
Rum, tequila e gin sono i protagonisti di questi caldi mesi. Mixati sapientemente per creare esperienze uniche, in location da capogiro.Lo speciale contiene gallery fotografiche.Il 16 agosto, in tutto il mondo, si celebra il rum, un distillato dalla storia antica e complicata che passa dal vecchio al nuovo continente. Gli alcolici sono sempre più protagonisti nelle nostre vite. L’Istituto Superiore di Sanità ha evidenziato in uno studio come in Italia i consumatori di alcol raggiungano i 36 milioni - pari al 77% degli uomini e al 56% delle donne. Contemporaneamente il mercato degli spirits continua a crescere con il suo fatturato complessivo e il numero di porzioni consumate che ha superato per la prima volta nella storia quello del settore birra. Per questo motivo sempre più aziende scelgono di investire e presentare ai loro clienti esperienze uniche, dove assaporare cocktail d’eccezione. Ne è un esempio il rum di Zacapa, protagonista fino a settembre della terrazza del ristorante Pitosforo di Cracco. È stata invece Amalfi la prima tappa del tour House of Friends di Casamigos, brand di tequila super premium 100% Agave Blu. Un format esclusivo che raduna celebrity, influencer e personaggi dello star system nelle località icone del jet set mondiale. Tra le altre tappe, anche l’isola di Mykonos dove la festa continuerà fino al prossimo autunno.Ha, infine, aperto a Pallanza, sul Lago Maggiore, la Dispensa Wine&Cocktail Bar di Compagnia dei Caraibi. Un laboratorio di creatività, gusto e ispirazione. Un luogo magico, sempre in movimento, dove bottiglie ricercate raccontano storie di produttori artigianali, ricerca della materia prima sia nella proposta del beverage che nella selezione gastronomica. Un’esperienza che coniuga momenti di consumo e acquisto unici e che diventa luogo di incontro, di condivisione, di degustazione e food pairing con un’offerta food&beverage all day long ricca e inedita, vista Lago Maggiore.
Maurizio Landini
Dopo i rinnovi da 140 euro lordi in media per 3,5 milioni di lavoratori della Pa, sono in partenza le trattative per il triennio 2025-27. Stanziate già le risorse: a inizio 2026 si può chiudere. Maurizio Landini è rimasto solo ad opporsi.
Sta per finire quella che tra il serio e il faceto nelle stanze di Palazzo Vidoni, ministero della Pa, è stata definita come la settimana delle firme. Lunedì è toccato ai 430.000 dipendenti di Comuni, Regioni e Province che grazie al rinnovo del contratto di categoria vedranno le buste paga gonfiarsi con più di 150 euro lordi al mese. Mercoledì è stata la volta dei lavoratori della scuola, 1 milione e 260.000 lavoratori (850.000 sono docenti) che oltre agli aumenti di cui sopra porteranno a casa arretrati da 1.640 euro per gli insegnanti e 1.400 euro per il personale Ata (amministrativi tecnici e ausiliari). E il giorno prima, in questo caso l’accordo era stato già siglato qualche mese fa, la Uil aveva deciso di sottoscrivere un altro contratto, quello delle funzioni centrali (chi presta opera nei ministeri o nell’Agenzia delle Entrate), circa 180.000 persone, per avere poi la possibilità di sedersi al tavolo dell’integrativo.
Giancarlo Giorgetti (Ansa)
Dopo aver predicato il rigore assoluto sulla spesa, ora l’opposizione attacca Giancarlo Giorgetti per una manovra «poco ambiziosa». Ma il ministro la riporta sulla terra: «Quadro internazionale incerto, abbiamo tutelato i redditi medi tenendo i conti in ordine».
Improvvisamente, dopo anni di governi dell’austerity, in cui stringere la cinghia era considerato buono e giusto, la sinistra scopre che il controllo del deficit, il calo dello spread e il minor costo del debito non sono un valore. Così la legge di Bilancio, orientata a un difficile equilibrio tra il superamento della procedura d’infrazione e la distribuzione delle scarse risorse disponibili nei punti nevralgici dell’economia puntando a far scendere il deficit sotto il 3% del Pil, è per l’opposizione una manovra «senza ambizioni». O una strategia per creare un tesoretto da spendere in armi o per la prossima manovra del 2027 quando in ballo ci saranno le elezioni, come rimarcato da Tino Magni di Avs.
Da sinistra, Antonio Laudati e Pasquale Striano. Sotto, Gianluca Savoini e Francesca Immacolata Chaouqui (Ansa)
Pasquale Striano e Antonio Laudati verso il processo. Assieme a tre cronisti di «Domani» risponderanno di accessi abusivi alle banche dati. Carroccio nel mirino: «attenzionati» tutti i protagonisti del Metropol, tranne uno: Gialuca Meranda.
Quando l’ex pm della Procura nazionale antimafia Antonio Laudati aveva sollevato la questione di competenza, chiedendo che l’inchiesta sulla presunta fabbrica dei dossier fosse trasferita da Perugia a Roma, probabilmente la riteneva una mossa destinata a spostare il baricentro del procedimento. Il fascicolo è infatti approdato a Piazzale Clodio, dove la pm Giulia Guccione e il procuratore aggiunto Giuseppe Falco hanno ricostruito la sequenza di accessi alle banche dati ai danni di esponenti di primo piano del mondo della politica, delle istituzioni e non solo. Il trasferimento del fascicolo, però, non ha fermato la corsa dell’inchiesta. E ieri è arrivato l’avviso di chiusura delle indagini preliminari.
Angelina Jolie a Kherson (foto dai social)
La star di Hollywood visita Kherson ma il bodyguard viene spedito al fronte, fino al contrordine finale. Mosca: «Decine di soldati nemici si sono arresi a Pokrovsk».
Che il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, trovi escamotage per mobilitare i cittadini ucraini è risaputo, ma il tentativo di costringere la guardia del corpo di una star hollywoodiana ad arruolarsi sembra la trama di un film. Invece è successo al bodyguard di Angelina Jolie: l’attrice, nota per il suo impegno nel contesto umanitario internazionale, si trovava a Kherson in una delle sue missioni.






