2023-04-09
«Il Cav ha iniziato la risurrezione». Gianni Letta dà sprazzi di ottimismo
Pier Silvio Berlusconi (Ansa)
L’ex sottosegretario: «Ho trovato Berlusconi meglio di quanto pensassi, gli ho parlato. E tornerà in campo». Fedele Confalonieri e i figli Marina e Pier Silvio al San Raffaele. Il medico Alberto Zangrillo: la cura va bene, ma ora cautela.«Gli possiamo fare un augurio di Pasqua. La strada della rinascita, se non della risurrezione, è imboccata». Gianni Letta, l’eterno consigliori, non si smentisce. Arriva di buon mattino al San Raffaele, dove il Cavaliere è ricoverato in terapia intensiva da mercoledì sera. Un’ora dopo, con l’usuale sorriso di chi è abituato a sbrogliare gli affari più complicati, non nega ai cronisti la metafora biblica dei giorni della Passione. Silvio Berlusconi, spiega il sodale di sempre ai giornalisti assiepati, fa progressi. «Abbiamo parlato e l’ho trovato meglio di quanto pensassi» dice Letta. «Tornerà in campo?» gli domandano attingendo proprio dal lessico del leader di Forza Italia. «Voi lo conoscete. Ogni volta che si è dato un obiettivo lo ha raggiunto, e credo che sia su quella strada. L’ha detto benissimo lui: “È dura, non mollo, ce la farò anche questa volta”». Dopo giorni di silenzio, s’intrattiene con i giornalisti pure Alberto Zangrillo, responsabile della Terapia intensiva e medico personale del Cav. L’ultimo bollettino, firmato assieme all’ematologo Fabio Ciceri, c’era stato giovedì: «Infezione polmonare nel contesto di una forma di leucemia cronica». La prima, spiega quindi Zangrillo, «è la complicanza di un quadro patologico di altra natura che stiamo trattando nel modo migliore». Ovvero, il tumore del sangue, diagnosticato due anni fa. E non c’è da professare, aggiunge il medico del San Raffaele, né pessimismo né ottimismo: «Non rispondono ai criteri di obiettività, cui un medico serio è chiamato». Però, «se sono qui fuori è perché sono fiducioso. Al di là delle esternazioni giornalistiche che ho dovuto leggere in questi giorni, le cose stanno andando secondo gli standard attesi». In sintesi: «Anche di fronte a una patologia grave, una situazione veramente difficile, lui risponde bene alle terapie». Ma sui tempi di guarigione, continua Zangrillo, «chiedete a qualcun altro». Eppure, il Cavaliere scalpita per ottenere le dimissioni e tornare a casa. Richiesta, ovviamente, destinata a venir disattesa. Si rischiano ancora complicazioni. Dall’ospedale milanese trapelano altre indiscrezioni, che confermano comunque le dichiarazioni dello storico medico di fiducia. Quadro clinico stabile. E condizioni nella norma per un paziente con un’infezione polmonare, già affetto da leucemia.I giorni più difficili del Cav. proseguono. San Raffaele, piano meno uno, settore Q, reparto di terapia intensiva. Accanto a lui, c’è sempre Marta Fascina, compagna devota e deputata azzurra. Per poterlo visitare, familiari e amici stretti devono indossare mascherina, cuffia per i capelli, sovra camice e sovra scarpe. Ieri il primo ad arrivare, alle dieci di mattina, è il fratello Paolo. Dopo l’ora di pranzo si vede anche Luigi, il figlio minore. Che, all’uscita, conferma ai giornalisti le rassicuranti notizie: «Sta meglio, grazie». E nel pomeriggio si vedono Marina e Pier Silvio, i figli maggiori.Torna al San Raffaele, per il terzo giorno di fila, pure Fedele Confalonieri. Venerdì pomeriggio il presidente di Mediaset aveva anticipato ai cronisti: «Sta meglio di prima». Non gli era servito a evitare l’ulteriore assalto della stampa. Così, stavolta non si fa sfuggire un fiato. Intanto, vengono smentite da fonti vicine alla famiglia le ricostruzioni sulle sorti imprenditoriali e politiche legate delle creature berlusconiane. «Presunte indiscrezioni e insinuazioni prive di ogni fondamento». Ovvero la supposta liquidazione di Forza Italia, schiacciata da debiti e correntismo. E soprattutto l’eventuale vendita o scalata ostile su Mediaset. Ipotesi negate categoricamente: «Contraddittori e fantasiosi scenari, progetti, disegni o intenzioni, sia sul piano politico che su quello delle attività economiche». Riguardo alle catastrofi annunciate, interviene pure l’evocatissima Licia Ronzulli: ridimensionata nella ambizioni, mediterebbe adesso addirittura l’approdo fra i leghisti. La presidente dei senatori azzurri, però, liquida i paventati intrighi come scenari inesistenti. Il suo unico pensiero, scrive in una nota, è «la salute di Berlusconi».E comunque: anche al San Raffaele, con gli ovvi limiti imposti dal ricovero e dalle terapie, pare che Silvio continui a fare il Cav. Insomma, non avrebbe mai smesso di seguire i dossier di cui si occupava prima del ricovero. «Dice di sentirsi bene. È un leone» assicura Antonio Tajani, ministro degli Esteri e coordinatore del partito. Che si spinge a ipotizzare la «sua riapparizione in pubblico» nel grande evento di Forza Italia, previsto a Milano il 5 e il 6 maggio 2023. È la stessa speranza di Paolo Barelli, presidente dei deputati. Del resto, dipendesse da lui, il Cavaliere sarebbe già a casa, pronto a ridar battaglia. Ma sui tempi della «risurrezione» pubblica, per dirla con Letta, nessuno si avventura. Zangrillo, sondato sul dibattuto argomento, non commenta. Anzi, taglia laconicamente corto: «Se volevo fare politica, facevo un altro mestiere. Buona pasqua».
Andrea Sempio. Nel riquadro, l'avvocato Massimo Lovati (Ansa)
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