2021-04-05
I nuovi paradisi fiscali si cercano in base al sistema sanitario
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La pandemia ha amplificato il fenomeno dei visti d'oro. Se infatti prima dell'arrivo del Covid-19 si cercavano località fiscalmente compiacenti per ottenere un secondo passaporto, adesso la scelta non è più tanto fiscale ma più legata alla libertà. E infatti i paperoni nel 2020 ma anche nel 2021 stanno richiedendo una doppia cittadinanza in tutti quei Paesi che gli permettono di muoversi in diverse aree senza richiedere un visto. E dunque stanno facendo breccia nel cuore dei più ricchi, oltre ai soliti noti, anche paesi come la Domenica, che offre senza visto il movimento in 140 paesi e diverse località all'interno dell'Ue dato che gli spostamenti fra i vari stati membri sono concessi. Ci sono poi investitori che hanno scelto mete meno esotiche puntando invece su quegli stati che hanno un forte sistema sanitario. E dunque, tendenzialmente questi si sono concentrati in Unione europea. La scelta non è stata fatta tanto per questa pandemia, visti i tempi che in media ci vogliono per ottenere le autorizzazioni in Ue, ma per il futuro. E per garantire ai figli, nel caso dovesse ripetersi una situazione pandemica come quella attuale, un posto sicuro dove curarsi. A tutto questo però i classici paradisi (fiscali) hanno risposto. E infatti alcuni hanno proposto uno sconto Covid-19. St. Kitts e Nevis hanno, per esempio, abbassato il contributo richiesto a 45.000 dollari, come se non bastasse l'acqua cristallina e le spiagge caraibiche (oltre che una fiscalità simpatica) ad attrarre gli investitori. E dunque, nel 2020 e 2021 c'è stato un vero e proprio boom di "Golden Visa" e questo perché anche quando passerà la pandemia il ritorno alla normalità sarà lontano e non tanto facile da ottenere. Chi proviene da un paese con un passaporto debole, con alte disponibilità economiche e che per muoversi ha bisogno quasi sempre di un visto sta infatti cercando di ottenere il più velocemente possibile una cittadinanza straniera per potersi spostare più liberamente. A spingere diversi investitori a volere un secondo passaporto sono però state anche le pressioni, sempre più concrete di diversi governi, di voler introdurre delle patrimoniali. Gli Usa con la vittoria di Joe Biden stanno, per esempio, lavorando ad un inasprimento fiscale per i ceti più abbienti, ma anche l'Argentina, il Canada, la Spagna e il Kenya. E dunque, mentre alcuni governo hanno già introdotto o stanno pensando di inserire una tassa sul patrimonio dei più ricchi, altre giurisdizioni si stanno muovendo per attrarre questi soggetti. Henley & Partners, società di consulenza che offre i suoi servizi sulla cittadinanza globale con sede a Londra, ha infatti registrato un aumento del 32% nel numero delle richieste giornaliere di secondi passaporti, rispetto ai primi mesi del 2020. L'incremento maggiore si è registrato per i cittadini americani (+192%), seguiti dai canadesi (34%), dagli australiani (30%), degli inglesi (29%) e dei francesi (+26%). Altri studi evidenziano invece come ci sia stato anche una forte richiesta da parte di cittadini russi e del Medio oriente. Le mete in cui approdano solo le più disparate. E molto dipende anche dalla sensibilità del cliente. C'è chi vuole una doppia cittadinanza per sé e la propria famiglia in Gran Bretagna, perché i suoi figli andranno in un'università inglese, chi, come detto in precedenza punta su quelle località dove ci sono sistemi sanitari più all'avanguardia e che consentono di curarsi meglio, e chi guarda invece alla capacità di spostamento. Da sottolineare come molto spesso le ultime due categorie si possano trovare anche in un unico paese. Queste esigenze amplificate dal Covid-19 hanno fatto sì che diverse giurisdizioni rinnovassero i loro programmi sui visti d'oro, come gli Emirati Arabi. A novembre del 2020 hanno annunciato un nuovo programma della durata di 10 anni per i professionisti in campo medico, della biotecnologia, dell'ingegneria elettrica e dell'intelligenza artificiale. Inoltre, è stata anche introdotta la novità di poter fare attività di impresa anche senza avere uno sponsor locale. Questo può essere al 100% straniero. E infine, c'è un altro paese che si sta affacciando al mondo dei visti d'oro, la Russia. Il suo programma non è ancora attivo, ma nel corso del 2021 dovrebbe partire. Da ricordare infine che per ottenere una doppia cittadinanza bisogna dare un corposo contributo economico, che varia in base al paese che si sceglie. Tendenzialmente più questo è ambito e appartenente ad un'economia avanza e maggiore sarà la somma che si deve stanziare.
Manifestazione a Roma di Ultima Generazione (Ansa)