2019-06-16
L'uomo della prossima estate si veste di colore
Da Giorgio Armani ai giovani di Palm Angels passando per la capsule collection di Star Wars firmata Etro. Tutto quello che c'è da sapere delle passerelle milanesi. Marco Baldassarri punta su materiali sostenibili: «Rispettiamo l'ambiente con trattamenti vegetali, canapa e pelle leggera. Stiamo studiando una collezione per il Green Pea, il superstore dove ci saranno solo marchi eco-friendly e biologici». Siviglia reinterpreta i pantaloni con l'Accademia di Brera. Givenchy presenta le giacche tenebrose ispirate a Baudelaire. Giorgio Armani vestirà gli azzurri alle Olimpiadi 2020. L'annuncio è arrivato durante la sfilata Emporio Armani grazie alla partecipazione di atleti e paratleti di diverse discipline. Pucci lascia la sua impronta a Pitti Immagine Uomo. Guarda il video. Lo speciale contiene cinque articoli. Giorgio Armani è tornato nel suo antico quartier generale milanese di via Borgonuovo. Un revival, dopo 18 anni di assenza, per chiudere al meglio i quattro giorni di moda milanese. Generoso Armani, che con questo suo gesto ha aiutato Milano ad avere l'attenzione degli addetti ai lavori fino alla fine. Passerella, per la prima volta, a Palazzo Orsini, sede storica del marchio e location finora inesplorata, tutt'intorno al porticato del cortile interno sotto una cascata di piante verdi. Inconfondibile l'eleganza a partire dall'allestimento fino al perfetto equilibrio tra il formale e lo sportivo della collezione, uomini perfetti in giacca e cravatta. Uno spirito armaniano che si riassume nel gilet che finisce sotto le giacche (lunghe e corte, mono e doppiopetto con un nuovo disegno dei revers) o è indossato al posto di tshirt e camicie sulla pelle nuda. Tutto è più fluido e i pantaloni, spesso gessati anche quando portati casual, sembrano di una taglia in più. Inaspettati gli abbinamenti tra righe e maxi check dilatati nel tessuto. Si spazia dal caffè al grigio al classico blu Armani, a tocchi di bordeaux e rosso acceso ma anche tinte polverose, come consunte. Un uomo colorato, senza dubbio. La prossima primavera/estate sarà all'insegna delle tinte più o meno accese ma ben definite, della maggiore morbidezza dei volumi, della grande attenzione ai tessuti sostenibili. Soprattutto del mixare con stile capi che apparentemente non hanno nulla a che vedere tra di loro. Lo insegna Kean Etro che accoglie i suoi ospiti, nel garage - sala della sfilata - dietro la maison, con una maglietta dove appare Yoda, il grande maestro, portata con una giacca a motivi pasley nei toni della carta da zucchero. D'altronde, Kean, direttore creativo di Etro, a pochi mesi dal debutto ufficiale del nono episodio della saga, ha voluto celebrare Star Wars con una capsule per collezionisti che sarà disponibile dal primo luglio. Capi icona tra cui felpe, camicie, t-shirt e un bomber con stampe digitali prese da fotogrammi di episodi del famoso film degli anni Settanta e Ottanta. La collezione più ampia prende spunto dai deserti, (non a caso s'intitola Desert Saga) anche quelli di Star Wars. «Si spazia dal deserto della Sierra Madre, della Mauritania, del Gobi fino ai deserti indiani dove tutti i cashmere assumono connotazioni polverose, mani sale dall'effetto usurato, frammenti di tende, di tappeti che diventano patchwork come in certe giacche, frangiature che danno l'idea del vecchio telaio». È un inno all'artigianalità e allo spirito libero del viaggiatore che raccoglie qua e là spunti nuovi per il suo vestire. Compreso un modo di righe di camicie e boxer dallo spirito hippy. Interessanti i materiali alternativi tra cui l'eucalipto. Fibra di aloe da Missoni. Anche qui l'attenzione alla salvaguardia dell'ambiente è ormai un credo. «Serge Gainsbourg è il mio idolo, sono una teen ager degli anni Ottanta», dice Angela Missoni raccontando la sua collezione e da dove è