2024-07-12
Con le dieci iniezioni coatte l’ex ministro Lorenzin pagò un «tributo» all’Oms
L’Italia, divenuta capofila globale delle inoculazioni, lanciò il piano nel 2017, con tanto di epidemie a orologeria. E i funzionari Guerra e Ricciardi fecero carriera nell’agenzia.Per gentile concessione dell’editore Arianna e dell’autrice, pubblichiamo un estratto dell’ultimo libro di Raffaella Regoli, giornalista di Fuori dal coro (Rete 4), I padroni dell’Oms. Emergenze, trattati pandemici, vaccini, green pass globale. Una rassegna critica sul modo in cui interessi economici e politici superiori stanno condizionando le politiche sanitarie mondiali, minacciando di comprimere le nostre libertà e di trasformare nella «nuova normalità» lo stato d’eccezione sperimentato in pandemia.Correva l’anno 2014 e l’Italia veniva designata quale capofila delle campagne vaccinali nel mondo.A ricevere questo incarico alla Casa Bianca a Washington, alla presenza di Barack Obama, ci sono il ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin, Ranieri Guerra, consigliere scientifico all’ambasciata di Washington e l’allora presidente di Aifa, Sergio Pecorelli. Nel 2014 quindi, al vertice del Global health security agenda, cioè dell’Agenda globale della salute, si decide che l’Italia guiderà nei prossimi cinque anni le strategie e le campagne vaccinali nel mondo. Il ministro Lorenzin in conferenza stampa dichiara: «È necessario rafforzare la sorveglianza a livello globale […]. Gli Stati membri devono garantire risorse, personale, laboratori e un coordinamento dell’attività sul campo». Oggi, quelle parole lucide e precise ci dicono chiaramente dove ci stavano portando.Tre anni dopo, il 19 maggio del 2017, il Consiglio dei ministri approva un decreto urgente per rendere obbligatorie le vaccinazioni da 0 a 6 anni, per l’iscrizione agli asili nido e alle scuole materne. Un piano di 12 vaccini che prevede anche tutta una serie di misure coercitive. L’allora presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, specifica che le sanzioni diverranno «dalle 10 alle 30 volte maggiori di quelle esistenti», allo scopo di essere più convincenti. Le proteste si levano da più parti. Il ministro della Salute, Lorenzin, conferma tutto nel corso di una conferenza stampa. Al suo fianco ci sono tre figure che torneranno di continuo nella scena sanitaria italiana fino a ricoprire ruoli chiave nella gestione della pandemia da Covid-19: Ranieri Guerra, direttore generale della prevenzione sanitaria del ministero, Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto superiore di sanità e Gianni Rezza. «Obiettivo di questo decreto», si affretta a spiegare la Lorenzin ai giornalisti, «è raggiungere il livello di immunizzazione raccomandato da Oms, pari al 95% della popolazione, in modo da mettere in sicurezza il Paese». Ma 12 vaccini obbligatori servivano davvero a mettere in sicurezza il Paese? Ed ecco che entra in gioco la «politica delle emergenze». Un’improvvisa epidemia di morbillo. Un’epidemia di morbillo che, guarda caso, colpisce come una maledizione l’Europa. Ma non tutta l’Europa. Il focolaio è concentrato solo in casa nostra. L’Oms dà la colpa alla vaccinazione stagnante nel nostro Paese. Che è pari nel 2016 al 93,3%. Nel 2017 l’Oms pubblica infatti un rapporto sulla «salute sostenibile», come da Agenda 2030. Nel rapporto si riconosce la vaccinazione «come uno degli interventi di sanità pubblica di maggior costo-beneficio». Ma dove sono i dati? E soprattutto, se aumentano i danni da vaccino nei bambini, dov’è il risparmio per il sistema sanitario?Secondo i dati del Cdc di Atlanta, se nel 2014 in 11 stati Usa si registrava un bambino autistico ogni 59, nel 2023 il rapporto è diventato di 1 bambino autistico ogni 36. Secondo l’Angsa, l’associazione dei genitori delle persone con autismo, nelle scuole italiane si conferma un costante aumento degli alunni con disabilità. Nell’anno scolastico 2018-2019 sono stati il 3,3% sugli iscritti. Ricordo solo una sentenza storica, nel 2014, del tribunale di Milano che riconobbe l’autismo di un bimbo come effetto avverso del vaccino esavalente. Il ministero della Salute fu condannato a versare un assegno a vita a un bimbo di 9 anni ipotizzando una correlazione proprio con il vaccino. La relazione del medico legale nominato dal Tribunale di Milano, il dottor Alberto Tornatore, faceva riferimento a un documento «confidenziale rivolto agli enti regolatori», della Glaxo. Il perito parlò di ben «5 casi di autismo segnalati durante i trial, ma poi omessi dall’elenco degli effetti avversi». Nonostante le polemiche, l’obbligo vaccinale diviene legge, la n. 119, il 31 luglio del 2017. I vaccini da 12 diventano 10 obbligatori, più 4 «consigliati attivamente». Ma la domanda resta. Basta una presunta epidemia di morbillo per imporre 10 vaccini obbligatori? E solo in Italia? Sono 15 i Paesi in Europa, infatti, che oggi non hanno vaccinazioni obbligatorie: Austria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Irlanda, Islanda, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito. Perché?Fatto sta che tempo due mesi dalla legge Lorenzin, e il 3 ottobre 2017, l’Italia riceve un «premio». Ranieri Guerra diventa director assistant del direttore generale dell’Oms. Quella mattina la Lorenzin sfoggia tutto l’orgoglio italiano: «È un grande riconoscimento per tutto il nostro sistema sanitario», dice. E sarà proprio Ranieri Guerra nel 2020, in piena emergenza pandemica, nonostante fosse in Oms, a sedere al tavolo tecnico scientifico del Cts. Un’evidente anomalia. Walter Ricciardi andrà invece nell’executive board sempre dell’Oms. È quello stesso Walter Ricciardi che, appena esplosa la pandemia, viene chiamato come consulente scientifico dall’ex ministro della Salute, Roberto Speranza. È quel Walter Ricciardi che parlava di «epidemia fuori controllo», auspicava «zone rosse» e reclamava «sanzioni contro gli irresponsabili». È quel Walter Ricciardi che il Codacons denuncia nel 2018, per «presunti» conflitti d’interesse con le Big pharma. Ad aprile 2021 il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del Codacons contro Ricciardi, per aver ricevuto finanziamenti e sponsorizzazioni da aziende farmaceutiche produttrici di quei vaccini divenuti obbligatori.Quel Walter Ricciardi di cui parlava anche la deputata Eva Reali, che già nel 2014 diceva: «Non si capiscono i vaccini se non si capisce chi c’è dietro».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.