2024-07-18
Gli hacker attaccano la Disney: «Proteggiamo gli artisti dall’Ia»
Rubato un terabyte di dati. Il gruppo, che dichiara di essere in Russia, non chiede soldi.Proteggere il materiale creativo e gli artisti dall’uso dell’intelligenza artificiale. Questo è quanto è stato rivendicato dal gruppo hacker NullBulge ai danni della Disney. I criminali informatici avrebbero sottratto oltre un terabyte di dati violando i canali Slack del colosso dei film di animazione. La peculiarità è che il gruppo non sembra essere interessato a ottenere una ricompensa economica. Gli hacker, infatti, non hanno chiesto il pagamento di un riscatto alla multinazionale e hanno condiviso la prima selezione di file rubati quasi immediatamente.L’attacco, risalente allo scorso venerdì, è stata prima riportato sui media specializzati in videogiochi e poi ripresa dal Wall Street Journal, secondo cui il gruppo di hacker avrebbe pubblicato online informazioni che riguarderebbero campagne pubblicitarie, candidati ai colloqui di lavoro, tecnologia dello studio, codici informatici. Non è noto, al momento, quante di queste informazioni siano sensibili a livello commerciale, anche se parrebbe che i messaggi hackerati includano anche progetti su cui sta lavorando l’azienda.NullBulge è attivo da almeno metà maggio e a giugno aveva già compiuto attacchi informatici per compromettere il generatore di immagini Ia Stable Diffusion e rubare credenziali. Come si legge sul sito web del gruppo hacker, tra le varie missioni ci sarebbe quella di scoraggiare l’uso dell’Intelligenza artificiale nell’industria creativa, di proteggere gli artisti a livello globale, garantirne un giusto compenso per il loro lavoro e di adottare strumenti per far sì che siano ridotti i «furti», ovvero l’utilizzo di Ia a danno degli artisti. È vero che, in questi ultimi tempi, c’è una preoccupazione crescente tra attori, performer e altre personalità creative sul fatto che la rapida diffusione dell’intelligenza artificiale possa danneggiare l’ambiente dello spettacolo e indebolire il loro lavoro. La IA generativa viene allenata su testi, musica, immagini, video e quindi può creare contenuti che sarebbe complicato distinguere dal materiale generato dall’essere umano. Autori e artisti hanno già attaccato le aziende di intelligenza artificiale, sostenendo di aver violato i diritti d’autore usando il loro lavoro originale per addestrare questi strumenti di Ia. Contattati dalla Bbc, gli hacker di NullBulge hanno sostenuto di essere riusciti a entrare nel sistema di messaggistica interno della Disney tramite un insider e di trovarsi in Russia, dalla quale però tendenzialmente gli hacker inviano attacchi mirati a estorcere denaro, e non con finalità «etiche». Inoltre, secondo quanto riportato dal Guardian, per l’esperto di cybersecurity dell’azienda ImmuniWeb, Ilia Kolochenko, le loro rivendicazioni potrebbero essere un modo per mascherare la loro reale identità e le vere motivazioni che si celano dietro a questo tipo di azione. Kolochenko ha anche aggiunto che operazioni di una portata del genere si fanno raramente per proteggere i diritti degli artisti e la proprietà intellettuale. Dopo alcuni giorni di silenzio, contattata da Bbc e Reuters, la Disney ha confermato di star svolgendo un’indagine sull’accaduto.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)