partita. Parla a uomini liberi, intelligenti, con personalità, nulla di scontato. Ci sono il cardigan patchwork il cui disegno è esposto al Metropolitan di New York, il nuovo camouflage colorato da mettere con il blazer Principe di Galles, le camicie a stampe grafiche dell'archivio Missoni. Il lato bohemien ha ispirato capi rilassati (in maglia) e sartoriali che raccontano lo sport-lux contemporaneo. Che da Pal Zileri, disegnato dall'eclettico Rocco Iannone, stilista che ama esplorare nella storia, il sartoriale è interpretato con abiti veri, (gessati, doppio petto, check) volumi importanti, spalle decise, pantaloni a vita alta con pinces. Un ricordo degli anni Ottanta in chiave attuale: il blazer è senza maniche, la camicia è stampata con disegni prese dalle incisioni di Giovanni Battista Piranesi ma anche dagli affreschi di ville nobili. E un grande gioco di colori dal bluette al rosso al bianco fino alle drive shoes rosa. Fulminato sulla via della moda dal libro «Il rosa Tiepolo» di Roberto Calasso, Iannone ha risposto con forza alla sua voglia di «capricci». Da lì ne esce una collezione personale che non dimentica l'azienda italiana per la quale lavora né il tailoring, cifra del brand vicentino.Dal bagno turco poi night club di Pal Zileri si passa al mezzanino della metropolitana della fermata di porta Venezia (perché anche il luogo ha la sua importanza) dove ha sfilato Palm Angels, uno dei marchi streetwear di riferimento, disegnato da Francesco Ragazzi. Tutto parte nel 2014, quando Ragazzi pubblica il libro «Palm Angels», macro fotografie che catturano le evoluzioni degli skater di Venice e Manhattan Beach e il loro legame tra sport e senso dello stile. Successivamente diventa moda sempre presentata in posti di grande impatto. Il vintage alla base, perché in un vintage store si trovano cose conosciute (memorabilia college, pezzi militari, capi atletici, abbigliamento da lavoro, camicie hawaiiane e molto di più) ma con l'impronta di Palm Angels dove lo stilista si sbizzarrisce con ordine unendo tocchi sartoriali con stampe kimono, giacche tecniche in nylon con il denim personalizzato da farfalle. Il denim è anche il materiale d'eccellenza di Dundupche festeggia i vent'anni dalla nascita. Tra le novità due limited edition: cotone e canapa dal sapore autentico e una tela di cotone organico ed elastan riciclato dallo stile sartoriale. Entrambe all'insegna di una sempre maggiore consapevolezza e rispetto per l'ambiente. È un viaggiatore l'uomo di Tod's, sempre su due ruote (bici o moto che sia)attraversa il mondo con la sua Ride Jacket e con la sicurezza del suo stile.Pelli e nylon quasi senza peso, stampe digital-camouflage, denim sartoriali e morbidissimi suede sono materiali e lavorazioni con cui sfidare ogni vento e qualunque strada, accompagnati dalla trasversalità delle loro funzioni.Si viaggia leggeri, su suole e tomaie di grande performance e sulle novità di gommino e mocassino, in un cammino di totale naturalezza, dettato solo dalla grande qualità.Da La Martina arriva Andrea Pompilioper disegnare la nuova capsule collection La Martina resized by AP. «Sono felice di aver potuto collaborare alla creazione della capsule che ha una immagine forte, giovane e indipendente ed è composta da 15 look genderless mono e multicromatici», ha raccontato lo stilista. La nuova capsule La Martina resized by AP attinge dall'archivio di un brand unico. Verrà presentata attraverso i canali social in aggiunta a quelli tradizionali coinvolgendo new talent in modo da creare un dialogo diretto con consumer, retailer e addetti ai lavori. Una strategia di comunicazione che prevede l'organizzazione di eventi ad hoc e permette di raggiungere grazie a contenuti emozionali, una digital audience complessiva di 25 milioni sulle property digitali e 15,8 milioni di total fan e follower base sui profili social del gruppo.