2022-03-13
Il ministero lavora al dl Termosifoni. Si valuta di seguire il modello Roma
Zinga e i verdi chiedono di abbassare il riscaldamento di 2 gradi. Dubbi del Mite.Il governo sta valutando di abbassare di uno o due gradi la temperatura massima dei riscaldamenti nelle case e negli uffici, per fronteggiare l’aumento dei costi dell’energia, ma il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, si mette di traverso a fa arrabbiare gli ambientalisti. La temperatura massima del riscaldamento, ricordiamolo, è stabilita a livello nazionale: 20 gradi per le abitazioni private (con una tolleranza di 2 gradi) e 18 per le imprese. Il tetto è omogeneo per tutto il territorio nazionale, mentre cambia, a seconda delle zone, il periodo di accensione e l’orario giornalieri in cui i riscaldamenti possono restare accesi. Le amministrazioni comunali, però, possono intervenire in casi eccezionali: è quanto ha deciso di fare, ad esempio, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha deciso di ridurre di due gradi la temperatura degli impianti di riscaldamento negli edifici pubblici e privati. «Nella nostra Regione», ha detto ieri il presidente del Lazio, Nicola Zingaretti, «abbiamo iniziato riducendo le ore di riscaldamento degli uffici e abbassando la temperatura. Roma Capitale con il sindaco ha dato un’indicazione chiara per abbassare i riscaldamenti. È un atto, forse il primo, ma che va nella direzione giusta». Eppure, secondo Cingolani, non c’è nessun problema: «Tutti parlano di abbassare i termosifoni», ha detto il ministro della Transizione ecologica all’Huffington Post, «e di ridurre l’illuminazione pubblica, ma al momento non ce n’è bisogno. Ieri (l’altro ieri, ndr) dopo tanto tempo, abbiamo addirittura esportato il gas e i flussi che arrivano dalla Russia non solo sono regolari, ma addirittura più abbondanti di un mese fa». Una dichiarazione che ha fatto letteralmente infuriare gli ambientalisti: «Il risparmio energetico», dice la parlamentare ecologista di Facciamo-Eco, Rossella Muroni, «è un caposaldo di qualsiasi seria politica energetica. Se il ministro della Transizione ecologica non lo sa, come si evince da una sua irresponsabile intervista, deve cambiare lavoro quanto prima. Oppure smentisca queste parole davvero fuori luogo che disconoscono l’importanza del risparmio energetico. Ricordo al ministro», aggiunge la Muroni, «che riducendo la temperatura di uno o due gradi nelle nostre case si può ottenere un significativo risparmio rispetto ai consumi attuali per il riscaldamento». «Siamo sconcertati dall’ennesima dichiarazione assurda del ministro della Transizione ecologica, Cingolani», sottolineano i coportavoce nazionali di Europa Verde, Angelo Bonelli ed Eleonora Evi, «il quale afferma che non abbiamo bisogno di abbassare la temperatura dei riscaldamenti e che, addirittura, abbiamo esportato gas; che i flussi non sono solo regolari ma addirittura più abbondanti di un mese fa. Questo è un ministro totalmente inadeguato a svolgere la funzione che ricopre. Il ministro della Transizione ecologica fa l’elogio del consumo, nonostante il contesto di guerra».