2023-10-29
«Roma paralizzata? Pazientate...»
Roberto Gualtieri in visita al cantiere di piazza Pia (Imagoeconomica)
I cantieri legati a Giubileo e Pnrr bloccano il traffico, ma per Roberto Gualtieri la soluzione è rassegnarsi: «Disagi prevedibili, ma nel 2031 avremo la metro più bella al mondo».Soffocare nel traffico, ma con una speranza nel cuore: arrivare (vivi) al Giubileo del 2025. Roma da settimane è un immenso cantiere a cielo aperto, tra nuove stazioni della metropolitana, pedonalizzazioni e costruzioni di sottopassi, riqualificazione di Termini. Tutte opere studiate per anni e previste da mesi, ma alla viabilità alternativa è come se non avesse pensato nessuno. In compenso, dopo giorni di polemiche e proteste per la paralisi urbana, Roberto Gualtieri ammette in un’intervista a Repubblica che ci sono «dei problemi», spiega che dopo tutti questi disagi «Roma sarà una città moderna» e concede addirittura un «mi dispiace». Il messaggio subliminale ai romani è di attaccarsi al tram. Non quelli, pochi e vecchi, di oggi, ma quelli nuovi che arriveranno sulle quattro linee in costruzione, per altro dopo il Giubileo. «Pazientate. Roma dopo i cantieri sarà una città moderna». Questo il titolo di Repubblica a una paginata di intervista nella quale il sindaco non fa alcun appello esplicito alla pazienza dei romani. Sa bene, evidentemente, che di più irritante per i cittadini imbufaliti c’è solo il mitico «stiamo lavorando per voi». In città la confusione è tale che persino il giornale più vicino a Gualtieri e alla sua giunta di centrosinistra osa sottolineare: «Sindaco, in piazza Venezia qualcosa è andato storto. La città è diventata un colossale ingorgo». Gualtieri parte alla sua maniera, la stessa che aveva da ministro del Tesoro, ovvero minimizzando e allargando le braccia: «Era prevedibile che l’avvio di un cantiere così invasivo e ampio come quello di piazza Venezia determinasse un contraccolpo significativo sulla circolazione». Era prevedibile, esatto. I romani in auto, in autobus o sui taxi maledicono ogni giorno i lavori della metro C in piazza Venezia, il cantiere tra Castel Sant’Angelo e via della Conciliazione che paralizza Borgo Pio e Prati, i lavori in piazzale della Radio (quadrante Sud), in piazza San Giovanni e in piazza del Risorgimento, sul Ponte di Ferro e sul Ponte Risorgimento, tra Flaminio e quartiere della Vittoria. E non è ancora Natale, quando la città si blocca anche senza bisogno di lavori stradali. Il problema è che la capitale deve prepararsi ad accogliere almeno 32 milioni di pellegrini, a partire dall’8 dicembre 2024 e ha ricevuto la bellezza di 3,4 miliardi di euro, tra fondi per il Giubileo e Pnrr. Intanto, sta facendo impazzire i suoi 2,8 milioni di abitanti e, come sempre, deve ringraziare 400.000 motociclisti e scooteristi se ancora un po’ si circola.Il Gualtieri-pensiero, però, scorre placido e tranquillo come sempre. La metro di piazza Venezia «sarà aperta con due anni d’anticipo, nel 2031» e sarà «la più bella stazione del mondo». I romani non sapevano nulla o quasi dei cantieri? «Siamo la prima amministrazione che ha un canale Whatsapp, che ha già 180.000 iscritti», si vanta il sindaco. Sul Lungotevere all’altezza del Vaticano è un mezzo inferno? «Nell’ultima settimana di ottobre l’aumento dei tempi di percorrenza è passato dal 30% di settembre al 15%», si difende Gualtieri, non senza aggiungere che «è meglio di quanto ci aspettassimo». Ok, tutto a posto, allora. I cantieri per il Giubileo sono una novantina, mentre gli interventi di manutenzione straordinaria delle strade principali già avviati sono ben 42, secondo un’inchiesta del Sole 24 Ore di due settimane fa. Il sindaco, quando gli si chiedono i numeri esatti, annaspa come quando doveva fare la finanziaria: «Ho qui i numeri della Cgil. I cantieri pubblici in agosto a Roma erano 1.350, tra Giubileo, Roma Capitale, municipi, Acea… Ma ricordo che questa è una città di 1.200 chilometri quadrati». Dieci volte Milano. Insomma, lo spazio non mancherebbe per organizzare meglio gli interventi.
Giorgia Meloni e Donald Trump (Ansa)