2019-09-10
Il Pd già pretende il bavaglio Lgbt
Maria Elena Boschi e Monica Cirinnà chiedono una legge anti omofobia, utile a zittire le opinioni sgradite. E sui presunti diritti i progressisti mettono le carte in tavola: vogliono eutanasia, ius soli, figli arcobaleno.Non hanno nemmeno fatto in tempo a insediarsi che già cominciamo a battere cassa. E tra le prime pretese, come sempre, ci sono quelle riguardanti «i diritti». Pochi giorni fa, al Pride Village di Padova, una ringalluzzita Maria Elena Boschi ha fatto capire che aria tira: «Nel precedente governo a trazione leghista ci sono stati tentativi da parte di Salvini di far abrogare o comunque modificare la legge sulle unioni civili. Ma ha preferito non farlo consapevole che essa è diventata un patrimonio comune», ha detto la renzina. Poi ha aggiunto: «Ora auspico, tenendo conto che c'è un nuovo governo e che abbiamo una ministra bravissima alle Pari Opportunità, che è Elena Bonetti, che il Paese possa finalmente avere una buona legge contro l'omotransfobia».Certo, ciò di cui il Paese ha bisogno è proprio una bella legge bavaglio contro l'omotransfobia, proprio come quella che il Pd e i 5 stelle hanno votato in Emilia Romagna, e che prevede pure ampio spazio per la propaganda Lgbt sui media. La Boschi, come ovvio, non è la solita a chiedere una norma di questo tipo. Lo ha fatto anche Monica Cirinnà dal palco della Festa nazionale dell'Unità di Ravenna, nell'ambito di un incontro intitolato «Il Pd per una nuova stagione dei diritti». La senatrice arcobaleno ha dichiarato che in commissione giustizia chiederà «già dalla prima riunione la calendarizzazione del testo di legge contro l'omofobia che ho presentato il primo giorno di Senato un anno e mezzo fa». Niente male, come inizio. Si può dire che l'incontro di Ravenna illustri perfettamente il futuro giallorosso che ci attende. Oltre alla Cirinnà, sul palco c'era pure Sergio Lo Giudice, presidente onorario di Arcigay, già esponente Pd di rilievo, noto per aver avuto due figli tramite utero in affitto (grazie al Tribunale dei minori di Bologna lui e il suo compagno ora sono entrambi padri dei piccini). Lo Giudice, dal palco della festa dell'Unità, ha ricordato che è imminente la decisione sul fine vita, e ha spiegato che Pd e 5 stelle su temi come questo potranno facilmente trovare accordi. Sempre a Ravenna è intervenuto pure il giurista pro Lgbt Angelo Schillaci, che ha messo sul piatto un altro tema, lo ius soli, presentato come «fondamentale». Ecco il quadro: leggi bavaglio sull'omofobia, eutanasia, genitorialità arcobaleno. Questi sono i temi cari ai giallorossi. Non che non si sapesse, per carità. Ma adesso che il nuovo governo è partito i vari profeti dei diritti delle minoranze si sentono forti e hanno già compilato l'elenco delle richieste che vanno esaudite. Viene da chiedersi che cosa pensi la Chiesa di tutto ciò. Una bella fetta delle gerarchie ecclesiastiche ha sponsorizzato con entusiasmo l'esecutivo dell'inciucio. E se sullo ius soli (o ius culturae) anche i vescovi sono molto ben disposti - come testimoniato da Avvenire nei giorni scorsi - sugli altri temi ci sono un bel po' di dubbi. L'11 settembre, a Roma, si terrà un grande convegno contro l'eutanasia a cui presenzierà pure il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei. Si tratta chiaramente di un modo per ribadire la contrarietà a leggi troppo spinte sul fine vita. Ma davvero la Chiesa pensa che i giallorossi la ascolteranno? E se anche dovessero limitarsi in materia di dolce morte, che cosa faranno su tutte le questioni aperte di colore arcobaleno? Il rischio è che, dopo aver incassato la benedizione delle gerarchie, sui temi etici Pd e 5 stelle facciano trionfare l'ala più ottusamente laicista. E se qualcuno a Roma storcerà il naso, dovrà accontentarsi di rileggere San Paolo, specie quel passaggio in cui spiegava che la pena sta nella colpa.
Emmanuel Macron (Getty Images). Nel riquadro Virginie Joron
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L'evento organizzato dal quotidiano La Verità per fare il punto sulle prospettive della transizione energetica. Sul palco con il direttore Maurizio Belpietro e il vicedirettore Giuliano Zulin, il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il presidente di Ascopiave Nicola Cecconato, il direttore Ingegneria e realizzazione di Progetto Terna Maria Rosaria Guarniere, l'Head of Esg Stakeholders & Just Transition Enel Maria Cristina Papetti, il Group Head of Soutainability Business Integration Generali Leonardo Meoli, il Project Engineering Director Barilla Nicola Perizzolo, il Group Quality & Soutainability Director BF Spa Marzia Ravanelli, il direttore generale di Renexia Riccardo Toto e il presidente di Generalfinance, Boconi University Professor of Corporate Finance Maurizio Dallocchio.
Kim Jong-un (Getty Images)