2019-11-18
I nuovi girotondi di Prodi per scalare il Colle
Le sardine sono un pesce azzurro, ma quelle in piazza l'altra sera a Bologna contro Matteo Salvini erano rosse, anzi rossissime. Altro che quattro pesci fuor d'acqua, non abituati a navigare sui fondali della politica. Le acciughe che hanno sguazzato in piazza, guidando il branco di oppositori alla Lega, conoscono benissimo la fauna marina della sinistra, così bene da farne parte ed esserne praticamente organiche. Ecco perché si sono mosse con tanta agilità fra alghe e mucillagini rosse..La grande stampa si è bevuta in un sorso la storia di quattro ragazzi che all'improvviso hanno deciso di reagire alla deriva sovranista, mettendo insieme una manifestazione spontanea che si opponesse a quella leghista. Secondo i cronisti, Mattia Santori è solo un istruttore di frisbee, che si guadagna la vita lanciando un piattello di plastica. Mentre gli altri ragazzi che lo hanno affiancato sono trentenni che di mestiere fanno la fisioterapista, l'ingegnere e la guida turisticaa. In pratica, la società civile che si oppone alla politica incivile, con tanto di slogan per sponsorizzare l'iniziativa che sembra partorito dal creativo di una società pubblicitaria: «Chi non viene è un figlio di acciuga».Un'adunata partita dal basso. Ma in realtà il nostro Daniele Capezzone ha scoperto che tanto bassa questa faccenda non è, perché a quanto pare ha la benedizione dei piani alti, in particolare di quell'ambiente che ruota intorno a Romano Prodi, ossia al capo emerito della sinistra. L'ex presidente del Consiglio ed ex presidente della Commissione europea, se fosse interpellato certamente direbbe di essere un parroco in pensione e non un cardinale in tensione in vista del prossimo conclave, ma in realtà, più si avvicina la data di scadenza dell'attuale presidente della Repubblica e più il professor Mortadella si agita per riuscire a coronare il suo sogno, ovvero di accomodare le terga sulla poltrona del Quirinale. Ovvio che per salire sul Colle più alto d'Italia (anche se è una cunetta, conta più del Monte Bianco), Prodi deve contare su un Parlamento che non gli sia ostile, dunque composto in maggioranza di compagni, proprio come è attualmente. Quindi, l'idea che Matteo Salvini conquisti l'Emilia Romagna e dia una spallata al governo Conte, che per altro Romano, insieme con Renzi, ha tenuto a battesimo, lo deve terrorizzare alquanto. Se cadesse l'esecutivo e si dovesse andare a elezioni anticipate, secondo i sondaggi la maggioranza parlamentare sarebbe nelle mani di Salvini e dei suoi alleati e la Mortadella dal volto umano dovrebbe dire addio ai sogni di gloria.E qui dunque torniamo alle sardine, che, come tutti sanno, sono parenti dei tonni. La manifestazione in piazza l'altra sera a Bolognanon è stata spontanea, ma spintanea. Nel senso che chi l'ha organizzata non è estraneo al milieu che ha sempre dominato la Regione. Capezzone è andato a guardarsi il profilo Facebook di Mattia Sartori, il lanciatore di frisbee, per scoprire che è un fan sfegatato di Prodi e in generale della sinistra, convinto che l'Emilia Romagna non sia solo la Regione meglio amministrata d'Italia, ma essendoci da sempre i compagni sia quella meglio gestita d'Europa, anzi, forse del mondo, perché per i compagni non c'è regime migliore di quello rosso. Sartori, quello che dice che l'Emilia Romagna non abbocca, guarda caso scrive anche per la rivista Energia, che, altro caso, è diretta da Alberto Clò, ex ministro prodiano. Mentre nel comitato dei garanti ci sono nientepopodimeno che lo stesso Romano Prodi e Sabino Cassese, un altro professore cui la poltrona quirinalizia non dispiacerebbe. Che poi tutto ruoti intorno al piccolo mondo antico dell'Ulivo, l'albero preferito da Prodi, lo dimostra il fatto che la moglie Flavia l'altra sera, pur non essendo una sardina, sguazzava da quelle parti.Naturalmente, tutti hanno diritto di manifestare e anche di protestare, dunque anche tonni e sgombri (altro genere di pesce azzurro), tuttavia a noi queste iniziative fanno venire il mente i girotondini, il popolo viola che si opponeva a Silvio Berlusconi o il movimento - anche quello «spontaneo» - dei post it oltre alle tante altre idee partorite dallo stesso copywriter, che da anni si rifiuta di comprendere che gli italiani votano con la propria testa e non con quella di un'acciuga, anche perché, con tutto il rispetto, non credo vogliano fare la fine delle acciughe, cioè fritti. In padella con l'olio bollente mettiamo lo gnocco fritto, che come sanno i gourmet si accompagna benissimo con la Mortadella.