2021-02-17
Nello sport italiano è il caos. Ora Gravina attacca Sibilia sui ricorsi
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Il presidente se la prende contro chi ha chiesto chiarezza sul voto in Emilia Romagna e Lombardia. Eppure ci sono i video che testimoniano che le elezioni dei comitati regionali potrebbero non essere state regolari. E il tribunale federale invece di entrare nel merito prende tempo in modo da non pregiudicare le elezioni del 22 febbraio contro Cosimo SibiliaGabriele Gravina si scaglia contro i ricorsi presentati nell'ultimo mese alla giustizia sportivi per i presunti brogli che hanno caratterizzato i comitati regionali di Lombardia e Emilia Romagna. Il presidente della Figc, che il prossimo 22 febbraio sfiderà Cosimo Sibilia per essere riconfermato, in attesa di chiarezza su 2 votazioni contestate, attacca a testa bassa. Lo fa in un'intervista alla Gazzetta dello Sport, dove dice: «Ci sono pressioni di ogni tipo per rimandare l'Assemblea che si celebrerà regolarmente lunedì a Roma. Un conto è far valere le proprie ragioni nelle sedi opportune e nelle modalità previste dai regolamenti, un altro è cercare di fare della giustizia uno strumento politico. Questa logica non mi appartiene».Peccato che la giustizia sportiva proprio in queste settimane non stia dando il suo meglio. Il presidente del Tribunale Federale Nazionale - Cesare Mastrocola, espressione della Figc di Gravina, ha giudicato inammissibile il ricorso presentato da Alberto Pasquali contro Carlo Tavecchio per il Comitato Regionale Lombardia della Lega nazionale dilettanti per un difetto di notifica a tutti gli interessati. Ma in realtà l'art. 32. comma 1 del CGS CONI (Codice giustizia sportiva del Coni) prevede per tutte le Federazioni un preciso obbligo in tal senso in capo al Presidente del Tribunale stesso. L'importante era non entrare nel merito perché alla elezione in remoto, erano presenti 549 delegati in rappresentanza di 596 società, con 751 voti espressi. Ci sono stati grossi problemi con il voto on line, Pasquali e alcuni club hanno presentato ricorso forti del fatto che l'intera elezione è stata ripresa dalle telecamere. Ci sono i video. E alcuni passaggi sono davvero inquietanti. Nel senso che le interferenze della Figc e della società incaricata di gestire la piattaforma di voto solo palesi e documentalmente disponibili. E questo vale non solo per la Lombardia ma anche per l'Emilia Romagna. Tanto è stato l'imbarazzo che il presidente Mastrocola - nel caso invece dell'assemblea elettorale del comitato emiliano romagnolo - ha dovuto cambiare strategia. Questa volta non è stata dichiarata l'inammissibilità del ricorso per difetto di notifica ma si è accontentato di rinviare l'udienza dal 12 febbraio al 25 febbraio. Guarda caso, tre giorni dopo le elezioni del Presidente Federale ma garantendo così che a votare siano i delegati eletti tanto in Lombardia, quanto in Emilia Romagna. Ma le certezze di Gravina e dell'avvocato Giancarlo Viglione scricchiolano su tutti i fronti a cominciare dalle società professionistiche che non digeriscono le tante promesse dei fondi mai visti. La Lega Pro in particolare è in sofferenza. Già si parla di 150.000 da stanziare per fare fronte all'emergenza, appena terminate le operazioni di voto. Si tratta di una cifra molto bassa, minore persino di quella che Marco Tardelli sta ricevendo per occuparsi del Salaria Sport Village, ovvero 200.000 euro all'anno come rivelato dalla Verità. Altri malumori arrivano dai calciatori dove gli accordi a cinque e sei zeri premiano soltanto i vertici mentre per la base rimangono soltanto i tanti problemi noti. Intanto le big della serie A stanno aprendo gli occhi e fanno i conti con la realtà non accontentandosi più delle promesse. E intanto Sky prova a sfruttare la situazione, promettendo 505 milioni di euro per i diritti televisivi per il triennio 2021-2024. Peccato che 130 milioni siano quelli dovuti, ovvero quelli che ancora mancano dell'ultima rata di quest'anno. Il resto dovrebbe arrivare a luglio. Ma il condizionale è sempre d'obbligo
Attività all'aria aperta in Val di Fassa (Gaia Panozzo)
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