2020-09-18
Il martirio dei cristiani continua e a nessuno importa delle loro vite
Don Roberto Malgesini (Ansa)
L'atroce delitto di Como lo dimostra: se a essere ammazzato è un sacerdote, viene subito invocata in coro la pazzia del criminale istigata dai sovranisti. Così, chiunque uccida un uomo di Chiesa sarà giustificato.Una giovane donna è morta. La sua vita è stata spezzata. Ha causato la morte il fratello, speronato la sua moto con la propria auto. Una famiglia è stata spezzata nel più crudele di modi. Essere fratelli può dare non solo l'amore più grande, ma anche il rancore più profondo. Possiamo cominciare a presumere, come dovere in una nazione decente che afferma la giustizia e non il linciaggio, l'assoluta mancanza della premeditazione, l'assoluta mancanza della volontà di uccidere, possiamo presumere un istante di collera che, come purtroppo succede nella collera, ha fatto perdere per pochi terribili istanti la capacità di intendere di volere. Tutta la nazione ha pianto questa giovane donna. La notizia della sua morte ha aperto radiogiornali e telegiornali, la sua foto è stata sulle pagine dei giornali. Trasmissioni su trasmissioni, talk show su talk show hanno parlato e stanno parlando di lei e della sua morte.Un sacerdote è stato assassinato con sette coltellate al collo e alla gola che lo hanno quasi decapitato.Possiamo affermare la premeditazione: normalmente non si gira con un coltello.Possiamo affermare la volontà di uccidere: chi vuole solo ferire non colpisce la gola e non continua dopo la prima coltellata.Possiamo affermare una possibile motivazione ideologica, tenendo presente che la religione dell'imputato del crimine scrive nero su bianco la frase: uccidi gli infedeli ovunque si trovino.Possiamo dire che della morte di un sacerdote non importa molto a nessuno? Tutti si sono precipitati ad affermare che l'assassino fosse un isolato pazzerello, frase assolutamente bizzarra in quanto pronunciata prima di una qualsiasi perizia psichiatrica e che invece compare ossessivamente quando la vittima è un occidentale di origine cristiana. Il 2 aprile 2019 Stefano Leo è stato sgozzato a Torino da un marocchino con cittadinanza italiana (Said Mechaout, 27 anni), perché era italiano e aveva l'aria felice; il signor Kabobo con un piccone ha assassinato tre italiani, e quando Pamela è stata uccisa e smembrata è stato tutto un balletto sulle punte di sillabe pesate. Nessun personaggio politico si è presentato al suo funerale, e questo è stato un errore tragico. Poi si è scatenata la folle e razzista furia di un aspirante giustiziere, Traini, che ha ferito sei persone e per fortuna non ha ucciso nessuno. Se qualche personaggio politico si fosse presentato al funerale di Pamela, ad accogliere la collera e consolare la frustrazione, come è dovere della politica quando qualcosa è successo che scateni collera e frustrazione, quella furia si sarebbe scatenata? L'assassinio intenzionale e brutale di un sacerdote è un gesto gravissimo. Sgozzare una persona con sette coltellate fino quasi a decapitarla può far sospettare che il maneggiatore di coltelli non sia nuovo a esperienze del genere. Sappiamo che aveva decreti di espulsione, e le forze dell'ordine si sono ben guardate dal mettere in atto perché erano troppo impegnate a fare la multe a chi rifiuta di portare la mascherina e a controllare i bambini nelle scuole. L'episodio atroce dimostra che tutti siamo in pericolo, che della nostra vita non importa un fico a nessuno, e che la legge Zan-Scalfarotto non ha nessun senso.L'assoluta indifferenza per la morte del sacerdote contrasta con l'immenso cordoglio per la morte di Maria Paola Gaglione.L'assoluta indifferenza alla morte del sacerdote, cui molti hanno reagito spiegando che il cuoricino del maneggiatore di coltello doveva essere stato ferito dal sovranismo, si allinea con la completa assoluta e nauseante indifferenza all'assassinio dei cristiani perseguitati nel mondo, al loro imprigionamento, al rapimento e allo stupro delle loro donne, alle leggi che impediscono loro le libertà più elementare. I cristiani sono sotto attacco. Della loro morte non importa nulla a nessuno. Quando la loro morte avviene fuori dal mondo occidentale è signorilmente ignorata, se avviene all'interno del mondo occidentale si invoca la malattia mentale del pazzerello di turno, tutti terrorizzati dalla possibile accusa di islamofobia.Questo sacerdote è stato il secondo ucciso su suolo europeo, il primo ucciso su suolo italiano. Non sarà l'ultimo: nessuno si faccia illusioni. Chiunque assassinerà italiani sarà serenamente giustificato dall'essere un po' pazzerello, e dal fatto che la sua pazzia sia stata istigata dai sovranisti con la loro cattiveria. Il fatto che nel Corano sia scritto «Uccidi gli infedeli ovunque si trovino», è un irrilevante particolare. Non abbiamo alcun bisogno di una legge contro l'omofobia, che sarebbe solo un ulteriore rilancio dell'odio al cristianesimo. San Paolo afferma che la pratica sodomitica è un peccato. Chiunque affermi che non lo è contrasta la religione. Vietare questa affermazione è l'annullamento della libertà religiosa. Non abbiamo bisogno di una legge contro l'omofobia, abbiamo bisogno di una legge contro l'assassinio, contro lo stupro, contro il rapimento, che dichiari che questi crimini sono gravissimi anche se sono commessi contro cristiani, concetto che al momento non sembra molto chiaro.
Charlie Kirk (Getty Images). Nel riquadro Tyler Robinson
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