2020-03-05
Il morbo avanza e fa scattare il piano letti
Il contagio sale di 587 unità in un giorno e raggiunge quota 3.089, con 2.706 persone attualmente positive. Aumentano i morti (107), ma anche i guariti (276). Per la terapia intensiva il ministero annuncia un incremento del 50% dei posti. In pneumologia del 100%.Angelo Borrelli inaugura la psicosi dei cani. «Si possono ammalare? Non lo so». Il capo della Protezione civile crea un nuovo caso: «Sugli animali chiederò agli esperti». Prosegue l'avanzata del contagio da coronavirus. L'ultimo bollettino della Protezione civile comunicava ieri che dall'inizio dell'epidemia, 3.089 persone hanno contratto il virus (+587 rispetto a martedì), i soggetti risultati positivi sono 2.706 (+443), 107 i pazienti deceduti (+28) e 276 le persone guarite (+116). Le nuove vittime del Covid-19 vivevano in Lombardia (17), Emilia Romagna (5), Veneto (3) Marche (2) e Puglia (1). Le Regioni coinvolte sono 19, la Valle d'Aosta rimane senza casi di contagio. I pazienti ricoverati con sintomi sono 1.346 (+312 rispetto a martedì 3 marzo); 295 sono in terapia intensiva (+66), mentre 1.065 sono in isolamento domiciliare (+65). La Lombardia, con 1.497 positivi (55% del totale) è sempre la Regione più colpita, seguita da Emilia Romagna con 516 casi (19%) e Veneto con 345 (12%). Piemonte, con 82 pazienti e Marche con 80 sono in testa alle altre Regioni dove il numero dei positivi è decisamente più basso.Il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, ha tenuto a precisare che la percentuale dei decessi è del 3,47% rispetto però al totale dei contagiati di cui oggi siamo a conoscenza, mentre i guariti rappresentano l'8,49%. Non è ancora confermata l'estensione della zona rossa nel Bergamasco, dove le persone colpite dal virus sono salite a 423. Molti i sanitari contagiati, anche la direttrice dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Beatrice Stasi, è risultata ieri positiva al test. Sono invece buone e stabili le condizioni del neonato di poche settimane ricoverato a Bergamo e risultato positivo al coronavirus. «Respira spontaneamente e i parametri sono buoni e stabili», comunicavano i medici. Il piccolo rimane ricoverato in isolamento nel reparto di patologia neonatale.Borrelli ha voluto ricordare e ringraziare tutti coloro che sono impegnati sul territorio per fronteggiare l'emergenza, i 656 uomini di polizia dello Stato e forze armate, le 345 unità della Protezione civile, i 946 volontari. Continuano purtroppo a mancare dispositivi di sicurezza: «Abbiamo ricevuto segnalazioni, soprattutto da Lombardia e Veneto. Mancano principalmente le mascherine», ricorda il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli, sottolineando che bisogna tutelare la sicurezza dei sanitari «altrimenti è un gioco al massacro». Se l'indisponibilità dovesse proseguire, Anelli ipotizza delle «unità di medici per l'emergenza da impiegare esclusivamente per la gestione dei casi di Covid-19 e da dotare con tutti i dispositivi. Gli altri medici, impiegati nelle altre situazioni di assistenza, dovrebbero operare in zone separate, senza dotazioni». Solo in Lombardia, servono 150.000 mascherine al giorno unicamente per gli operatori sanitari, «i cittadini via social ci hanno chiesto se possiamo distribuirle, ma al momento non siamo in grado di farlo», ha spiegato Davide Carlo Caparini, assessore al Bilancio e finanza della Regione Lombardia, chiarendo che ne sono state ordinate 6 milioni di unità.In risposta alla grande preoccupazione su quanto potranno ancora reggere all'emergenza i sistemi regionali, ieri una circolare del ministero della Salute annunciava che si farà ricorso anche alle strutture private accreditate, per ridurre la pressione su quelle pubbliche. Verrà aumentato del 50% il numero dei posti letto in terapia intensiva e del 100% il numero di quelli in unità operative di pneumologia e in unità operative di malattie infettive, isolati e allestiti con la dotazione necessaria per il supporto ventilatorio (inclusa la respirazione assistita). Il Comitato tecnico scientifico ha inoltre ritenuto «necessario ridistribuire il personale sanitario destinato all'assistenza, prevedendo un percorso formativo “rapido" qualificante per il supporto respiratorio per infermieri e medici da dedicare alle aree di sub intensiva». La circolare annunciava anche la ridefinizione dei percorsi di triage dei pronto soccorso con la individuazione di aree dedicate alla sosta/degenza temporanea di pazienti sospetti, così pure la definizione di un protocollo per l'esecuzione dei tamponi.Nel bollettino dal fronte contagi, va segnalato il blocco a Genova del traghetto Rhapsody della Grandi navi veloci (Gnv) perché un passeggero nordafricano che aveva viaggiato a bordo della nave è risultato positivo al coronavirus in Tunisia. L'equipaggio, 54 persone, non può scendere anche se la compagnia di navigazione ha fatto sapere che la Rhapsody non è in quarantena. Si tratterebbe di una misura precauzionale, nessuno