira; la persuade e la scoraggia; la fa rizzare in piedi e non la fa star dritta: in conclusione, la fa cadere nel sonno e, mentendole, la abbandona».Giordano Bruno Guerri (1950) ha fatto sapere che da libertino ha sempre provato un particolare piacere a infrangere il comandamento contro la lussuria: «Un modo per rifiutare l'educazione cattolica». Alessandro Preziosi che di amori ne ha avuti diversi sostiene che «il sesso è la cosa più preziosa che c'è. Ma troppi uomini, e ci metto anche il sottoscritto, ne capiscono l'importanza solo dopo che l'hanno un po' sprecata, dispersa. Se sei una persona fisica come me, è difficile resistere, devi essere molto zen. Ma il sesso fine a sé stesso per me ha il valore di una pubblicità, di uno spot: dura solo tre minuti». Michael Douglas (1944) fu uno dei primi ad ammettere di soffrire di dipendenza sessuale. Pare che il periodo peggiore venne dopo la separazione da Diandra Luker nel 1995. Nell'anno del divorzio, il 2000, Douglas sposa la bella Catherine Zeta Jones. Anche lei gode di un forte appetito sessuale («Meglio del sesso c'è una sola cosa: il sesso con il cioccolato sopra») ma a lui non basta e per soddisfare i suoi desideri la tradisce. Preso atto della sua dipendenza si fa ricoverare, torna a casa dalla moglie e poi scopre di aver un cancro alla gola. Non è chiaro se a causarlo fu un cunnilingus ma, al momento, sembra lo abbia sconfitto.Camillo Casati Stampa (1927-1970) marchese che della lussuria fece la sua ragion di vita. Nella sua casa sull'isola di Zannone aveva finti specchi per spiare i suoi ospiti in atteggiamenti intimi. In seconde nozze Casati Stampa sposò Anna Fallarino, un'ex modella assai avvenente, che cedette a tutte le sue fantasie sessuali. In una lettera alla cugina, però, scrisse: «Non so come fa a non stancarsi, vorrebbe che io facessi continuamente l'amore e non solo con lui, anzi quasi mai con lui! All'inizio quando mi parlava di certe libertà sessuali e di rapporti promiscui, credevo che lo facesse per eccitarsi o per incuriosirmi. All'inizio eravamo soli io e lui, magari con qualche spettatore. Peccato che è durato poco». La storia, com'è noto, finì con lei che s'innamorò di un amante scelto da lui e lui che sparò a tutti e due, prima di suicidarsi.Errol Flynn (1909-1959) si vantava di aver passato tra le 12.000 e le 14.000 notti a fare l'amore. Lo fece per la prima volta a 12 anni, con una ragazza che lavorava per sua madre, e da allora non smise mai, nemmeno per un giorno. Ava Gardner ebbe tre mariti e tanti amanti quasi quanti i vestiti del suo guardaroba. Fece la prima volta l'amore a 19 anni quando sposò Mickey Rooney, ma «poi ho imparato presto»; il suo secondo marito Artie Shaw era «un vero maschione; non faceva che sbattermi sul letto» e Frank Sinatra: «Tra le lenzuola era impareggiabile». Lando Buzzanca si è sempre chiesto come si possano rifiutare gli inviti di lussuria da donne stupende? «Se dici di no, pensano che sei gay».Virginia Woolf (1882-1941), che per tutta la vita ebbe un rapporto platonico con suo marito Leonard, s'abbandonava in lussuriose notti d'amore con Vita Sackville-West: «Ricordati di Virginia. Dimentica il resto. Se ti telefono, mi dici che sei pazza di me? Se ci vediamo, mi baci? Se fossimo a letto insieme, mi... Stasera Orlando mi eccita: stesa accanto al fuoco, scrivo l'ultimo capitolo». Pietrangelo Buttafuoco (1963) qualche anno fa sul Fatto Quotidiano ha provato a immaginare la Divina commedia al tempo di oggi e nel secondo cerchio dei lussuriosi scrisse: «Meritano di andarci soltanto i veri e sinceri libertini. Innanzitutto c'è Eugenio Scalfari, quindi Marina Cicogna, poi Achille Bonito Oliva e poi ancora Enrico Vanzina, Roberto D'Agostino, Massimo Cacciari, Mara Venier, Giovanni Minoli, Mario Balotelli, Viperetta, Gianni Boncompagni, Ornella Vanoni, Ornella Vanoni e Ornella Vanoni». In fondo fu proprio la Vanoni a dire: «La lussuria gode di tutte le mie simpatie e per essere un peccato capitale mi sembra un po' troppo benefico per la salute».«È proprio la radicale sconvenienza che fa della lussuria, la lussuria» (Philip Roth).