2022-05-06
Il governo si inventa 10 miliardi. L’obiettivo del dl Aiuti è salvare il Recovery
Lo stanziamento sale, mistero sulle coperture. Bonus da 60 euro per i trasporti pubblici. Cambiano ancora le regole sul 110%.Il governo mette ancora mano al decreto Aiuti. La maggiore novità riguarda l’aggiunta di 10 miliardi di euro per finanziare i progetti del Pnrr. Poco chiara resta la fonte di queste risorse, dato che neanche questa volta pare si sia ricorso a uno scostamento di bilancio. Il nuovo budget messo a disposizione va dunque a rimpolpare i fondi già prestabiliti per il 2022. Ricordiamo infatti che per quest’anno l’Italia deve conseguire 100 obiettivi, in modo da ottenere una prima tranche a giugno di 24,23 miliardi e a dicembre 21,83 miliardi di euro, per un totale di 45,96 miliardi. A questi, grazie al nuovo decreto Aiuti ne saranno aggiunti altri 9,5 per fronteggiare «gli aumenti dei prezzi dei materiali da costruzione, dei carburanti e dei prodotti energetici nel 2022 e assicurare la realizzazione delle opere pubbliche e dei progetti finanziati con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza e del Piano nazionale complementare», si legge nella bozza del testo. Ma non solo, perché sono state previste risorse anche per i servizi aggiuntivi del trasporto pubblico locale che fino al 30 giugno 2022 sono necessari per la diversificazione degli orari scolastici, un credito d'imposta per l'autotrasporto riferito ai veicoli meno inquinanti e la possibilità per le Autorità di sistema portuale di costituire comunità energetiche rinnovabili. A queste misure si aggiungono altre due novità: l’ampliamento della platea di chi può ottenere il bonus 200 euro contro l’inflazione e l’allargamento delle maglie per la cessione del credito del Superbonus 110%. La nuova bozza del testo prevede infatti che presso il ministero del Lavoro venga istituito un fondo per concedere l’erogazione del bonus inflazione per i lavoratori autonomi e i professionisti iscritti all’Inps e alle casse previdenziali che nel 2021 hanno registrato un reddito complessivo non superiore ai 35.000 euro annui. La novità per i lavoratori autonomi si aggiunge dunque a quella prevista per i dipendenti, i pensionati e i disoccupati. Il bonus dovrebbe dunque arrivare in modo automatico sulla busta paga erogata dal proprio datore di lavoro che dovrà verificare in sede di conguaglio se effettivamente al dipendente spetta oppure no l’agevolazione. In caso negativo dovrà procedere con il recupero degli importi dovuti. Bonus esteso anche a chi percepisce il reddito di cittadinanza e ai lavoratori domestici e stagionali; categorie che in un primo momento erano state escluse.Per il Superbonus e la cessione del credito: «Alle banche, ovvero alle società appartenenti ad un gruppo bancario iscritto all'albo di cui all'articolo 64 del decreto legislativo 1 settembre 1993, numero 385, è sempre consentita la cessione a favore dei soggetti clienti professionali privati di cui all'articolo 6, comma 2-quinquies, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, numero 58, che abbiano stipulato un contratto di conto corrente con la banca stessa, ovvero con la banca capogruppo, senza facoltà di ulteriore cessione». Questo quanto si legge nella bozza. Si concede dunque alle banche la possibilità di cedere sempre, e non più solo una volta, i crediti ai clienti professionali privati che hanno un conto corrente con l’istituto o con la capogruppo. Ma le novità non finiscono qua perché il governo ha anche deciso di istituire un fondo di 100 milioni di euro per il 2022 presso il ministero del Lavoro e delle politiche sociali, per concedere un buono da 60 euro per acquistare l’abbonamento di mezzi pubblici. L’agevolazione è destinata a chi non ha un reddito superiore ai 35.000 euro. Il buono sarà nominativo, utilizzabile per l'acquisto di un solo abbonamento, non potrà essere ceduto, non costituirà reddito imponibile per il beneficiario e non rileverà ai fini del computo del valore dell’indicatore della situazione economica equivalente. Aiuti sono poi stati aggiunti anche per il settore agricolo. E dunque preso il ministero delle Politiche agricole verrà istituito un fondo da 20 milioni di euro per aiutare le imprese del settore che stanno subendo danni economici a causa della guerra in Ucraina e delle sanzioni contro la Russia. Le piccole e medie imprese agricole che hanno subito un calo del fatturato a causa della contrazione della domanda, dell’interruzione di contratti e della crisi delle catene di approvvigionamento potranno chiedere il contributo se hanno almeno il 20% del loro fatturato complessivo derivante da vendite in Russia, Ucraina e Bielorussa, oppure hanno subito un incremento dei costi di approvvigionamento del 30% o hanno avuto un calo del 30% di fatturato rispetto allo stesso periodo del 2019. Solo in questi tre casi si potrà ottenere la nuova erogazione a fondo perduto. Agevolazioni sono state concesse poi anche ai cinema. Si prevede infatti, per la ripresa delle attività e lo sviluppo delle sale cinematografiche per il 2022 e il 2023, il riconoscimento di un credito d'imposta del 40% per i costi relativi al funzionamento delle sale. Infine, la bozza del nuovo decreto Aiuti, prevederebbe un meccanismo per ripianare le entrate dei Comuni capoluogo che hanno registrato un disavanzo pro capite superiore a 500 euro.
Simona Marchini (Getty Images)