al momento risulta contagiato, il problema sono le centinaia di passeggeri che possono essere venuti a contatto con il nordafricano. Un treno regionale di Trenitalia è stato fermato alla stazione ferroviaria di Udine dopo che era stata segnalata a bordo la presenza di una persona probabilmente contagiata dal morbo del coronavirus. Dal convoglio sono stati fatti scendere tutti i passeggeri mentre la persona forse affetta dal virus, sembra una donna di mezza età partita da Lodi, veniva portata via in ambulanza. Il treno non è più ripartito.L'Organizzazione mondiale della sanità intanto fa appello a «misure rapide e incisive». Raccomanda di lavarsi le mani anche dopo aver maneggiato i soldi, le banconote possono essere veicolo di contagio. Non dice di disinfettarle, come si sta facendo in Corea e in Cina, ma invita alla massima igiene quando si toccano i soldi.<div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/il-morbo-avanza-e-fa-scattare-il-piano-letti-2645384353.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="borrelli-inaugura-la-psicosi-dei-cani-si-possono-ammalare-non-lo-so" data-post-id="2645384353" data-published-at="1758189362" data-use-pagination="False"> Borrelli inaugura la psicosi dei cani. «Si possono ammalare? Non lo so» Il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, crea un nuovo clamoroso caso: il contagio uomo-cane. Ieri le agenzie di stampa hanno diffuso una notizia secondo la quale a Hong Kong un cucciolo di cane domestico, la cui padrona è tra i contagiati, sarebbe risultato ripetutamente positivo al coronavirus, indicando la presenza di un'infezione lieve. E pare che si tratti di notizie ufficiali, visto che a confermarle è stato il portavoce del dipartimento Agricoltura, pesca e conservazione di Hong Kong. Le autorità parlano di un primo «probabile» caso di trasmissione da essere umano ad animale. E la sua proprietaria, una donna di 60 anni che attualmente è ricoverata, sarebbe il più probabile agente infettante, anche se non è certo che il virus non sia passato al cane in altro modo. Tre test su campioni di cavità nasale e orale effettuati sul cucciolo sarebbero risultati debolmente positivi. Esperti di due università di Hong Kong e dell'Organizzazione mondiale per la salute degli animali sono concordi sul fatto che i risultati suggeriscono che l'animale presenti un basso livello di infezione e che, probabilmente, si tratterà di una trasmissione dall'uomo all'animale. Il cane, infatti, pare non abbia mostrato alcun segno di malattia correlata al Covid-19. Insomma, sarebbe del tutto asintomatico. A ogni modo, anche per il quadrupede sarebbe scattato il periodo di quarantena nella struttura per la custodia degli animali allestita per l'occasione nel porto di Hong Kong. Le autorità locali hanno anche annunciato che gli animali da compagnia, inclusi cani e gatti, presenti nelle famiglie con casi confermati di Covid-19 o con contatti stretti con persone infette, devono essere messi in quarantena nelle strutture a tutela della salute pubblica e degli stessi animali. Al momento, stando alle ulteriori notizie diffuse dalle agenzie di stampa, non ci sono però prove scientifiche che gli animali domestici possano essere una fonte di infezione da coronavirus. La possibilità di contagio sarebbe concreta, insomma, stando anche alle notizie riportate dal South China morning post, nella sola direzione uomo-cane. Per gli esperti di Hong Kong, sulla scorta di quanto appurato già con l'epidemia Sars, cani e gatti possono essere contagiati dal virus senza ammalarsi e senza costituire fonte di contagio. Si tratta però di un primo caso, che era emerso già una settimana fa, e sembra davvero presto per poter trarre delle conclusioni. Come era ovvio immaginare, durante la consueta conferenza stampa, ieri i cronisti hanno posto a Borrelli anche la domanda sul cane infetto. Il capo della Protezione civile ha dimostrato di stare poco sul pezzo. E ha cercato di dribblare la domanda: «Chiederemo ai nostri esperti». Tentando un rinvio alla conferenza stampa di oggi, ha ammesso: «Non riesco a darvi un'informazione. C'è un comitato tecnico scientifico, ma a me non è giunta alcuna informazione sulla questione». Insomma, al momento la Protezione civile non è in grado di chiarire se il passaggio di specie uomo-animale sia possibile, se il contrario sia davvero da escludere, né se siano stati riscontrati casi in Italia. Da quando è cominciata l'emergenza legata al coronavirus, il ministero della Salute ha diffuso sul suo sito Web, tra le risposte a domande riccorrenti, questa informazione: «Al momento non vi è alcuna evidenza scientifica che gli animali da compagnia, quali cani e gatti, abbiano contratto l'infezione o possano diffonderla». Una indicazione che dopo le rivelazioni arrivate ieri da Hong Kong probabilmente sarà da rimodulare. Sempre che oggi gli esperti citati da Borrelli abbiano degli argomenti da portare in conferenza stampa.
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